Carmelo Lopapa per "la Repubblica"
RENZI E BERLUSCONI A CENANei cerchi di Forza Italia, più ci si avvicina al centro, cioè a Berlusconi, più si incontrano infatuati, innamorati, se non ammaliati dalla figura di Matteo Renzi. Gente pronta a scommettere su una mano del partito, se saranno sfornati provvedimenti interessanti. Del resto è notorio quale sia il pensiero, la stima del capo. E quale sia la linea dettata in questi ultimi giorni dai direttori delle testate amiche.
Sul Foglio di sabato Giuliano Ferrara scriveva: «Il rinnovamento promette di manifestarsi con un trentenne che ha esordito con Mike Bongiorno, che è politicamente un
self made man, che non ha paura delle giacche di Fonzie, di Briatore e della De Filippi, che ha detto più volte quanto gli stiano sulle scatole gli atteggiamenti pregiudiziali di chi considera il Cav un arcinemico». Mentre il direttore del Giornale Alessandro Sallusti si sbilanciava: «Gli servono voti veri in Parlamento che nessuno dei sui padrini può dargli. L'amico Berlusconi i voti li ha eccome e sono certo che in caso di necessità ne farà buon uso».
Così, nelle ore dell'incarico che segnano l'avvio dell'era Renzi, è difficile imbattersi in un dirigente di San Lorenzo in Lucina pronto a sparare a zero. C'è chi, come Daniela Santanché, resta in guardia: «I metodi sono surreali, speriamo almeno rispetti i patti sulle riforme». Detto questo, «siamo a un passaggio epocale, Renzi non è più nemico ma avversario».
Denis Verdini preferisce restare nell'ombra, lui con il sindaco ha un rapporto collaudato che è stato alla base del patto sulle riforme. I sospetti su una disponibilità dei suoi uomini al Senato, il forzista fiorentino le ha bollate come «bischerate». Si vedrà tra qualche mese. Alla vecchia guardia appartiene anche Giancarlo Galan, convinto invece che «nelle ultime ore il futuro premier abbia perso buona parte della sua immagine innovativa: in noi troverà sponda solo per alcune limitate proposte».
IL CAPODANNO DI SILVIO BERLUSCONI E FRANCESCA PASCALEPoi sarà opposizione «senza sconti», per dirla con l'eurodeputato Licia Ronzulli: «Lascia pensare il suo atteggiamento spregiudicato, il suo Pd ha già messo in ginocchio il Paese con le sue contraddizioni». Al netto delle eccezioni, si registrano le più ampie aperture di credito, anche le più insospettabili. Basta sentire Fedele Confalonieri, intervistato ieri dal
Qn, sostenere che «l'incontro di Renzi con Berlusconi può essere un segnale di pacificazione per fare quelle riforme che rilancino finalmente il Paese».
È l'auspicio maturato ad Arcore. Nessuno ha dimenticato che quella sera dell'8 dicembre, mentre il sindaco di Firenze brindava alle primarie Pd, il suo telefonino squillava ed era Silvio Berlusconi, affiancato dalla fidanzata Francesca Pascale, dalla deputata Annagrazia Calabria e dalla senatrice Maria Rosaria Rossi che facevano scattare l'applauso e un "bravo" in coro dal ristorante romano nel quale cenavano.
MINZOLINI E BERLUSCONIAria da «apertura di credito» come dice la senatrice Annamaria Bernini «ma con giudizio: la presa della Bastiglia così rapida lascia da pensare. Speriamo rispetti almeno la parola data sulle riforme». Su quelle, per Daniele Capezzone, «sarà collaborazione piena, mentre sul governo saremo all'opposizione, ma ci avviamo a essere un paese normale». Ma sarà anche tempo per un nuovo galateo, a sentire Augusto Minzolini.
Capezzone«Renzi parla in modo molto sobrio, dovremo abituarci a usare quel linguaggio. E se abbassa le tasse, non potremo non appoggiarlo, ma come potrà governare con Formigoni e Giovanardi chi ha rottamato D'Alema e Veltroni?».
piersilvio berlusconi maria de filippiDi certo, chiarisce la vicecapogruppo alla Camera Mariastella Gelmini, «non avremo pregiudizi nei suoi confronti, ecco, opposizione responsabile, ma senza sconti». Insomma, non tutti si sono abbandonati alla sindrome da innamoramento come quella che ha folgorato la coppia Sandro Bondi/Manuela Repetti. Il consigliere politico Giovanni Toti ieri dalla Annunziata precisava che «questo governo Fi lo contesta nel metodo e nel merito».
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MariaStella Gelmini