In effetti vale la pena leggere attentamente la mozione di Giorgetti al Congresso della Lega (2017) sull’Europa https://t.co/J1qmGdL3Kw
— Lorenzo Bini Smaghi (@LBiniSmaghi) February 17, 2020
Michele Arnese per www.startmag.it
Dopo le parole di Giorgetti (“Non vogliamo uscire dall’euro”) e quelle di Salvini (“O le regole cambiano o altrimenti è inutile stare in una gabbia”), Borghi ricorda una mozione congressuale di Giorgetti della Lega: “L’opzione inevitabile senza riforme è l’uscita”.
alberto bagnai giancarlo giorgetti
Qual è la linea della Lega sull’euro e sull’Europa? La domanda torna ad animare il dibattito politico.
Il 13 febbraio in un’intervista ad Antonio Polito del Corriere della Sera, il responsabile Esteri della Lega, Giancarlo Giorgetti, ha detto: “Non vogliamo uscire dall’euro”.
Ecco il brano clou dell’intervista:
“Salvini ieri ha detto: non abbiamo la priorità di uscire dall’euro o dall’Europa? Vuol dire che è una scelta solo tattica?
«No. Noi non vogliamo uscire. Ma non siamo più i soli a dire che molto deve cambiare. Per due ragioni: i trattati sono stati scritti in un’altra era geologica; l’epoca Merkel si avvia a conclusione. Così non si regge. Come si fa a competere con i colossi cinesi con le nostre attuali regole sugli aiuti di Stato? Come si fa ad avere un target del 2% di inflazione che oggi non si ottiene più neanche pompando moneta?».
Ma nel team dell’economia della Lega ci sono ancora Borghi e Bagnai, fautori dell’uscita dall’euro. Tenete il piedi in due staffe?
«Io sono il responsabile degli Esteri della Lega. E se dico che non usciamo, non usciamo. Punto»”.
matteo salvini giancarlo giorgetti 1
Punto, ma non tanto.
Il 14 febbraio Matteo Salvini in una diretta Facebook ha detto che «o l’Europa cambia oppure non ha più senso di esistere». Per poi aggiungere: «Gli inglesi hanno dato dimostrazione che volere è potere. O si sta dentro cambiando le regole di questa Europa oppure, come mi ha detto un pescatore di Bagnara Calabra, “ragazzi, facciamo gli inglesi”». Insomma, ha concluso il leader della Lega: «O le regole cambiano o altrimenti è inutile stare in una gabbia dove ti impediscono di fare il pescatore, il medico e il ricercatore». “Toni e accenti in fondo tutt’altro che nuovi nella Lega e anche da parte di Salvini stesso”, ha sottolineato il Corsera.
SPADAFORA CONTE E GIORGETTI
La presa di posizione di Giorgetti è stata molto dibattuta sui social, anche tra i militanti e i simpatizzanti della Lega. Tutti gli analisti di politica hanno sottolineato una diversità di vedute fra Giorgetti e gli economisti della Lega, Alberto Bagnai e Claudio Borghi.
Ma Borghi, rispondendo su Twitter ad alcune domande, ha linkato con nonchalance una mozione congressuale della Lega sul tema.
Che cosa si legge nella mozione presentata da Giorgetti (presidente Lega Nord-Lega Lombarda) al congresso federale della Lega tenuto a Parma il 21 maggio 2017?
Titolo del capitoletto finale: “L’opzione inevitabile senza riforme è l’uscita”.
MARCO ZANNI MATTEO SALVINI CLAUDIO BORGHI
Testo: “In assenza di condizioni o di volontà politica affinché questi passaggi siano decisi in maniera concordata tra gli Stati membri, allora come misura estrema non resterà che l’alternativa di un negoziato bilaterale tra Italia e Ue ricorrendo alla clausola di rescissione”.
Infine: “A differenza del Regno Unito, l’Italia è soggetta a molti più vincoli, derivanti dall’appartenenza alla zona euro, per cui spetterà al Governo italiano adottare contestualmente tutti i provvedimenti necessari e urgenti, secondo i poteri affidatigli dalla Costituzione, per permettere all’Italia di affrontare il negoziato in una posizione che non sia di svantaggio o sudditanza, come accaduto per la Grecia”.
Il dibattito, ora, può proseguire.
il presidente mattarella con giancarlo giorgetti foto mezzelani gmt008 MATTEO SALVINI CLAUDIO BORGHI 2 borghi salvini bagnai