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    IL CAPOLAVORO DEL CONTE “ULIVISTA”: IL M5S NON SOLO HA PERSO LE AMMINISTRATIVE, È STATO IRRILEVANTE! - IL PD AVREBBE VINTO ROMA, TORINO E MILANO ANCHE DA SOLO - TRA I GRILLINI MONTA LA RABBIA CONTRO L’APPIATTIMENTO DI “GIUSEPPI” SUI DEM. E LA RAGGI (SPINTA DA GRILLO) SI PREPARA A FARE LO SCALPO ALL'AVVOCATO DI ALPA - IACOBONI TWEET: "IL MOVIMENTO DI CONTE E' TENUTO IN VITA SOLO DAI TALK SHOW E DA BETTINI"...


     
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    Francesco Malfetano per “il Messaggero”

     

    GIUSEPPE CONTE E ROBERTO GUALTIERI ALLA. MANIFESTAZIONE DELLA CGIL GIUSEPPE CONTE E ROBERTO GUALTIERI ALLA. MANIFESTAZIONE DELLA CGIL

    «E che vuoi difendere? Abbiamo perso su tutta la linea». Le reazioni a caldo di molti parlamentari 5S si assomigliano un po' tutte, a prescindere dall'area di riferimento. Le analisi post-ballottaggio evitano di snocciolare dati e, con buona pace dello scarso «radicamento territoriale» messo nel mirino da Giuseppe Conte dopo la débacle del primo turno e ora difeso dalla sola assessora del Lazio Roberta Lombardi («Lo scopo del nuovo M5S Roma deve essere riportare i romani al voto»), guardano più che altro alle dinamiche nazionali e a quello che resta dell'ancora ipotetica alleanza «strutturale» con il Pd. «Facciamo la fine di LeU» sospira un deputato.

    giuseppe conte giuseppe conte

     

    Del resto il risultato più marcato delle urne è proprio l'evidenza che i dem avrebbero ottenuto la gli stessi risultati anche da soli. Dati alla mano 5S, al primo o al secondo turno, sono stati ininfluenti nelle grandi città (anche negli altri capoluoghi al ballottaggio come Varese, Isernia e Latina).

     

    LUIGI DI MAIO E VIRGINIA RAGGI LUIGI DI MAIO E VIRGINIA RAGGI

    Napoli compresa, dove il 12,8 per cento è appena un quarto del risultato raccolto nel 2018. Prendendo invece la carta geografica si fa fatica a trovarli: i 5S guidano solo 3 capoluoghi di cui il più importante è Campobasso. Inevitabile quindi che il «nella coalizione tutti protagonisti» di Letta non convinca. Né fanno ben presagire i fischi che ieri piazza Sant'Apostoli ha riservato alla Raggi dopo il «grazie» di Gualtieri.

     

    RAGGI GRILLO RAGGI GRILLO

    L'intesa

    I ruoli nell'intesa, non possono più essere quelli pattuiti mesi fa. I 5S lo sanno e per il timore che il nuovo corso di Conte finisca con l'annientarli, ora tremano. Ma tramano anche. Le urne avranno sì strappato ai grillini le amministrazioni di città importanti ma gli hanno restituito due personaggi ora ingombranti. Le ormai ex sindache che guidarono la carica nel 2016, sono alla ricerca di un ruolo.

     

    beppe grillo con roberto fico e virginia raggi beppe grillo con roberto fico e virginia raggi

    E non basterà affibbiargli una carica di garanzia, perché i 5 anni di «lotta», le ha aiutate a costruirsi l'immagine di dure e pure. Se però la Appendino si prenderà del tempo da neo-mamma, con il beneplacito di Beppe Grillo Raggi da qualche giorno ha promesso battaglia: «A livello nazionale mi sembra ci sia (l'intesa Pd-M5s ndr).

     

    CHIARA APPENDINO GIUSEPPE CONTE VALENTINA SGANGA CHIARA APPENDINO GIUSEPPE CONTE VALENTINA SGANGA

    Io mi siederò all'opposizione, senza sconti, collaborando invece dove ci sono possibilità di aperture». Un occhiolino a quel mai col Pd della prima ora. Certo oltre che con l'avvocato bisognerà fare i conti con i governativi Di Maio e Fico, mediatori per eccellenza e sempre con l'asso nella manica per riprendersi il partito. Ma tanto per il Quirinale quanto per il voto del 2023 c'è tempo.

     

    enrico letta roberto gualtieri nicola zingaretti enrico letta roberto gualtieri nicola zingaretti

    E tempo pensa di averne anche Conte che, non a caso, mentre riorganizza il Movimento, temporeggia. Tentato dall'opportunità di concorrere al seggio ora lasciato da Gualtieri a Roma (ma consapevole che presterebbe il fianco a chi gli contesta la sudditanza al Pd), temporeggia.

     

    E temporeggia anche nel commentare i risultati di ieri, affidandosi poi a un post tardivo sui social, tra i mugugni degli eletti che nel pomeriggio sostengono «siamo gli unici a non avere una linea». Alle 19, arriva il riferimento al «drammatico astensionismo», all'«immediata riorganizzazione», all'essere all'«opposizione a Roma, Torino e Trieste», ai «comuni in cui abbiamo confermato l'elezione dei sindaci uscenti» e quelli in cui «abbiamo contribuito alla vittoria».

     

    MEME SULLA VITTORIA DI GUALTIERI MEME SULLA VITTORIA DI GUALTIERI

    Riferimenti alla sconfitta? Zero. Eppure le urne sono state poco generose anche in quasi tutti i piccoli centri dove speravano di rifarsi. Spazzati via in Emilia-Romagna (perdono a Cattolica e non guidano alcun comune), strapazzati nel Lazio (non solo perdono il IV Municipio a Roma ma anche a Marino il sindaco uscente Colizza cede il posto al centrodestra) riescono a farsi riconfermare solo a Castelfidardo (Ancona), Ginosa (Taranto), Noicattaro (Bari) e Pinerolo (Torino). Un po' poco per un nuovo corso.

    conte appendino conte appendino giuseppe conte virginia raggi 8 giuseppe conte virginia raggi 8 roberto gualtieri dopo la vittoria roberto gualtieri dopo la vittoria CHIARA APPENDINO GIUSEPPE CONTE CHIARA APPENDINO GIUSEPPE CONTE chiara appendino giuseppe conte chiara appendino giuseppe conte giuseppe conte giuseppe conte beppe grillo virginia raggi beppe grillo virginia raggi

     

    virginia raggi luigi di maio virginia raggi luigi di maio CARLA RUOCCO ALESSANDRO DI BATTISTSA VIRGINIA RAGGI LUIGI DI MAIO CARLA RUOCCO ALESSANDRO DI BATTISTSA VIRGINIA RAGGI LUIGI DI MAIO virginia raggi giuseppe conte virginia raggi giuseppe conte

     

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