• Dagospia

    DAGO-ESCLUSIVO - IL PIANO SEGRETO DI SALVINI PER EVITARE LA FINANZIARIA LACRIME E SANGUE - IL "CAPITONE" PORTERA' ALL'ESASPERAZIONE I 5S, STANDO BENE ATTENTO A EVITARE CHE LE PROVOCAZIONI DIVENTINO ROTTURA, FINO A LUGLIO, QUANDO UN VOTO ANTICIPATO A SETTEMBRE NON SARA' PIU' POSSIBILE - A QUEL PUNTO UN GOVERNO TECNICO FARA' FELICE LA TECNOCRAZIA EUROPEA - COL VOTO POLITICO A MARZO 2020, IL TRUCE CONFIDA DI FARE IL PIENO DEI VOTI


     
    Guarda la fotogallery

    Dagoreport

     

    tria di maio salvini conte tria di maio salvini conte

    Qual è il piano di Salvini per i prossimi mesi? Una provocazione continua ai Cinquestelle stando bene attento a evitare la rottura. Il “Capitone” temporeggia, aspetta. Ha ceduto sul caso Siri, si è mostrato remissivo su Rixi e ha accettato che venissero inglobate solo 3 proposte su 5 della Lega nel decreto “sblocca-cantieri”. Ha ingoiato rospi in Rai. E altri è disposto a buttarne giù. Intanto, pazienta. Il summit chiarificatore con Di Maio, che era in agenda venerdì prossimo, è stato rimandato a lunedì. Dopo i ballottaggi: meglio arrivare all’incontro con qualche sindaco in più in fondina.

    luigi di maio matteo salvini luigi di maio matteo salvini

     

    Nel frattempo, il ministro dell’Interno imbastisce la complessa strategia di logoramento verso i Cinquestelle che si basa su tre presupposti:

    1) capitalizzare presto il consenso che gonfia le vele della Lega;

    2) il governo, così com’è, non soddisfa più per composizione ed efficacia;

    3) la responsabilità della rottura deve essere del M5S.

     

    Il leghista non vuole pagare lo scotto (di consensi) di staccare la spina al governo per poi ritrovarsi - magari a Palazzo Chigi e con una nuova maggioranza - a varare una manovra economica lacrime e sangue. Ecco perché vuole esasperare i grillini fino a spingerli a far saltare il tavolo. A quel punto, Salvini potrebbe indossare l’abito buono del “responsabile” chiedendo a Mattarella di non trascinare subito il Paese al voto. Il “no” alle urne permetterebbe al Colle di imbastire un governo tecnico - di quelli tanto cari a Bruxelles e alle cancellerie europee - che dovrà confezionare una manovra-supposta per gli italiani.  

     

    matteo salvini come donald trump matteo salvini come donald trump

    Salvini conta i giorni: deve scavallare giugno e arrivare a metà luglio quando l’ipotesi di elezioni anticipate sarà definitivamente scongiurata vista la necessità di iniziare subito i lavori preparatori per la manovra 2019.

     

    Il piano leghista prevede di lasciare che gli elettori assaggino l’amara purga del governo tecnico per poter propagandare: “Ecco, avete visto cosa succede a impedire alla Lega di governare?”. Solo dopo che la cinghia sui conti pubblici sarà diventata un cappio, Salvini potrà chiedere di andare al voto, a marzo 2020, e stravincere.

     

    Maurizio Massari Maurizio Massari

    C’è anche un risvolto “tecnico”, nell’eventualità di una crisi di governo a giugno, che non piace al Carroccio: Giuseppe Conte, da presidente del Consiglio uscente, ormai svincolato da ogni obbligo di concertazione con la Lega, potrebbe gestire in totale autonomia il dossier delle nomine in Europa. E Salvini ha bisogno di mettere becco sulle poltrone Ue. Anche perché vorrebbe sbarazzarsi dell’ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente dell’Italia presso l'Unione europea. Nominato da Renzi, Massari ha mostrato tutta la sua ostilità alla Lega e a via Bellerio hanno già messo in agenda la sua sostituzione.

    DANILO TONINELLI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI DANILO TONINELLI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport