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    MUTANDE (REALI) PAZZE – DAGLI STATI UNITI ARRIVANO ACCUSE DI SESSO CON UNA QUINDICENNE PER IL PRINCIPE ANDREA – BUCKINGAM PALACE SMENTISCE SECCAMENTE: “OGNI INDISCREZIONE DI INDECENZA CON MINORI È CATEGORICAMENTE FALSA”


     
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    Fabio Cavalera per “Il Corriere della Sera

     

    Miss Roberts SCANDALO Miss Roberts SCANDALO

    Andrea, la pecora nera dei Windsor, sta mandando di traverso alla famiglia reale gli ultimi scampoli di feste natalizie. Anche se la storia che lo coinvolge ha tutta l’aria di una solenne trama di ricatti nonché di bufale rilanciate da una parte all’altra dell’oceano, il fatto che una donna negli Stati Uniti lo accusi di avere ripetutamente abusato sessualmente di lei a Londra, ai Caraibi e a New York quando era diciassettenne e, tanto per mettere il dito nella piaga, che il principe sia stato partecipe di orge con prostitute, ha mandato in tilt le linee telefoniche di Buckingham Palace. E ha costretto i sempre discreti portavoce della Regina a uscirsene con un dichiarazione (cosa rarissima, visto che in genere preferiscono rispondere con un lapidario «non commentiamo») per giurare ai sudditi che ogni «indiscrezione di indecenza con minori è categoricamente falsa».

     

    L’ex marito di Sarah Ferguson, quinto nella linea ereditaria della corona, non ha un curriculum immacolato. Scandali e scandaletti sono ricorrenti, gli sono pure costati la carica di rappresentante speciale nel mondo per il commercio e gli investimenti britannici: ad esempio la vendita gonfiata della villa di Ascot con 12 stanze da letto a un tycoon del Kazakistan, 15 milioni di sterline anziché 12 (tre milioni intascati in nero?).

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    Ci sono poi i capitoli delle piccanti relazioni con porno star (invitate persino a Palazzo, ultima la «modella» croata Monika Jakasic). Per non parlare dei vizietti e delle stravaganze, tipo giocare a golf nei giardini di Buckingham Palace e ordinare alle guardie di raccogliergli le palline. Per finire: le amicizie con trafficanti d’armi di mezzo mondo. Tutte faccende che hanno indotto la mamma Elisabetta a tenerlo il più lontano possibile dai riflettori.

     

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    Il caso che ora plana dagli Stati Uniti sui Windsor (da prendere con un milione di punti interrogativi ma pur sempre imbarazzante) è la coda di una vicenda che si trascina da almeno cinque o sei anni. Il duca di York, secondo figlio maschio di Elisabetta, è molto amico (o lo era, «un mio errore del passato» ha più volte ripetuto Andrea) di un ricchissimo banchiere d’investimenti americano, Jeffrey Epstein, che fra le tante sue attività si segnalava per «regalare» incontri con prostitute alla sue rete di contatti esclusivi. Attività che gli è già costata 18 mesi di carcere e una serie infinita di processi.

     

    Dagli atti di un procedimento che si celebra in Florida e che la rivista Politico Magazine ha pubblicato, saltano fuori i particolari che riguarderebbero Andrea. Nel 2011 qualcosa era stato spifferato a Vanity Fair (edizione americana) che ne aveva costruito un mirabile articolo per raccontare i guai del principe. Adesso la faccenda ritorna con i virgolettati di due donne, indicate negli atti come «Jane Doe 3» e «Jane Doe 4», le quali puntano l’indice contro il banchiere Jeffrey Epstein.

    Jeffrey-Epstein Jeffrey-Epstein

     

    Ma è il capitolo di «Jane Doe 3» che, stando a quei documenti, si rovescia sui Windsor. La donna, oggi trentenne, riferisce che quando aveva 15 anni fu costretta da Epstein a diventare «una schiava del sesso», che pur avendo tentato più volte di fuggire non vi riuscì mai, che Epstein la costringeva a «rendersi sessualmente disponibile con persone potenti del mondo finanziario e politico» in modo da ricattarle, che una di tali persone era il duca di Kent e con lui fu obbligata a incontri di letto «in tre luoghi: un appartamento di Londra, uno di New York, e in un’isola privata delle Virgin Islands americane (in un’orgia con numerose minorenni)».

    Che si tratti di verità incontestabile è davvero arduo sostenerlo. Anzi. Che sotto o a fianco o sopra ci sia un gioco di vendette è probabile. Che a Buckingham Palace la notizia abbia creato non poco imbarazzo lo rivela l’inusuale prontezza delle repliche affidate ai maghi della comunicazione reale. E che Andrea, la pecora nera, rovini la Befana dei Windsor è fuori di dubbio

     

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