1 – VENEZUELA: GUAIDÒ CHIEDE VEDERE DI MAIO
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(ANSA) -Juan Guaidò ha chiesto formalmente un incontro al vicepremier Luigi Di Maio, a quanto si apprende da fonti del governo italiano. In una lettera al vicepremier M5S, il leader eletto presidente ad interim dal parlamento del Venezuela chiede la "disponibilità ad un incontro a Roma nel più breve tempo possibile con la nostra delegazione, finalizzato ad uno scambio di opinioni sulla decisiva transizione che sta vivendo il Venezuela".
conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 24
"Vorremmo poterle rappresentare la necessità che in Venezuela si possa giungere in tempi rapidi e grazie al sostegno della comunità internazionale, a libere elezioni democratiche", si legge nella lettera di Guaidò a Di Maio.
2 – VENEZUELA, SALVINI: "MADURO È UN FUORILEGGE, SI VADA ALLE ELEZIONI" | GUAIDÒ: "DI BATTISTA IGNORANTE"
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Sebbene l'Italia abbia deciso di non riconoscere l'autoproclamato presidente venezuelano Juan Guaidò, Matteo Salvini attacca Nicolas Maduro definendolo un "fuorilegge". "Affama, incarcera e tortura il suo popolo - afferma il vicepremier -. Spero in elezioni libere e democratiche il prima possibile. Sono vicino ai milioni di italiani, e discendenti di italiani, che vivono, resistono e soffrono in Venezuela".
JUAN GUAIDO CON GREMBIULE MASSONE
"Non c'è nessuno che si è autoproclamato, gli americani, gli alieni o i salviniani. C'è un presidente illegale e c'è una comunità che ha diritto di votare liberamente, e io penso soprattutto al milione di italiani o discendenti di italiani che aspetta libertà", ha sottolineato il ministro dell'Interno.
Maduro: "No a elezioni anticipate" - Da parte sua, Maduro ha escluso che in Venezuela si terranno a breve elezioni presidenziali anticipate, sostenendo che le uniche all'orizzonte sono le legislative del 2020. Il problema per l'opposizione venezuelana, ha proseguito, "non è che ci sia una elezione in più. Ne abbiamo fatte 25 in 20 anni. E negli ultimi 18 mesi abbiamo votato sei volte. E ricordo che le presidenziali del 2018 sono state anticipate su richiesta dell'opposizione".
alessandro di battista in messico
Guaidò: "Non capisco la posizione dell'Italia" - "Io la posizione italiana proprio non la capisco. E soprattutto non capisco quella di Alessandro Di Battista", che su Facebook spiega le ragioni della "posizione neutrale" italiana al cospetto della crisi venezuelana. A parlare, in un colloquio con il quotidiano La Repubblica, è invece Juan Guaidò, autoproclamato presidente ad interim del Venezuela.
"Io questo signore non lo conosco, mi dicono che è un politico influente da voi… Dice cose incomprensibili, compara processi che non sono comparabili. Quello che sta succedendo qui è molto più profondo, complesso. Farne solo una questione di petrolio significa non conoscere le cose di cui si parla", commenta Guiadò, che afferma invece di avere parlato con uno dei due vicepremier italiani, il leghista Matteo Salvini.
NICOLAS MADURO
"In questi giorni sto parlando con molti italiani. Mi tengo in contatto con Salvini, e frequento gli italo venezuelani. Il mio stupore nei confronti della posizione dell`Italia è anche il loro", conferma, precisando: "Non prendere posizione in un momento come questo per noi equivale a schierarsi con l'oppressore".
Dall'Ue 5 milioni per l'assistenza sanitaria - Intanto la Commissione europea ha stanziato cinque milioni di euro di assistenza umanitaria per aiutare le persone più colpite dalla grave crisi socioeconomica nel Paese sudamericano.
Lo ha annunciato il portavoce dell'esecutivo comunitario Margaritis Schinas, ricordando che la somma va ad aggiungersi ai 34 milioni di euro già sbloccati nel 2018. Per facilitare l'assistenza sul campo, l'Unione europea intende inoltre aprire un ufficio umanitario a Caracas.
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