• Dagospia

    TI DO LA TAV, MA MI PRENDO LA RUSSIA - DOPO IL SÌ AL TUNNEL, CONTE HA LE MANI PIÙ LIBERE SUL CASO METROPOL, DI CUI DOVRÀ RISPONDERE OGGI IN PARLAMENTO, E POTRÀ USARE UN TONO PIÙ SERIO RISPETTO ALLE BATTUTE DI SALVINI. DIRÀ CHE ESISTONO TROPPI DETTAGLI CONVERGENTI DI UN TENTATIVO DI ATTIVITÀ ILLECITA, DI IPOTESI DI CORRUZIONE INTERNAZIONALE, TROPPE PER ESSERE PRESE SOTTOGAMBA


     
    Guarda la fotogallery

    Marco Galluzzo per “il Corriere della sera

     

    conte salvini conte salvini

    Dire che si tratti di uno scambio, almeno per la tempistica, è forse eccessivo.

    Ma poteva dire di sì alla Tav tranquillamente venerdì, ultimo giorno utile per dare una risposta all' Europa. E invece Conte ha scelto proprio la vigilia del suo intervento in Senato sul Russiagate.

     

    Casuale? Non proprio, visto che oggi pomeriggio in Senato non tutto quello che dirà potrebbe lasciare contento Salvini, ma con una Tav finalmente sbloccata, come invoca da giorni il leader della Lega, forse sarà più facile un accomodamento. Si risolve finalmente uno dei tre punti sui quali Salvini aveva legato la sua permanenza al governo. Forte del sì alla Tav, comunicato in anticipo a Salvini e a Di Maio, insomma Conte oggi si sentirà più libero di fare una relazione quanto più completa possibile, onorando un dovere di trasparenza.

     

    salvini savoini salvini savoini

    Di sicuro prenderà le mosse da questo dato: il Russiagate non è una vicenda su cui fare ironia, su cui scherzare con delle battute, come ha fatto Salvini, è invece una materia molto seria, forse anche grave, sicuramente oggetto di un' inchiesta internazionale da parte della Procura di Milano, che getta molte ombre sul nostro Paese, su uno dei partiti al governo, dunque anche sul governo nel suo insieme.

     

    Anche ieri Salvini ha usato l' ironia: «A me pagano lo stipendio per risolvere i problemi legati alla criminalità e alla vita vera, non per commentare delle fantasie». Invece per Giuseppe Conte la vicenda non può essere sottovalutata, e lo dirà in Parlamento, perché esistono troppi dettagli convergenti di un tentativo di attività illecita, di ipotesi di corruzione internazionale, troppe per essere prese sottogamba.

     

    conte salvini conte salvini

    Gli elementi che Conte ha raccolto dai ministeri, dagli apparati di sicurezza, di cui ha la delega, ovviamente anche dal Viminale e dallo stesso Salvini, perché chiamato in causa, descrivono un quadro in ogni caso preoccupante per i suoi risvolti della vita democratica del Paese: quella conversazione all' hotel Metropol dimostra comunque che esistono delle persone legate a doppio filo alla Lega che ritengono che le leggi italiane sul finanziamento ai partiti possono essere aggirate e che si può anche ipotizzare una transazione illecita di carburante per ottenere lo scopo.

     

    HOTEL METROPOL MOSCA 1 HOTEL METROPOL MOSCA 1

    Per questi motivi, per i dati e i dettagli sin qui emersi sui media, per le informazioni che avrà raccolto, Conte fornirà al Parlamento tutti gli elementi di cui dispone per offrire un quadro istituzionale ma approfondito della vicenda. Non sarà un' informativa contro Salvini, ma certamente a difesa del governo, per metterlo al riparo da ogni coinvolgimento, per dire che non ha mai avuto a che fare con certe dinamiche, e che se ne avesse avuto notizia l' avrebbe certamente girata alle autorità competenti. Del resto sulla vicenda è intervenuto anche il Cremlino, oltre che la Merkel, per rimarcare che la Russia non ha mai finanziato alcun partito in Italia, e a questo punto manca solo la presa di posizione ufficiale del governo italiano.

     

    conte merkel conte merkel

    Che sia poi Conte a riferire e non Salvini stesso, è stata una decisione personale del premier.

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport