Martino Antonio
Io rottamo, tu rottami, egli… deroga. Almeno questa sembra la regola che Berlusconi voglia imporre nella Forza Italia targata Stefano Parisi in caso di elezioni: non più di quattro legislature.
Lo racconta “La Stampa” che fa anche notare che, qualora la regola venisse applicata realmente, cadrebbero “teste importanti”. Come quella di Antonio Martino, tessera “numero 2” del partito; e, forse, a Martino non importerebbe nulla di non essere ricandidato. Ma verrebbero giù anche quelle di qualche “frondista” interno.
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Come quella di Altero Matteoli, che non fa nulla per vedersi contrariato dalla scelta del Cav di scegliere Parisi; o quella di Maurizio Gasparri, in Parlamento dal 1992, prima della nascita di Forza Italia (all’epoca era stato eletto con il Movimento sociale). Altro “colonnello” destinato a non essere rieletto, Paolo Romani: pure lui “frondista” di Parisi. Potrebbe tornare al vecchio mestiere di editore tv, ideatore di “Colpo Grosso”.
maurizio gasparri
Paolo Romani
Potrebbe non essere ricandidati, però – ricorda La Stampa - anche Stefania Prestigiacomo, Lucio Malan, Elio Vito; e se la regola della non candidatura venisse ristretta a chi è in Parlamento dal 2001, anche Niccolò Ghedini, avvocato e consigliere del Cav e Jole Santelli. E per costoro sarebbero già pronte le deroghe…
ghedini consiglio nazionale forza italia foto lapresse JOLE SANTELLI Lucio Malan MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO STEFANIA PRESTIGIACOMO