VALERIO CAPPELLI per il Corriere della Sera
ugo tognazzi
Trent' anni senza Ugo Tognazzi, il 27 ottobre. Ricky, il figlio maggiore, lo chiama Ugo. Ricava un'ora dalla fiction La donna del vento , con Sabrina Ferilli, «Madre coraggio contro i veleni di una fabbrica», e ricorda suo padre, un gigante del cinema. Se chiude gli occhi e rivede suo padre «Penso al sorriso sornione, dal basso in alto, mentre in calzoncini assurdi e un grembiule taglia una cipolla che gli strappa una lacrima e mi dice: vieni a darmi una mano, cosa fai lì impalato a guardarmi».
Un patriarca irrequieto?
«Io direi che era una matriarca. Ci allattava, ci cucinava e cibava delle sue esperienze, del suo umorismo, dei suoi insegnamenti ma senza mai salire in cattedra. Era impossibile non ascoltarlo».
ugo e ricky tognazzi
Di cosa parlava?
«L'argomento preferito era il cinema, che amava in modo totalizzante. E poi scherzava sulle sue disavventure con le donne, che sono irraccontabili. Storie di corteggiamenti non riusciti. Un'attrice americana gli parlò di un film in cui faceva un soldatino. Ugo capì che era un film di Manfredi. Gliel'hai detto che eri un altro? E lui: perché avrei dovuto, mi sarei rovinato la serata».
Parlava degli altri Moschettieri del cinema?
«Per I Mostri si stropicciò i capelli e fece gli occhi storti, Vittorio Gassman cercò di fregarlo togliendosi un dente nel trucco. I critici da ragazzo lo rimproveravano di non avere una sua caratteristica».
UGO TOGNAZZI family
Però la rivincita fu la stimato degli intellettuali.
«Recitava Pirandello in francese, lui che veniva dall'avanspettacolo e aveva il diploma da ragioniere. Pasolini disse che era la persona più sensibile e intelligente mai conosciuta, Ugo lo portava come un fiore all'occhiello».
Con Vianello, in tv furono una coppia leggendaria
«Si vedevano poco fuori, Vianello era un monogamo vivente, al tempo della rivista scelsero la grazia per le ballerine e per i boys la priorità era se sapevano giocare a calcio (passione di entrambi), perché con Walter Chiari, Dapporto e Macario facevano un torneo di calcio tra le diverse compagnie teatrali».
ugo tognazzi
Come studiavano le gag?
UGO TOGNAZZI
«Ugo si faceva raccontare i servizi dei Tg e lui, la sera prima di andare in diretta a Un due tre , li parodiava, cioè le sue parodie di artigiani e ciclisti nascevano da episodi veri che lui, sul sentito dire, trasfigurava. Non aveva la tv in casa, però la sua cucina era quella dei ristoranti di lusso».
La passione per il cibo era una metafora dell'esistenza?
«Era tante cose, soprattutto sostituiva il teatro, l'applauso degli spettatori che, avendo sposato il cinema, non aveva più. Gli ospiti erano chiamati a votare i suoi piatti, avevano palette con scritto: ottimo, buono, mangiabile, cagata, grande cagata, grandissima cagata.
ugo tognazzi
Gli ultimi tre giudizi furono inventati da Paolo Villaggio. Andò da un grafologo per individuare l'amico che aveva stroncato una sua pasta e fagioli. Sul cibo, molto più che per i critici, non scherzava, era permalosissimo».
Per Marco Ferreri, l'attore Tognazzi era nascosto sotto l'uomo, era prima uomo e personaggio.
«Parole bellissime. Ugo aveva una grande umanità e generosità ed era capace di momenti di forte malinconia. I personaggi li portava a casa, ci fu il periodo della Drag Queen in Splendori e miserie di Madame Royale. Quando faceva il gay non cedeva a certe volgarità dell'epoca e questo fa parte del suo essere moderno. Soffrì per Il vizietto . Già il titolo gli faceva ribrezzo. Fu in polemica col regista e non gli piacevano le scene».
raimondo vianello e ugo tognazzi
Parlava mai dei genitori?
«Della mamma Alba, che lo voleva prete, pochissimo, forse aveva il senso di colpa di essere andato via giovane».
Gli ultimi anni, col ritorno a teatro, furono tristi...
«Cadde in depressione, temeva di morire, non aveva voglia di far nulla, si convinse di aver sbagliato tutto, non aveva manco fame, pensò che il cinema gli avesse voltato le spalle. Ma era fisiologico, dai 60 ai 90 ci sono stati solo lui, Mastroianni, Gassman, Manfredi, Sordi».
E' stato dimenticato?
«Ma sai, in un paese senza memoria, chi ricorda un gigante come Volonté, Elio Petri, lo stesso Mastroianni?».
Ugo Tognazzi con la sedicenne Catherine Spaak in La voglia matta pasolini TOGNAZZI FAMILY A TORVAIANICA SONO SOLO FANTASMI DE SICA BUCCIROSSO TOGNAZZI ricky e ugo tognazzi arrivederci e grazie zeffirelli tognazzi, baudo, arbore, liza minnelli, boncompagni ugo tognazzi ornella vanoni i viaggiatori della sera tognazzi la grande abbuffata ugo tognazzi 6 FRANCA BETTOJA E GIANMARCO TOGNAZZI crimen gassman sordi tognazzi maria sole tognazzi ricky tognazzi simona izzo ugo e gian marco tognazzi ugo e gian marco tognazzi TOGNAZZI NEI PANNI DI RAFFAELLO MASCETTI - SUPERCAZZOLA ricky tognazzi ricorda villaggio maurizia paradiso ugo tognazzi maria sole tognazzi foto di bacco edwige fenech e ugo tognazzi in cattivi pensieri christian de sica, ricky tognazzi e moana pozzi in i pompieri ricky tognazzi asia argento foto di bacco (2) barbara bouchet ugo tognazzi l'anatra all'arancia 3 ricky tognazzi premiato foto di bacco A CASA TUTTI BENE GIULIA MICHELINI GIAN MARCO TOGNAZZI ricky tognazzi barbara bouchet ugo tognazzi l'anatra all'arancia 2 angelo frontoni anita ekberg ugo tognazzi giovanni malago ricky tognazzi foto di bacco ricky tognazzi foto di bacco ugo tognazzi e edwige fenech cattivi pensieri edwige fenech e ugo tognazzi in cattivi pensieri ARRESTATO UGO TOGNAZZI E' IL CAPO DELLE BR - IL MALE 1978 l'arte della supercazzola ugo tognazzi stefania sandrelli ugo tognazzi dove vai in vacanza sordi gassman tognazzi manfredi vitti UGO TOGNAZZI E MONICA VITTI - L'ANATRA ALL'ARANCIA.png
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