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    IL NECROLOGIO DEI GIUSTI – BANG! BANG! IL CINEMA ITALIANO PERDE UN ALTRO DEI SUOI VECCHI, GLORIOSI REGISTI. GIORGIO STEGANI CASORATI – BELLO, SIGNORILE, NIPOTE DEL PITTORE CASORATI, FU LUI A SCRIVERE PER GIULIANO GEMMA IL SOGGETTO DI “UN DOLLARO BUCATO”. FINITA O QUASI LA STAGIONE DELLO SPAGHETTI WESTERN, SI LANCIA NELL’EROTICO D’AUTORE SCRIVENDO, DIRIGENDO E PRODUCENDO IL NOTEVOLE “IL SOLE NELLA PELLE” CON UNA GIOVANISSIMA E NUDISSIMA ORNELLA MUTI – VIDEO


     
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    Giorgio Stegani rip

    Marco Giusti per Dagospia

     

    il sole nella pelle di giorgio stegani il sole nella pelle di giorgio stegani giorgio stegani giorgio stegani

    Bang! Bang! Il cinema italiano, quello antico, di genere, perde un altro dei suoi vecchi, gloriosi registi. Giorgio Stegani Casorati, noto anche come George Finely nei suoi spaghetti western, nato a Milano nel 1928, fu attivissimo prima come soggettista, sceneggiatore, assistente alla regia e poi come regista per una decina di titoli tra gli anni ’60 e ’70. Fu lui a scrivere per Giuliano Gemma il soggetto e la sceneggiatura di “Un dollaro bucato”, poi a dirigerlo nella seconda unità di “Wanted” e poi col proprio nome in “Adios Gringo”.

     

    colpo doppio del camaleonte d'oro colpo doppio del camaleonte d'oro

    Quando l’ho conosciuto, un po’ confuso per l’arrivo dell’Alzheimer, sosteneva di essere stato lui a lanciare nel western Giuliano Gemma, piuttosto che il vecchio regista Giorgio Ferroni. Probabilmente era vero, visto che Stegani è presente come sceneggiatore e regista della seconda unità di quasi tutti i film di Ferroni dal documentario sulle Olimpiadi Invernali “Vertigine bianca” nel 1956 a “Il mulino delle donne di pietra”, “Le baccanti”, Il colosso di Roma”, “La guerra di Troia”, fino appunto a “Un dollaro bucato” e “Wanted”.

     

    gaia germani e luis devil in agente logan missione ypotron gaia germani e luis devil in agente logan missione ypotron

    Aveva lavorato anche per altri registi, sia come sceneggiatore, “Il campanile d’oro” di Giorgio Simonelli, “La celestina P.. R..” di Carlo Lizzani, “Amore e guai” di Angelo Dorigo, e anche come assistente, “Colpo grosso ma non troppo” di gerard Oury con Louis De Funes, “Caccia alla volpe” di Vittorio de Sica con peter Sellers, ma certo il rapporto con Ferroni fu per lui qualcosa di speciale, visto che diventano una specie di fabbrica di cinema.

     

    adios gringo di giorgio stegani adios gringo di giorgio stegani

    Bello, signorile, di buona famiglia, nipote del pittore Casorati, come mi disse lui stesso, sposato con Delfina Metz, figlia del celebre umorista e sceneggiatore, Stegani era stato presentato a Ferroni addirittura dal grande regista Jean Renoir. Il legame con Ferroni da una parte gli aprì le porte del cinema, ma da un’altra lo limitò, visto che la sua collaborazioni ai film del vecchio maestro dimostrano un impegno maggiore di un semplice assistente regista.

    luis devil in agente logan missione ypotron luis devil in agente logan missione ypotron

     

    Quando Ferroni si ammalò sul set di “Wanted”, Stegani lo sostituì, riuscendo a firmare il suo primo film da regista, appunto “Adios Gringo” con Giuliano Gemma, che per la prima volta si presentava col suo vero nome, e Evelyn Stewart alias Ida Galli.

     

    In realtà aveva già firmato un film, “Da 077: criminali a Hong Kong”, ma solo per doveri di coproduzione, visto che il vero regista era il tedesco Helmut Ashley. Negli anni’60 Stegani girerà altri due western, l’elegante “Gentleman Jo… uccidi” con l’italo-brasiliano Anthony Steffen alias Antonio De Teffé, e il più ricco “Al di là della legge”, prodotto da Sansone e Croscicki, con Lee Van Cleef e Antonio Sabato protagonisti e Bud Spencer che esordiva nel suo primo western.

     

    disposta a tutto 2 disposta a tutto 2

    Gira anche nel 1967 il divertente “Colpo doppio al Camaleonte d’oro” con Mark Damon e la bella Magda Konopka. Finita o quasi la stagione dello spaghetti western, Stegani si lancia nell’erotico d’autore scrivendo, dirigende e producendo il notevole “Il sole nella pelle” con una giovanissima e nudissima Ornella Muti al suo secondo film assieme al suo compagno di allora Alessio Orano.

    al di la' della legge di giorgio stegani 1 al di la' della legge di giorgio stegani 1

     

    milano il clan dei calabresi milano il clan dei calabresi

    Rivisto oggi il film è un incredibile documento della bellezza della Muti. Dirige poi nel 1974 il poliziottesco “Milano: Il clan dei calabresi” con Antonio Sabato e Silvia Monti, poi signora De Benedetti. E torna all’erotico con lo scandaloso “Disposta a tutto” con una giovanissima Eleonora Giorgi fra le braccia di Bekim Femiu, l’Ulisse televisivo. Sarà il suo ultimo film da regista. Lo ritroviamo poi tra gli sceneggiatori di “Cannibal Holocaust”, di “La maschera del demonio” nella versione di Lamberto Bava del 1990, della serie tv “Alta tensione”. 

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