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    DON’T GO HUAWEI - MA BIDEN NON DOVEVA ESSERE PIÙ MORBIDO DI TRUMP CON LA CINA? LA COMMISSIONE FEDERALE PER LE COMUNICAZIONI HA STABILITO UNA VOLTA PER TUTTE CHE CINQUE AZIENDE CINESI SONO UNA MINACCIA ALLA SICUREZZA NAZIONALE: TRA QUESTE CI SONO OVVIAMENTE ANCHE HUAWEI E ZTE – È UN MESSAGGIO ANCHE PER I PARTNER EUROPEI CHE ANCORA NON SI SONO SCHIERATI CON FORZA CONTRO L’AFFIDAMENTO AI CINESI PER LE RETI 5G (E NON SOLO)


     
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    JOE BIDEN HUAWEI JOE BIDEN HUAWEI

    Francesco D’Arrigo* per www.startmag.it

    *Direttore Istituto Italiano di Studi Strategici

     

    La Federal Communications Commission (Fcc) venerdì scorso ha definitivamente stabilito che cinque aziende cinesi rappresentano una minaccia alla sicurezza nazionale secondo la legge del 2019 volta a proteggere le reti di comunicazione degli Stati Uniti.

     

    zte huawei zte huawei

    La norma richiede alla FCC di identificare le aziende che producono tecnologie, attrezzature e servizi di telecomunicazione “che rappresentano un rischio inaccettabile per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”.

     

    Il provvedimento emesso il 12 marzo scorso riguarda: Huawei Technologies Co, Zte Corp, Hytera Communications Corp, Hangzhou Hikvision Digital Technology Co e Zhejiang Dahua Technology Co.

     

    HUAWEI HUAWEI

    Sono diverse le aziende finite nella lista nera della Fcc, che nel 2019 ha inserito anche Huawei e Hikvisione e, a seguito di ulteriori approfondimenti l’anno scorso ha stabilito che le tecnologie ed i servizi Huawei e Zte rappresentano una minaccia alla sicurezza nazionale delle reti di comunicazione – una dichiarazione che impedisce alle aziende statunitensi di attingere a un fondo governativo di 8,3 miliardi di dollari per acquistare forniture da queste società cinesi, ritenute pericolose.

     

    JOE BIDEN E XI JINPING JOE BIDEN E XI JINPING

    Nel frattempo, ad agosto 2020 anticipando la delibera della Fcc, il governo degli Stati Uniti ha emesso ulteriori normative che vietano alle Agenzie che gestiscono le infrastrutture di comunicazione statunitensi di acquistare beni o servizi dalle cinque aziende sottoposte ad investigazione.

     

    La petizione presentata lo scorso mese di febbraio da Huawei alla quinta corte d’appello degli Stati Uniti non ha fornito sufficienti risposte ai rilievi posti degli ispettori della Fcc.

     

    LA GUERRA DI DONALD TRUMP A HUAWEI LA GUERRA DI DONALD TRUMP A HUAWEI

    La presidente della Fcc Jessica Rosenworcel, durante una conferenza stampa ha dichiarato: “questo elenco fornisce una guida significativa che garantirà la continuità di implementazione delle next-generation networks (reti di prossima generazione) in tutto il Paese, assicurando che non si ripetano gli errori del passato o si utilizzino tecnologie e/o servizi che costituiranno una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti o la sicurezza e l’incolumità degli americani”.

    Jessica Rosenworcel Jessica Rosenworcel

     

    Questa delibera è susseguente a quella che la stessa Fcc ha emanato a dicembre 2020, che ha imposto a tutte le aziende appaltatrici della rete nazionale che hanno già realizzato infrastrutture utilizzando tecnologie ZTE o Huawei di “disinstallare e sostituire” (rip and replace) tali attrezzature.

     

    A tale fine ha creato un programma per rimborsare le spese per effettuare queste sostituzioni, approvato a dicembre dal governo statunitense deliberando un budget di 1,9 miliardi di dollari per finanziarlo.

     

    Un messaggio forte e chiaro alla Cina ed ai partner europei, soprattutto a quelli che ancora non hanno ben valutato quali potenziali ripercussioni sulla propria sicurezza e quella degli alleati, comporterebbe la scelta di affidare servizi essenziali e strategici a Stati autoritari.

    cina cina

     

    Washington dà per scontato di riuscire ad allineare i Paesi Ue con un approccio diplomatico diverso dal suo predecessore, vedremo.

     

     

     

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