Giuseppe Guastella per il "Corriere della Sera"
GIANLUIGI TORZI PAPA BERGOGLIO
Nella versione in italiano dell' operazione i rischi (alti) dell' investimento non c' erano; comparivano solo nel testo in inglese: è l' artificio con cui tra il 2017 e il 2018 il cda della Cesare Pozzo, una delle più importanti società di mutuo soccorso fondata nel 1877 che opera nella sanità integrativa e ha 132 soci, è stato convinto dal presidente Armando Messineo e dal direttore generale Ferdinando Matera a investire 15 milioni di euro in obbligazioni lussemburghesi attraverso società che fanno capo a Gianluigi Torzi.
Ferdinando Matera
I primi due sono agli arresti domiciliari, Torzi, che fu arrestato a giugno in Vaticano per la compravendita di un immobile a Londra, è indagato (solo per truffa) in un' inchiesta della Procura di Milano per associazione a delinquere, truffa e appropriazione indebita.
Armando Messineo
A far scattare le indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano è stata la denuncia di consiglieri e consulenti della Pozzo che accusano Messineo e Matera di aver drenato fondi dalle casse della società tra il 2017 e il 2020 che, per gli investigatori, ammonterebbero a circa 4 milioni.
L' inchiesta dei pm Carlo Scalas e Giordano Baggio, coordinata dall' aggiunto Maurizio Romanelli, ha portato ai domiciliari altre 4 persone e a un decreto di sequestro per 16,3 milioni di euro firmato dal gip Fabrizio Filice.
GIANLUIGI TORZI
I 15 milioni sono stati investiti in obbligazioni emesse dalle società lussemburghesi «Beaumont invest services pl» e «Muse Ventures plc», riferibili a Torzi, basate su crediti nei confronti del sistema sanitario nazionale che erano stati ceduti da strutture sanitarie calabresi.
stabile di sloane avenue londra
La Gdf sta lavorando per capire dove sono finiti i 15 milioni, la reale consistenza dei crediti ed eventuali legami con la criminalità organizzata. Ferdinando Matera e Luc Roger, direttore del Fondo salute Sce, società sorta nel 2009 da un accordo tra la Cesare Pozzo e i francesi di Harmonie Mutuelle, avrebbero usato le carte di credito aziendali per un totale di 1,4 milioni «per pagare night club e generi di lusso».
I CONTATTI DI GIANLUIGI TORZI
Sarebbero state anche assunte tre ragazze «legate» a Matera che in realtà non facevano nulla. Agli atti anche una «finta compravendita» di quadri per 122 mila euro e un' intercettazione tra Vito Cosco, responsabile nel 2003 della strage di Rozzano in cui morirono quattro persone, tra cui una bambina di due anni e mezzo, e un imprenditore finito ai domiciliari che dice di aver «mangiato», cioè ottenuto appalti per lavori, attraverso Matera.
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