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    BEPPE IS BACK! - GRILLO RICICCIA IN PIAZZA A GIULIANOVA DOPO MESI DI BASSO PROFILO: “NON È POSSIBILE USCIRE DA M5S, È IMPOSSIBILE USCIRE DA UNA COSA CHE HAI CREATO. TORNO IN PIAZZA PERCHÉ IN CASA NON MI SOPPORTANO PIÙ NEANCHE I MIEI FIGLI” - CON LUI DI MAIO E DI BATTISTA (CHE INFIAMMA LA PLATEA)


     
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    Virginia Piccolillo per "Corriere della Sera"

     

    GRILLO DI MAIO E DI BATTISTA A GIULIANOVA GRILLO DI MAIO E DI BATTISTA A GIULIANOVA

    Grillo, alla fine, dopo mesi defilati, non ce la fa e torna in piazza. «Sono qui, certo, non è possibile uscire da M5S, è impossibile uscire da una cosa che hai creato, come quando sei dentro al jazz». A Giulianova, il fondatore dei 5 Stelle arriva con casco e chiodo, in moto. Preceduto da Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. La piazza, strapiena, esplode.

    Urla, applausi, spintoni. Salgono tutti sul palco, con la folla già scaldata dai deputati Daniele Del Grosso e Giorgio Sorial assieme ad altri militanti locali.

     

    GRILLO A GIULIANOVA 4 GRILLO A GIULIANOVA 4

    È Grillo a dare l' avvio: «Parlerò di psichiatria. Solo così si spiega tutto questo», scherza, mostrando la folla felice. «Le cose serie ve le diranno loro», dice passando la parola al direttorio. Tocca a Luigi Di Maio. «Renzi dice che il Jobs Act ci darà lavoro e invece ci dà i voucher. Ci dice che il paese è più vivibile e l' emigrazione aumenta. Ci dice che ci sono meno tasse e invece sono di più. Mandiamoli a casa». Applausi scroscianti. Ma è con Alessandro Di Battista che la folla si infiamma.

     

    «Quando ho visto l' occupazione Rai, mi è venuto in mente "o passo l' estate a rodermi il fegato per le menzogne che raccontano sul referendum, o vado in giro per l' Italia a spiegare quali sono"». Giù battiti di mani. E ancora: «Noi Equitalia la manderemo ai politici quando saremo al governo», urla di entusiasmo. E ancora applausi. Ma non è finita: critica Napolitano, suscita il «vaff» con Verdini e prevede che «da Angela Merkel, Renzi otterrà una mancetta che si spenderà per ottenere il Sì al referendum».

    GRILLO A GIULIANOVA 3 GRILLO A GIULIANOVA 3

     

    Il microfono torna a Grillo: «A me invece Renzi piace», ironizza. E prosegue, riferendosi all' amico scomparso Gianroberto Casaleggio e alla nascita del Movimento: «Noi eravamo un manager e un comico che riempivano i teatri. Tutti ci dicevano: impossibile quello che volete fare. Ma non c' è niente di impossibile».

     

    Del perché del suo rientro, dà una spiegazione ironica: «Perché in casa non mi sopportano più neanche i miei figli. Mi prendono per il c... Se chiedo di passarmi il sale, loro rispondono: "tieni, uno vale uno". Ne ho sei, capite?». Poi l' invito a interessarsi al referendum: «Voi siete in vacanza, non avevate nulla da fare e siete venuti. Fingete di interessarvi alla politica. Ebbene voi non dovete solo mettere una crocetta. Dovete essere sindaci di voi stessi. Noi ci diciamo onesti da soli. E non c' è' niente di più triste».

    GRILLO A GIULIANOVA GRILLO A GIULIANOVA

     

    «Il mio consiglio - continua - è guardarci dentro. Se possiamo fare scelte che condizionano la nostra vita. Cominciare a dire no ad alcuni privilegi altrimenti non c' è la facciamo». Applausi continui. Poi l' accenno a Virginia Raggi: «A Roma siamo entrati e abbiamo trovato una stratificazione della m.. Abbiamo visto che tutto quello che serviva per fare riciclaggio dei rifiuti era stato sabotato. Ora, invece, Roma è una città pulita».

     

    GRILLO CASALEGGIO GRILLO CASALEGGIO

    Infine un altro ricordo di Casaleggio: «È stato un grande. Ha lasciato un sistema operativo che si chiama Rousseau dove puoi lasciare un segno. Proporre una legge. Abbiamo bisogno di parole nuove. E di un sogno. Immaginare come sarà la nostra vita e la politica fra 20 anni. Il movimento è tutto questo. Se lo lasciate perdere andate a fan....». Risate. Applausi. Il comizio si chiude e dal palco si invoca: «È sparito un casco. Chi lo ha preso lo riporti».

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