Estratto da www.lastampa.it
antonio tajani matteo salvini giorgia meloni
L'aula del Senato ha confermato la fiducia, posta dal governo, sul decreto fiscale. Hanno votato a favore 100 senatori, 46 contrari e un astenuto. Il provvedimento che è collegato alla legge di bilancio, passa ora alla Camera per l'approvazione definitiva. Va convertito in legge entro il 18 dicembre. Ma tra Lega e Forza Italia continua a restare alta la tensione.
[…] Il decreto legge fiscale che prevede anticipi per Rfi, un ampliamento della platea dei soggetti che possono accedere al ravvedimento speciale legato al concordato e misure sulla Zes, si è arricchito durante l'esame nella commissione Bilancio di nuove misure, in particolare quelle 'travasate' da un altro Dl che riapre al 12 dicembre il termine per l'adesione al concordato preventivo biennale e amplia la platea di chi potrà fruire del cosiddetto 'bonus Natale'.
GIANCARLO GIORGETTI - FOTO LAPRESSE
Con un emendamento della Lega e' stato inoltre previsto anche per quest'anno il rinvio e la possibilità di rateizzare nel 2025 l'acconto fiscale di novembre. In Aula la maggioranza si è ricompattata dopo lo scivolone ieri in commissione Bilancio con il Governo battuto sull'emendamento della Lega di tagliare anche nel 2025 il canone Rai da 90 a 70 euro compensato da un contributo pubblico di circa 430 milioni: proposta che non è passata “grazie” al voto contrario dei senatori di FI che si è aggiunto a quello delle opposizioni. Con una 'rappresaglia' della Lega consistita nella successiva astensione sull'emendamento di FI per la sanità della Calabria che ha comportato la sua bocciatura.
GIANCARLO GIORGETTI - MEME BY EDOARDO BARALDI
[…] L'aumento è di 4,691 milioni, non 3: sale il finanziamento per i partiti tramite il “2 per mille”, con un accordo tra le forze politiche che hanno sottoscritto l'emendamento al dl Fiscale, sul quale è arrivato l'ok alla fiducia del Senato. Il parere della commissione Bilancio sul decreto Fiscale ha sostituito nel testo approvato ieri nella commissione le parole "3 milioni di euro" con "4.691.000 euro".
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E non si placa lo scontro in seno alla maggioranza dopo che, ieri, il governo è andato sotto due volte. Prima sul caso del taglio del canone Rai come chiedeva la Lega e di fatto bocciato da Forza Italia, poi su un emendamento sulla sanità. E Forza Italia attacca nuovamente la Lega.
GIANCARLO GIORGETTI - CONFERENZA STAMPA MANOVRA
«Non serve una verifica di governo ma si deve tornare a rispettare il programma sottoscritto con gli elettori e fare le cose condivise». Con queste parole Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo vicario alla Camera, intervistato da Affaritaliani.it, parla delle ultime tensioni nel governo e nella maggioranza soprattutto con la Lega. Però proprio i leghisti dicono che lo Ius Scholae che Forza Italia ha proposto non è nel programma di governo…
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«Falso. Al punto sei del programma elettorale con il quale abbiamo vinto le elezioni nel 2022 c'è il principio generale di una migliore integrazione degli stranieri regolari in Italia. Ed è proprio la nostra proposta che abbiamo chiamato Ius Italiae. Poi Salvini, passatemi il termine, fa un po' il "paraculetto” e dice che nel programma c'è anche la riduzione della pressione fiscale per difendere l'emendamento bocciato sul canone Rai.
Ma quella mancetta di 0,50 euro a cittadino che avremmo regalato anche ai super-ricchi sarebbe costata 450 milioni di euro agli altri contribuenti. Noi diciamo invece di usare quelle risorse per ampliare la platea delle persone che potranno beneficiare della riduzione dell'Irpef, per eliminare la sugar tax o per aumentare le pensioni minime. Tutti obiettivi condivisi e scritti nel programma di governo». […]
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