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    VIVA "MARIANGELA!" – LA MILANO DEL BAR GIAMAICA, IL PAP’OCCHIO DI ARBORE E I FILM CON GIANCARLO GIANNINI E CELENTANO: DOMANI SU “RAISTORIA” LA SECONDA PUNTATA DELL’OMAGGIO ALLA MELATO – IL RICORDO DI ARBORE – “NON ERO NEANCHE BELLA, ERO UN TIPO. VOLEVO ESSERE UNICA”, DICEVA MARIANGELA DI SE’ CON TROPPO MODESTIA… – VIDEO


     
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    DAGONOTA 

    Ospiti della seconda puntata, che andrà in onda mercoledì 17/5 alle ore 21:10 sempre su Rai Storia saranno Giancarlo Giannini, Pupi Avati, Lina Wertmüller e Maurizio Nichetti

    ARBORE MELATO ARBORE MELATO

    In video saranno mostrate anche parti di film in cui Mariangela recita con Celentano (in Di che segno sei? di Corbucci), con Arbore (ne Il Pap'occhio); con Giancarlo Giannini (in Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto).

     

     

    MARIANGELA MELATO NEL RITRATTO COMMOSSO DI CHI L' HA AMATA

    Aldo Grasso per il Corriere della Sera

     

    Rai Storia ha deciso di dedicare tre puntate a Mariangela Melato (mercoledì, ore 21.10). Il programma, firmato da Fabrizio Corallo e condotto da Lella Costa, vuole essere un omaggio alla grande attrice scomparsa a Roma nel gennaio del 2013 a 71 anni.

     

    In studio, a rendere omaggio alla Melato e a raccontare chi era davvero, c' erano le persone a lei più vicine, a partire da Renzo Arbore, che è stato suo compagno di vita, i suoi amici e i colleghi, pronti a offrire testimonianze di una carriera unica: la sorella di Mariangela, Anna Melato, Maurizio Porro, critico e grande amico, Giovanna Guida, attrice e assistente di Mariangela, Annabella Cerliani autrice e amica storica e Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro di Milano. Come da una fonte, sgorgano gli esordi, le prime esperienze con Dario Fo, poi La monaca di Monza con Luchino Visconti, la consacrazione con l' Orlando furioso di Luca Ronconi e i primi passi al cinema, con quel viso diafano e inconfondibile.

    MELATO MELATO

     

    «Non ero neanche bella, ero un tipo», diceva di sé, con troppa modestia, aggiungendo: «Volevo essere unica, volevo essere me stessa». Ma prima ancora - l' ha raccontato un filmato di Sabina Fedeli - Mariangela ha conosciuto un' infanzia non facile, che però l' ha formata nel carattere, fornendole quella necessaria determinazione per «diventare qualcuna». Ed ecco in controluce il ritratto indelebile e affascinante di una Milano che non c' è più: l' adorato padre «ghisa» (vigile urbano), la madre sarta, la casa di ringhiera, il primo lavoro da vetrinista alla Rinascente per pagarsi la scuola di recitazione, i ritrovi al mitico bar Giamaica.

     

    Un Renzo Arbore, molto commosso, ha avuto parole di grande affetto: «Una donna di grande valore, modestia, signorilità, cultura, ironia, intelligenza e soprattutto con una grazia e nobiltà d' animo fuori dal comune». E la grazia di Mariangela è stata il filo conduttore della prima puntata.

     

     

    MELATO CELENTANO MELATO CELENTANO

     

    RAI STORIA: MARIANGELA!

    Gli anni 1975 - 1989

    Cinema, teatro, fiction tv: dalla metà degli anni Settanta il talento di Mariangela Melato ha la sua consacrazione, su più fronti. Un periodo raccontato dal secondo appuntamento con “Mariangela!”, il programma di Rai Cultura firmato da Fabrizio Corallo e realizzato da 3 D Produzioni, in onda mercoledì 17 maggio alle 21.10 su Rai Storia. Ospiti di Lella Costa, in studio, Renzo Arbore, Annabella Cerliani, Giovanna Guida, Maurizio Porro, Maurizio Nichetti.

     

    Nel 1974 Gianfranco De Bosio scrittura la Melato per il ruolo della princ

    ipessa Bithia nel kolossal internazionale “Mosè”, mentre al 1975 risalgono la versione televisiva di una celebre “Orestea” allestita tre anni prima in teatro da Luca Ronconi e la versione tv di “Orlando Furioso” realizzata sempre da Ronconi.

     

    Ma il 1975 consacra il talento brillante della Melato anche con due apparizioni cinematografiche in commedie di grande successo: “La poliziotta” di Steno e un episodio di “Di che segno sei?” di Sergio Corbucci in cui recita e balla il rock’n roll con Adriano Celentano. Nello stesso periodo, pur essendo ormai un personaggio popolarissimo e una star per i botteghini, la Melato si dedica al cinema d’autore controcorrente, “duro e puro” recitando a Matera sull’austero set di “L’albero di Guernica” di Fernando Arrabal.

    MELATO PAP'OCCHIO MELATO PAP'OCCHIO

     

    Nel 1977 ancora un confronto con la commedia brillante in “Il gatto” di Luigi Comencini con Ugo Tognazzi al suo fianco, come avviene anche nel film corale ‘Casotto’ di Sergio Citti. Nel 1979, poi, l’attrice dà vita a due ruoli memorabili in due film di autori impegnati come Giuseppe Bertolucci, “Oggetti smarriti”, e Franco Brusati “Dimenticare Venezia”, mentre l’anno successivo recita un breve ruolo nel film comico “Il  papocchio” di Renzo Arbore per poi essere lanciata in campo internazionale da Dino De Laurentiis nel cast dei kolossal di fantascienza “Flash Gordon” di Mike Hodges, ispirato all’omonimo celebre fumetto.

     

    Sempre nel 1980 la Melato si trasferisce negli Stati Uniti – dove era già una star per i suoi film con Lina Wertmuller- per interpretare da protagonista con Ryan O’Neal una commedia brillante dal titolo ‘So fìne” (“Jeans dagli occhi rosa”) di Andrew Bergman. A settembre rientra in Italia e gira a Ferrara e dintorni con Anthony Franciosa il musical di Pupi Avati “Aiutami a sognare” dove oltre a recitare si rivela cantante e ballerina di talento, doti che confermerà due anni dopo in “Domani si balia” di Maurizio Nichetti.

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    Per quanto riguarda le apparizioni in tv un grande successo personale arriva grazie al varietà di Antonello Falqui “Al Paradise” in cui si esibisce in diversi numeri musicali di danza, mentre negli anni successivi il ritorno al teatro è scandito da tre notevoli spettacoli in cui viene diretta da Giancarlo Sepe: “Vestire gli ignudi” di Pirandello, (1985), “Medea” di Euripide (1986) e “Anna dei miracoli” di William Gibson (1988). Proprio Sepe racconta le tre diverse esperienze e il proprio rapporto professionale ed umano con la Melato, così come fanno anche in studio Giovanna Guida e Maurizio Porro e in diverse interviste filmate gli attori Luigi Diberti e Renato Scarpa, il critico Masolino D’Amico, l’amica Brunetta Parmesan. Nel 1986, la Melato dirada le sue apparizioni cinematografiche ma lascia un segno profondo in “Segreti segreti” (1985) dove torna ad essere diretta da Giuseppe Bertolucci.

     

     

     

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