1 – DE LUCA SI SENTE ROTTAMATORE: “PD, UN PARTITO DI IDIOTI”
Estratto dell’articolo di Tommaso Rodano per “il Fatto Quotidiano”
vincenzo de luca infuriato 2
La lista degli insulti di Vincenzo De Luca ai colleghi di partito è lunga, sofisticata e in continuo aggiornamento. Opportunisti, ipocriti, dementi, tristi, miserabili, presuntuosi, cafoni, “pipì”, anime morte: sono solo alcune delle gentilezze che ha dedicato ai compagni nel libro Nonostante il Pd, che sta presentando in un frenetico tour tra tv e librerie.
Ieri De Luca era a Roma, alla Mondadori di via Piave: un sottoscala un po’ angusto e meno chic dello studio di Fabio Fazio a Che Tempo che fa, dove domenica aveva lanciato le ultime bordate a Elly Schlein e ai suoi. Pure lontano da telecamere e riflettori, il De Luca show non annoia e non delude. Al rosario di oltraggi verbali aggiunge una nuova perla: “Partito di idioti”.
vincenzo de luca
È quello che gli nega la possibilità di correre per la terza elezione consecutivo da presidente della Regione Campania: “Il limite di due mandati è una grande palla inventata dal Pd per attaccare De Luca – dice di sé in terza persona –. Luca Zaia sta svolgendo in pace il suo terzo mandato senza che il Pd o nessun altro abbia avuto niente da dire. Il terzo mandato darebbe la parola ai cittadini, chi fa resistenza su questo è un partito di idioti”.
E pure ipocriti: “Al Nazareno c’è gente che ha 3, 4, 5, 6, 7 mandati – aggiunge De Luca, senza fare distinzione tra incarichi diversi – e non si dice niente. Pure Elena Schlein – la chiama sempre Elena, mai Elly – è stata eletta al Parlamento europeo, alla regione Emilia-Romagna e al Parlamento nazionale. È assolutamente normale”.
vincenzo de luca e le smart card per il covid
[...]
De Luca si sente rottamatore: “Se mi trovo di fronte dei pinguini che sono entrati da tre mesi nel Pd e parlano come statisti, mi innervosisco. È gente priva di un prerequisito fondamentale per chi fa politica, la buona educazione. In alcuni casi si aggiunge la totale stupidità. Bisogna rispettare una persona più anziana, il suo lavoro e i suoi sacrifici”.
elly schlein
Quella classe dirigente che disprezza, De Luca lavora per sostituirla. Non lo dice esplicitamente, ma al di là del famigerato terzo mandato in Campania, si dà un orizzonte nazionale. E in questo senso, immaginandosi leader, apre la porta ai Cinque Stelle: “Bisogna riprendere il cammino dell’alleanza con loro, con molta umiltà. Prima delle Europee non sarà possibile, ma prima o poi dobbiamo realizzare questa alleanza per il governo dell’Italia. Il Movimento – per il quale in passato aveva avuto parole poco affettuose – ha fatto un percorso di maturazione”.
Alla fine, mentre firma una copia a un ragazzo che si dice un ex elettore del Pd (“La dedico al tuo voto futuro”), ipotizza scenari tetri per Schlein e compagni: “Se non danno in fretta risposte politiche, ad archiviarli ci penserà la gente. Hanno una consistenza intergalattica, sono impalpabili come atomi di idrogeno”.
2 – DE LUCA SFIDA SCHLEIN: DOVETE ANDARVENE DAL PD
Estratto dell’articolo di Emilia Patta per “Il Sole 24 Ore”
vincenzo de luca
Il Pd di Elena (sic) Schlein è un «partito morto». Partito delle «lumachelle», delle «anime morte», dei «cialtroni», delle «autentiche nullità», partito dove avviene «la selezione in negatio, ossia va avanti chi ha meno voti». Il governatore della Campania Vincenzo De Luca non risparmia gli epiteti negativi verso Schlein - che lui chiama Elena invece di Elly - accusandola assieme alla sua classe dirigente di avere usurpato il potere senza neanche essere iscritta al Pd e senza neanche votarlo.
[...] Eppure chi tra i suoi avversari sperava fosse con un piede sulla porta di uscita resterà deluso: «Io nel Pd sono a casa mia, ci sto benissimo, sono loro che se ne devono andare: il Pd non è nato come un partito di sinistra ma come sintesi delle diverse culture democratiche del Paese. La sua missione è governare l’Italia, non fare battaglie di minoranza».
elly schlein
Quanto alla questione del terzo mandato da governatore, che Schlein vorrebbe impedire, il messaggio di De Luca è chiaro: «C’è un mio collega, Luca Zaia, che sta placidamente conducendo il suo terzo mandato in Veneto. E la stessa Schlein è al suo terzo mandato (Parlamento Ue, Emilia Romagna, Camera)». Insomma, con o senza Pd - e nonostante il Pd - De Luca si candiderà ancora.
giorgia meloni vincenzo de luca
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