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    IL MATTONE CHE DEMOLISCE IL VATICANO GESTIONE BECCIU - ARRESTATO IL BROKER GIANLUIGI TORZI, CON ACCUSE PESANTISSIME: ESTORSIONE, PECULATO, TRUFFA AGGRAVATA E AUTORICICLAGGIO, REATI PER I QUALI LA LEGGE VATICANA PREVEDE FINO A 12 ANNI DI RECLUSIONE - TUTTA COLPA DI QUEL PALAZZO A LONDRA COMPRATO (VIA MINCIONE) QUANDO IL CARD. BECCIU GESTIVA L'ECONOMIA DELLA SEGRETERIA DI STATO: ''NON CONOSCO TORZI, QUEL PALAZZO LO COMPRAMMO PERCHÉ…''


     
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    Domenico Agasso jr per ''La Stampa''

    GIANLUIGI TORZI GIANLUIGI TORZI

     

    L' inchiesta vaticana sulla compravendita dell' immobile di pregio a Londra è arrivata a una svolta: ieri è stato arrestato il broker Gianluigi Torzi. Le accuse sono pesanti: «Estorsione, peculato, truffa aggravata e autoriciclaggio», reati per i quali la legge vaticana «prevede pene fino a 12 anni di reclusione». Si parla di un enorme scandalo finanziario vaticano che sta per essere scoperchiato e che riguarderebbe truffe e raggiri attorno al «bottino» dei soldi per i poveri raccolti con l' Obolo di San Pietro.

     

    Torzi si era presentato in mattinata con i suoi legali di fiducia per l' interrogatorio, che sarebbe stato molto lungo; dopodiché l' ufficio del Promotore di Giustizia del Tribunale Vaticano ha spiccato nei suoi confronti un mandato di cattura. Il provvedimento, a firma del Pm Gian Piero Milano, e del suo Aggiunto, Alessandro Diddi, «è stato emesso in relazione alle vicende collegate alla compravendita dell' immobile londinese di Sloane Avenue, che hanno coinvolto - riferisce la Santa Sede in una nota - una rete di società in cui erano presenti alcuni Funzionari della Segreteria di Stato». Torzi ora è detenuto «in appositi locali presso la Caserma del Corpo della Gendarmeria».

    RAFFAELE MINCIONE RAFFAELE MINCIONE

     

    La vicenda nasce nel 2013, con l' investimento vaticano di circa 200 milioni di dollari realizzato nei fondi Athena di Raffaele Mincione, tramite capitali detenuti in Svizzera presso il Credit Suisse. Cinque anni dopo, nell' autunno 2018, monsignor Edgar Peña Parra, nuovo sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato, prende la decisione di uscire dal fondo: ecco che l' immobile transita completamente alla Segreteria di Stato. Come?

     

    Attraverso un intermediario, Torzi: il finanziere molisano passerà la mano dopo alcuni mesi chiedendo e incassando come transazione tra i 10 e i 15 milioni di euro. È questo il passaggio dirimente: «Per fare in modo che la Segreteria di Stato acquisisca la piena titolarità del palazzo si è fatto dare quella cifra, totalmente ingiustificata», afferma un prelato.È probabile che elementi a sostegno delle accuse siano arrivati anche dalla Svizzera. L' inchiesta infatti avrebbe subito un' accelerazione dopo che l' Ufficio Federale di Giustizia della Confederazione ha inviato alla Santa Sede, con una nota diplomatica del 30 aprile, una «prima parte» dei documenti richiesti dal Vaticano, che si è rivolto a Berna per avere assistenza.

    GIANLUIGI TORZI GIANLUIGI TORZI

     

    Del broker originario di Termoli si era parlato negli ultimi tempi per il coinvolgimento in diverse strane operazioni, da un annunciato tentativo, da parte sua, di salvataggio della Popolare di Bari all' indagine su una presunta truffa compiuta ai danni del Fatebenefratelli di Roma. Torzi aveva fatto parlare di sé anche per l' acquisto a prezzi di saldo di una villa a Termoli e finita agli onori della cronaca. Nelle Sacre Stanze sono sei gli indagati, dopo le perquisizioni dell' ottobre scorso. Su di loro nel frattempo il Papa ha già preso provvedimenti «individuali» di tipo «amministrativo»: in altre parole, rimozioni e spostamenti d' ufficio.

     

     

    2. VATICANO, CARDINALE BECCIU: "NON CONOSCO TORZI, NON ERO PIÙ IN SEGRETERIA DI STATO"

    AdnKronos

    "Non conosco Torzi, non ero più sostituto quando sono successi i fatti che gli attribuiscono”. Il cardinale Angelo Becciu, già sostituto alla Segreteria di Stato del Vaticano, replica in questi termini all’Adnkronos dopo l’arresto del broker Gianluigi Torzi nell’ambito dell’inchiesta vaticana sulla compravendita dell’immobile londinese a Sloane Avenue.

     

     

    MONSIGNOR ANGELO BECCIU MONSIGNOR ANGELO BECCIU

    Sulla questione, il Segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin parlò di “affare opaco”; di contro Becciu, che è stato sostituto della segreteria di Stato, ha sempre sostenuto che lo ha fatto “soffrire l’accusa che la Segreteria di Stato abbia utilizzato i soldi per i poveri per speculazioni. Lo smentisco. Noi - racconto’ Becciu - abbiamo acceso un mutuo rispettando i fondi. Si è acceso un mutuo perché con le banche ci sembrava una occasione per fare fruttare al meglio i capitali ma l’obolo di San Pietro è rimasto lì e ha aumentato gli interessi".

     

    Quanto all’investimento nel palazzo di Londra oggetto di inchiesta, Becciu, che disse di avere parlato della cosa col Papa, spiegò che "si è investito in un palazzo. Da tempo la Santa Sede investe in palazzi. Era una occasione buona che oggi in tanti ci invidiano con la Brexit perché oggi il valore di quella casa è quasi triplicato. Il Papa deciderà se è da mantenere o da vendere ma non ci sono perdite".

    angelo becciu papa francesco angelo becciu papa francesco stabile di sloane avenue londra stabile di sloane avenue londra

     

    stabile di sloane avenue londra stabile di sloane avenue londra

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