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    IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - SE NE VA ALESSANDRA PANARO, 79 ANNI, FIDANZATINA D’ITALIA NEGLI ANNI DEI “POVERI MA BELLI” E DELLE “BELLE MA POVERE” - AVEVA SMESSO COL CINEMA ALLA FINE DEGLI ANNI ’60, DOPO AVER SPOSATO NEL 1966 IL RICCO FINANZIERE SVIZZERO JEAN PIERRE SEBAT E ESSERSI RITIRATA A GINEVRA CON LUI, PER OCCUPARSI D’ALTA MODA


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    alessandra panaro alessandra panaro

    Se ne va Alessandra Panaro, 79 anni, fidanzatina d’Italia negli anni dei Poveri ma belli e delle Belle ma povere, graziosa sedicenne con le treccine a fianco dei superfusti Maurizio Arena e Renato Salvatori e della bellissime Marisa Allasio e Lorella De Luca. Valletta di Mario Riva ne Il Musichiere, ma soprattutto protagonista di tante commedie negli anni ’50 e nei primissimi ’60, come I ragazzi dei Parioli, Lazzarella, a fianco di un giovanissimo Terence Hill, poi attrice di avventurosi, peplum, western Praticamente, però, aveva smesso col cinema alla fine degli anni ’60, dopo aver sposato nel 1966 il ricco finanziere svizzero Jean Pierre Sebat e essersi ritirata a Ginevra con lui, per occuparsi d’alta moda, anche se l’avevamo rivista ne La madama nel 1976, dove esordiva da protagonista un giovane Christian De Sica, ma fu davvero un gesto di amicizia per il regista, Duccio Tessari, e per sua moglie Lorella De Luca.

     

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     Anche se allora si scrisse sui giornali di un suo vero ritorno al cinema, tra un progetto per Lina Wertmuller, Carmela, e uno per Luca Ronconi al suo esordio cinematografico, film che non vennero mai girati, fu solo un gesto di amicizia. E la Panaro tornò a Ginevra, anche se proprio pochi mesi fa l’abbiamo ritrovata come moglie di Philippe Leroy in La notte è piccola per noi di Gianfranco Lazotti.

     

    Adorabile, per nulla svampita, sembrava in piena forma, anche se il film, probabilmente è stato girato due o tre anni fa. Prima del successo con la serie di film diretti da Dino Risi, cioè Poveri ma belli, Belle ma povere, Poveri milionari, Alessandra Panaro, nata a Roma nel 1939, aveva esordito poco più che ragazzina tra avventurosi, come Il barcaiolo di Amalfi, 1954, di Mino Roli, qualche film di Totò, Destinazione Piovarolo, Totò, Peppino e le fanatiche, e un bel po’ di commedie giovanili, come Gli innamorati di Mauro Bolognini con la coppia Antonella Lualdi e Franco Interlenghi.

     

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    Ma sarà Dino Risi a aprirle le porte del cinema con Poveri ma belli, dove avrà il ruolo di Anna Maria. La ritroveremo quindi in Cerasella di Raffello Matarazzo, dove sarà protagonista Claudia Mori, Lazzarella di Carlo Ludovico Bragaglia, dove sarà finalmente protagonista, in Mariti a congresso di Luigi Filippo D’Amico con Walter Chiari, Amore e chiacchiere di Alessandro Blasetti.

     

    In Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, avrà un ruolo minore, la fidanzata di Ciro, mentre la stagione dei peplum e degli avventurosi a colori la vedrà protagonista di polpettoni divertenti come Le baccanti e Ercole contro Moloch di Giorgio Ferroni, Sandok, il Maciste della giungla di Umberto Lenzi, Il boia di Venezia di Luigi Capuano. Avrà a suo fianco dei fusti del tempo come Lex Barker, Gordon Scott, ma anche il giovane Sean Flynn, il figlio di Erroll, che ebbe una breve carriera italiana prima di scomparire misteriosamente in Cambogia come reporter di guerra.

     

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    La Panaro finirà anche nei primi spaghetti western di coproduzione, Una carabina per Shut e I violenti di Rio Bravo di Robert Siodmak, il meno ambizioso 30 winchester per El Diablo di Gianfranco Baldanello, dove prende il nome di Topsy Collins. L’ultimo film degli anni ’60 prima del ritiro è il curioso La notte dell’addio di Renato Borraccetti con Iva Zanicchi. La ritroveremo poi in La Madama dieci anni dopo e in questo buffo, strampalato La notte è piccola per noi.

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