DANIELE SPARISCI e MARCO BONARRIGO per il Corriere della Sera
Un ciclista positivo a un controllo antidoping non fa notizia, un motociclista sì.
andrea iannone
Andrea Iannone, 30 anni, abruzzese, forse il più grande talento inespresso delle due ruote italiane. Uno capace di riportare la Ducati a vincere nella MotoGp dopo sei anni di digiuno (nel 2016, in Austria), il punto più alto di una carriera condita da litigi e incomprensioni. Tatuaggi, anelli, «The Maniac» di soprannome («Perché sono un perfezionista»), notissimo anche alle cronache (rosa) per le relazioni con Belen Rodriguez prima e con l' influencer Giulia De Lellis oggi.
La Federazione internazionale ha annunciato ieri la sospensione provvisoria della licenza all' atleta, non negativo a «uno steroide anabolizzante compreso nella sezione 1.1.a della lista Wada 2019» dopo il Gp di Sepang, in Malesia, dove Iannone è caduto nella gara vinta da Maverick Viñales.
iannone belen
La categoria 1.1.a include oltre 20 sostanze assimilabili al testosterone e prevede una squalifica fino a due anni. La notizia è arrivata a Iannone mentre si trovava a Noale, nella sede dell' Aprilia, per il tradizionale brindisi di Natale.
L' abruzzese è intervenuto sui social: «Sono tranquillo e ci tengo a tranquillizzare i miei tifosi e Aprilia Racing. Sono disponibile a qualunque controanalisi in una vicenda che mi sorprende, anche perché non ho ricevuto comunicazioni ufficiali. Negli anni e anche in questa stagione mi sono sottoposto a continui controlli, risultando sempre negativo. Ho massima fiducia nella conclusione positiva della vicenda». La sospensione della licenza gli impedisce di partecipare a ogni tipo di attività in pista, allenamenti compresi. I primi test della MotoGp sono previsti a febbraio proprio in Malesia: se Iannone dovesse insistere nel chiedere le controanalisi i tempi del procedimento potrebbero essere lunghi.
andrea iannone
Curiosamente, il motociclismo è uno degli sport con più positività all' antidoping del panorama sportivo: il 2,1% se si considerano tutte le discipline, il 2,6% nelle gare su pista. Ma questo è il primo caso nella MotoGp. I ciclisti si fermano all' 1,2%. Quella di Iannone è anche la prima positività a uno steroide: nelle urine dei piloti di solito vengono rintracciati stimolanti. Gli steroidi servono a incrementare potenza e resistenza, ma l' utilità «professionale» in uno sport motoristico è molto dubbia, considerato lo svantaggioso aumento di peso.
Dagli ambienti vicini a Iannone filtrano varie ipotesi. La più accreditata è quella di una possibile contaminazione della carne mangiata nel mese di soggiorno nel Sud-est asiatico, tra ottobre e novembre. Il rider dell' Aprilia, infatti, dopo il Gp della Thailandia (6 ottobre) ha deciso di non tornare in Europa, ed è rimasto in Asia in vista del «trittico» Giappone-Australia-Malesia.
de lellis iannone
Nell' ipotesi di contaminazione alimentare, i precedenti non sono favorevoli a Iannone: la marciatrice messicana Guadalupe Gonzales e il lunghista americano Lawson, positivi al trenbolone (anche loro sostenevano di averlo ingerito accidentalmente), sono stati condannati. Altra ipotesi, quella dell' utilizzo di un farmaco per curare i problemi di cui da tempo Iannone soffre alla spalla. In due casi la Federazione ha condannato atleti positivi dopo aver consumato integratori contaminati acquistati su internet, ma la sanzione è stata ridotta solo per chi aveva ammesso l' acquisto.
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Attentissimo alla forma fisica, Iannone ama mostrare le foto in palestra dei suoi bicipiti ancora più degli scatti in sella. Da settembre si è separato dallo storico manager Carlo Pernat ed è seguito dal clan familiare, il padre Regalino e il fratello Angelo. «Gli voglio bene e spero che Andrea superi questa storia - dice Pernat, già spalla di Capirossi e Rossi - mi spiace solo che un motociclista del suo talento, uno dei migliori che ho avuto, non sia riuscito a sfruttarlo per problemi suoi». La fidanzata De Lellis ha affidato un messaggio di sostegno ai suoi 4 milioni di follower: «Chi ti conosce sa: non servono altre parole».
giulia de lellis iannone
Dopo le controanalisi, Iannone verrà processato dalla Federazione e potrà appellare la sentenza al Tas di Losanna.
La stagione 2020 per lui rischia di essere compromessa, l' Aprilia non l' ha scaricato ma in caso di squalifica ha già pronta l' alternativa. Accanto all' altro titolare Aleix Espargarò, sotto contratto c' è la riserva Bradley Smith. Per Iannone adesso inizia il Gp della verità.
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