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    TRA I BANCHIERI GIRA SOLO UNA DOMANDA: CHI SEGUIRÀ MUSTIER NEL MANDARE A QUEL PAESE I CLIENTI PIÙ RICCHI, IMPONENDO TASSI NEGATIVI SULLE CIFRE SOPRA I 100MILA €? UNICREDIT, A DIFFERENZA DI INTESA, HA GIÀ CEDUTO LE ATTIVITÀ NELL'ASSET MANAGEMENT E QUINDI AI SUOI CORRENTISTI PUÒ VENDERE SOLO PRODOTTI DI TERZI - GIRARE IL CONTO DI MARIO DRAGHI AI CLIENTI POTREBBE ESSERE UN BOOMERANG SE IN ITALIA SARANNO IN POCHI A SEGUIRE L'ESEMPIO DEL FRANCESE


     
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    JEAN PIERRE MUSTIER JEAN PIERRE MUSTIER

    Sara Bennewitz per “la Repubblica

     

    A mali estremi, estremi rimedi. E così Jean Pierre Mustier di Unicredit dopo aver fatto il più grande aumento di capitale della storia delle banche tricolori, dopo aver venduto gli asset migliori, ora vorrebbe chiedere ai clienti di subire tassi negativi - ossia di pagare - per i loro depositi sul conto corrente. Un ossimoro in teoria, perché se fai pagare una percentuale a chi ha sul conto più di 100 mila euro, rischi che i clienti i buoni (e ricchi) il conto (e non solo quello) lo trasferiscano altrove.

     

    Anche perché di solito la banca ti offre di impiegare la liquidità, dirottandola su fondi e polizze, ancor meglio se fatte in casa, dove incassa commissioni più ricche. Ma Unicredit, a differenza di Intesa, ha già ceduto le attività nell' asset management di Pioneer e quindi ai suoi correntisti può vendere solo prodotti di terzi. Certo una delle principali cause della crisi delle banche Ue deriva proprio dal quinquennio di tassi negativi che non accennano a risalire. Ma girare il conto di Mario Draghi ai clienti di Unicredit, potrebbe essere un boomerang soprattutto se in Italia dove la fiducia nelle banche è già ai minimi - saranno in pochi a seguire l' esempio di Mustier.

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