1. SEQUESTRO DI UN IDRAULICO
signora anziana incazzata
Massimo Gramellini per il ''Corriere della Sera''
Alle porte di Torino una pensionata di settantacinque anni ha sequestrato l’idraulico che si rifiutava di rilasciarle la ricevuta fiscale (leggi la notizia). Confidiamo gli abbia detto: «Chissà se riesci a evadere anche da qui». Forse è una pazza, anzi sicuramente lo è.
Perché soltanto una pazza, in Italia, poteva avere la forza di ribellarsi all’unico furto che si compie ogni giorno in migliaia di luoghi con il consenso rassegnato delle vittime. E solo una pazza poteva commettere un reato — chiudere a chiave in bagno un idraulico liquido, nel senso di amante della liquidità inconfessabile — e telefonare ai carabinieri affinché accorressero a darle manforte. I carabinieri sono accorsi, ma hanno denunciato lei: per sequestro di persona ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
idraulico
Poiché la giustizia è una cosa, ma la legge un’altra — di solito un po’ più ingiusta — la sequestratrice sarà chiamata a risarcire il povero idraulico, che userà i suoi soldi per sdebitarsi con il fisco. In sostanza lo Stato trasferirà all’idraulico la pensione della signora, frutto dei versamenti di una vita, per ritornarne in possesso subito dopo. Alla fine lo Stato sarà soddisfatto, l’idraulico pure e la pensionata pagherà per tutti, così la prossima volta impara. Potrà comunque sempre contare sul nostro affetto, talmente incondizionato da spingersi fino alla sottoscrizione di una colletta. Purché scaricabile.
2. LA VENDETTA DI PINA PER I LAVORI IN NERO DELL' IDRAULICO MANESCO
Lodovico Poletto per ''la Stampa - Torino''
idraulico
Lei dice: «Io volevo soltanto una fattura. O un foglio di carta che testimoniasse che gli avevo dato 80 euro. Ma lui sa che ha fatto? Mi ha dato uno schiaffo perché insistevo. E allora sono scappata, chiudendolo in casa». E poi sono arrivati i carabinieri. Lui nega tutto: «Io ho 70 anni, sono una persona perbene. Sono nobile di lignaggio, lo sa? E quella lì mi ha accusato di averle rubato un lavello. E poi mi ha chiuso dentro».
Se la storia è davvero quella che ha raccontato lei, al secolo Giuseppina Conrotto, classe 1942, allora la signora Giuseppina è - a pieno titolo - la vendicatrice di tutti i consumatori che hanno abbassato la testa davanti ad un artigiano che non fa la fattura.
Ma la storia ha ancora dei buchi e per adesso l' unica che ha pagato è lei: la signora Pina - «Sono una ex pettinatrice, lavoravo a Riva di Chieri, ero brava sa, e anche molto apprezzata» - che l' hanno denunciata per sequestro di persona ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
anziana
Ed ecco come è andata la storia, a partire dall' altro pomeriggio, alle 16: va in scena a Chieri, dove la signora Giuseppina convoca il signor idraulico nell' alloggio che sta sistemando e dove vuole andare a vivere. Lei dice: «Sta roba che non mi aveva fatto la fattura per gli 80 euro che avrebbe speso per comprare dei pezzi di un sifone, mi stava qui, sullo stomaco. E allora gli ho detto: venga qui e mi faccia un foglio che io sti soldi glieli ho dati». Lui dice che lei lo stressava: «E allora sono andato a spiegarle che lavori avevo fatto. Fattura? Ma non scherziamo. Io sono una persona perbene, ho settanta anni suonati e lavoro ancora. Insomma: vuole credere alla mia o alla sua verità?».
Sta di fatto che in questa casa di mattoni paramano, al quinto piano, un alloggio grosso un pugno, i due hanno iniziato a litigare. Lei, la Giuseppina, è una che non si fa mettere i piedi in testa. «Una brighella» dice di sè, simpatica e tutt' altro che arrendevole.
Una che quando si è trasferita in questa casa - «Ma sa io non abito ancora lì, ho ancora tutti i miei averi nel corridoio e li devo mettere a posto. Ci andrò al più presto» - si è fatta subito notare.
signora anziana incazzata
Ha chiesto ad un vicino se la aiutava ad imbiancare. Si è fatta accompagnare a comprare le vernici. Ha pagato lei. E poi? Il vicino: «Ad un certo punto ha detto che il lavoro lo aveva dato ad un altro. Ed io sono rimasto senza parole: se costavo troppo poteva anche dirmelo». E i rapporti si sono subito un po' incrinati. Con l' idraulico è andata come è andata. La sorella, la signora Anna Maria di lei non parla. I negozianti sotto casa, dicono è una donnina strana: «Un po' così, ma non è cattiva. Anzi. Si fa notare».
Lei quando parla è peggio di una radio, ma non la si può spegnere. E racconta di quando era giovane: «Andavamo a ballare ad Andezeno e alle feste di paese». Sempre da sola? «Ma no. Sa io non mi sono mai sposata, non sempre le cose vanno come dovrebbero. Ma io sono contenta così. Ho tante amiche e tante persone che mi vogliono bene. E vuole saperlo un segreto?»
ANZIANA AL TELEFONO
Dica: «Io sono buona e cara, ma se mi fanno arrabbiare io non sto zitta. Ah, guardi, io i soprusi non li sopporto proprio e quello lì voleva approfittarsi di me perché sono una donna sola». In che senso? «Nel senso che pensava di farmi fessa. Se non aveva da mostrarmi neanche uno scontrino per gli 80 euro del sifone, allora vuol dire che ha cercato di fregarmi». Ma lei non è stata tenera con lui, o sbaglio?
«No, abbiamo litigato. Abbiamo alzato la voce». E poi che cosa è accaduto? «Che a forza di insistere gli ho fatto perdere la pazienza ed è per quello che mi ha fato uno schiaffo, proprio qui, sulla guancia. A una donna. Capisce. Che uomo è quello lì?» E poi che cosa è accaduto? «Poi sono scappata. Senza le chiavi della macchina che sono rimaste in casa».
22. idraulico
Ma, scusi, Giuseppina, perché si è affidata a quell' artigiano? «Era un amico di mia sorella: me ne aveva parlato tanto bene. Invece, vatti a fidare: mi ha picchiata perché volevo una cosa che è mio diritto avere. Ha picchiato una pensionata. In che mondo viviamo».