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    IL GENERONE IN CAMPIDOGLIO - JARED KUSHNER ARRIVA AL CONGRESSO PER LA SUA DEPOSIZIONE A PORTE CHIUSE, MA PER SMONTARE LA CURIOSITÀ RILASCIA UNA NOTA UFFICIALE: ‘SOLO 4 INCONTRI CON I RUSSI, NESSUNO RILEVANTE. NON CONOSCEVO IL CONTENUTO DELLA MAIL DI DON JUNIOR’ - DOMANI TOCCA A MANAFORT, EX CAPO CAMPAGNA CHE FECE AFFARI IN UCRAINA


     
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    1.RUSSIAGATE: KUSHNER NEGA CONTATTI IMPROPRI CON MOSCA

    (ANSA-AP) - Jared Kushner smentisce contatti impropri con le autorità russe. Lo rivela lo stesso genero del presidente americano Donald Trump in un comunicato diffuso dalla Ap, alla vigilia della sua audizione in Senato sul Russiagate. Nella nota Kushner dice di aver avuto quattro incontri con i russi durante la campagna elettorale del 2016, ma nessuno improprio e che non ha mai avuto legami con alcun governo straniero durante la campagna. E nega 'contatti segreti' con l'ambasciatore russo negli Usa.

    TRUMP DONALD JR JARED KUSHNER TRUMP DONALD JR JARED KUSHNER

     

    2.KUSHNER, NON CONOSCEVO CONTENUTO MAIL TRUMP JR

    (ANSA-AP) - Jared Kushner non conosceva il contenuto dello scambio di mail in cui Trump jr avrebbe accettato un incontro con i russi in cambio di informazioni contro Hillary Clinton. In un comunicato alla vigilia della deposizione in Senato sul Russiagate, il genero e consigliere del presidente americano ha spiegato di averle visionate soltanto di recente tramite i suoi avvocati.

     

    donald trump jared kushner donald trump jared kushner

    Kushner ha spiegato che Trump junior lo aveva invitato all'incontro che si svolse alla Trump Tower nel giugno 2016 alla presenza di un avvocato russo che sarebbe stato vicino al Cremlino. Lui era arrivato tardi mentre si discuteva di adozioni. E l'incontro era una tale "perdita di tempo" che Kushner chiese al suo assistente di chiamarlo per farlo uscire dalla stanza.

     

    3.RUSSIAGATE: KUSHNER GIUNTO A CAPITOL HILL

     (ANSA) - Jared Kushner, genero e consigliere del presidente Usa Donald Trump, e' appena giunto a Capitol Hill, la sede del Congresso a Washington, per testimoniare presso la commissione Intelligence del Senato nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto 'Russiagate'. Kushner è la prima figura di spicco dell'amministrazione Trump ad essere interpellata, sebbene in questo caso si tratti di una audizione a porte chiuse e non sotto giuramento. Prima della testimonianza Kushner ha diffuso una dichiarazione lunga 11 pagine in cui illustra la sua posizione, affermando di non aver avuto contatti impropri con governi stranieri.

     

     

    4.KUSHNER E DON JR DAVANTI AL CONGRESSO RUSSIAGATE, IL GIALLO DEL PRESTITO DI UN MILIARDO

    Paolo Mastrolilli per La Stampa

     

    donald trump junior e ivanka donald trump junior e ivanka

    Il genero Jared Kushner oggi e domani davanti alle Commissioni intelligence di Camera e Senato; il figlio Don junior e il manager della campagna presidenziale Paul Manafort davanti a quella Giustizia, forse mercoledì. Questa settimana può diventare un momento di svolta nel Russiagate per la Casa Bianca, che intanto lancia segnali contraddittori sull' iniziativa del Congresso per imporre nuove sanzioni contro Mosca.

     

    Kushner parlerà a porte chiuse, su due punti: l' incontro del 9 giugno 2016 alla Trump Tower, dove una delegazione russa era venuta a offrire informazioni compromettenti su Hillary Clinton, in cambio della disponibilità a ridiscutere le sanzioni; l' appuntamento del dicembre scorso con l' ambasciatore Kislyak, sollevato sabato dall' incarico, che Jared aveva visto insieme all' ex consigliere per la Sicurezza nazionale Flynn, allo scopo di creare un canale diretto di comunicazione con Mosca. Cosa era uscito dall' incontro del 9 giugno? E perché poi il genero e consigliere del presidente Trump voleva parlare con Putin attraverso canali non ufficiali?

    donald trump junior donald trump junior

     

    Sullo sfondo di queste domande, ci sono poi quelle relative alla pista dei soldi. Kushner ha cambiato 39 volte la sua dichiarazione finanziaria dopo l' assunzione alla Casa Bianca, l' ultima la settimana scorsa, quando ha aggiunto 77 beni finora non elencati. Inoltre aveva nascosto prestiti per circa un miliardo di dollari, ricevuti dalla sua compagnia di famiglia. Magari è tutto legale, ma perché tanta reticenza? E a chi deve un miliardo di dollari il genero del presidente?

     

    Paul Manafort Paul Manafort

    L' audizione di Don junior e Manafort sarà altrettanto pericolosa. Il figlio di Trump è stato infatti l' organizzatore dell' incontro del 9 giugno 2016, e ha cambiato più volte la sua versione. Di sicuro sapeva che i russi venivano ad offrire informazioni su Hillary, ed erano interessati a rivedere le sanzioni. Sapeva che avevano legami col governo e i servizi segreti? Hanno davvero lasciato un dossier? C' è stato un quid pro quo? Cosa sapeva Trump?

     

    Manafort dovrà rispondere anche lui a queste domande, ma nel suo caso c' è la pericolosa aggiunta del sospetto di riciclaggio. Secondo i media americani, aveva un debito di circa 17 milioni di dollari verso entità filo russe, per le quali lavorava in Ucraina. Quindi avrebbe ricevuto forti somme in contanti, che aveva usato per comprare proprietà a New York, inclusa una nella Trump Tower.

     

    donald trump paul manafort donald trump paul manafort

    In seguito aveva acceso mutui su queste proprietà, ricevendo in cambio soldi puliti. Una tipica tecnica usata per il riciclaggio, che è sotto la lente anche del procuratore speciale Mueller. Secondo l' ex agente della Cia Robert Baer, questo è il cuore dell' inchiesta sullo stesso Trump: «Il sospetto è che la sua compagnia sia stata usata per il riciclaggio di denaro russo. Ciò spiegherebbe la sua disponibilità verso Mosca e Putin, e il suo timore nei confronti di Mueller».

     

    Sullo sfondo di questi sospetti, il Congresso ha raggiunto un accordo per imporre nuove sanzioni contro la Russia, per punirla dell' interferenza nelle presidenziali. Ieri la nuova portavoce della Casa Bianca Huckabee Sanders ha affermato che il presidente è pronto a firmarle, mentre il nuovo direttore delle comunicazioni Scaramucci, che intanto ha cancellato tutti i suoi tweet imbarazzanti in cui criticava Trump, ha detto invece che la decisione non è ancora presa.

    ROBERT MUELLER JAMES COMEY ROBERT MUELLER JAMES COMEY

     

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