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    “HO SENTITO UN BOTTO E SONO ANDATO NEL PANICO, NON VOLEVO UCCIDERE” – MATTEO SCAPIN, L’UOMO CHE HA AMMAZZATO DUE AMICI SPERONANDO CON L’AUTO LA LORO VESPA A BERGAMO, VA AGLI ARRESTI DOMICILIARI: IL GIUDICE HA RIQUALIFICATO IL REATO DA DUPLICE OMICIDIO VOLONTARIO A OMICIDIO STRADALE AGGRAVATO – NON È CHIARO COME IL LUNOTTO DELLA MINI SIA ANDATO IN FRANTUMI UN ATTIMO PRIMA DELLO SCHIANTO, MA…


     
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    Da "www.corriere.it"

     

    luca carissimi e matteo ferrari luca carissimi e matteo ferrari

    Matteo Scapin va agli arresti domiciliari. Il giudice per le indagini preliminari Vito Di Vita ha riqualificato il reato da duplice omicidio volontario a omicidio stradale aggravato e questo alla luce della versione del ragazzo nell’interrogatorio di convalida dell’arresto, che si è tenuto questa mattina 7 agosto in carcere, a Bergamo.

     

    «Ho sentito un botto e sono andato nel panico, non volevo uccidere», ha raccontato Scapin, riferendosi al lunotto posteriore della sua Mini, frantumato lungo la strada, dopo avere lasciato la discoteca Setai e prima di travolgere i due ragazzi in Vespa. Luca Carissimi aveva 21 anni ed è morto sul colpo. L’amico Matteo Ferrari, di 18, a un giorno di distanza. Vivevano nello stesso quartiere di Bergamo.

     

    matteo scapin matteo scapin

    Nella notte tra sabato e domenica, tra Scapin e i due amici era scoppiata una lite nel locale di Orio al Serio. Per pura casualità, si erano poi ritrovati nel parcheggio, si era riaccesa la scintilla e subito dopo, lungo la provinciale Cremasca, è avvenuta la tragedia. Secondo i rilievi della polizia stradale, in base a testimonianze e filmati, Scapin avrebbe puntato e accelerato verso la moto, travolgendola e poi allontanandosi.

     

    la vespa 125 dei due ragazzi di bergamo la vespa 125 dei due ragazzi di bergamo

    È vero che il lunotto della Mini era andato in frantumi un attimo prima, mentre era già alla guida (come non è stato chiarito), ma nell’ottica del pm Raffaella Latorraca non sposta l’accusa: non ci sarebbe stata una sbandata, l’auto, lungo la carreggiata libera, ha proseguito e investito i ragazzi.

     

    Dunque, l’ipotesi di omicidio volontario. Il giudice sembra invece avere lasciato aperto il dubbio che si sia trattato di un tragico incidente: «Non volevo uccidere, ho perso il controllo», la spiegazione di Scapin.

     

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