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    ULTIME DAL FRONTE - IL SUCCESSO RUSSO NEL LUGANSK SI DEVE AL MAGGIOR COORDINAMENTO DELL’ESERCITO DI PUTIN - GLI UCRAINI RISPONDONO CON L’USO DEGLI HIMARS, I LANCIARAZZI FORNITI DA BIDEN, CHE PERMETTONO DI COLPIRE I DEPOSITI DI MUNIZIONI E DI CARBURANTE CHE FINO A IERI I RUSSI AVEVANO POSIZIONATO CON COMODO NELLE RETROVIE PERCHÉ CREDEVANO CHE COSÌ SAREBBERO STATI AL SICURO - INTERE REGIONI PRIMA INACCESSIBILI ORA SONO SOTTO TIRO - GLI HIMARS GUIDATI DAL SATELLITE (OGNI RAZZO COSTA 155 MILA DOLLARI) RIESCONO A COLPIRE CON UN MARGINE DI ERRORE DI SOLI 9 METRI…


     
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    GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIA GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIA

    1 - I SOLDATI NON LITIGANO PIÙ E L'AVANZATA RUSSA ACCELERA MAR NERO, 30 RAZZI NUCLEARI

    Estratto dell’articolo di Marco Ventura per “il Messaggero”

     

    La chiave del successo russo nel Lugansk? Si chiama coordinamento. All'inizio della guerra i russi non riuscivano a coordinarsi, le forze a nord verso Kyev erano scollegate da quelle al centro e nel sud. C'erano pure contrasti tra i gruppi sul campo, secondo l'intelligence. E i risultati si sono visti: la rinuncia alla presa della capitale, molte perdite di uomini e mezzi, e limitati progressi sul terreno. Tutto il contrario di quanto successo negli ultimi giorni. […]

     

    GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIA GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIA

    […] adesso «la Russia ha probabilmente raggiunto un ragionevole ed effettivo coordinamento tra almeno due raggruppamenti di forze, quello centrale comandato dal generale Alexandr Lapin e quello meridionale a quanto pare sotto il controllo del neo-nominato generale Sergei Surovkin». […] La campagna vittoriosa dei russi […] prova che la strategia di Mosca è ormai quella di «radere al suolo città e villaggi con un impiego massiccio dell'artiglieria». […]

     

    2 - MA ORA KIEV SPERA NEGLI HIMARS "SONO L'ARMA DELLA LIBERAZIONE"

    Estratto dell’articolo di Daniele Raineri per “la Repubblica”

     

    lanciarazzi himars lanciarazzi himars

    […] Il bombardamento di Melitopol per ora è il culmine della guerra degli Himars, i lanciarazzi moderni che l'Amministrazione Biden per mesi ha rifiutato di consegnare agli ucraini, fino a quando a maggio ha cambiato idea davanti alla sproporzione di forze fra russi e ucraini nella battaglia del Donbass.

     

    A giugno una sessantina di soldati ucraini sono andati in Europa per essere addestrati in meno di un mese, «tutti molto giovani - dice una fonte militare ucraina a Repubblica - anche diciottenni perché i giovani assorbono meglio la conoscenza. […]». Sulla spalla i giovani specialisti portano il simbolo del crotalo che non si fa calpestare - " Don't tread on me ", che per coincidenza è lo stesso che si vede nelle manifestazioni trumpiane negli Stati Uniti.

    GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIA RUSSA GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIA RUSSA

     

    Gli Himars americani hanno le due qualità che gli ucraini desideravano. La prima è la distanza di tiro: possono colpire i depositi di munizioni e di carburante che fino a ieri i russi avevano posizionato con comodo nelle retrovie perché credevano che così sarebbero stati al sicuro. È come se la mappa della guerra fosse cambiata di colpo, non c'è più salvezza nella profondità.

     

    Intere regioni prima inaccessibili ora sono sotto tiro. Persino la ferrovia che da Nord scende verso il Donbass nell'Est del Paese, che è la linea di rifornimento preferita dai russi, ora è esposta. La seconda è la precisione, che però costa 155mila dollari a razzo: «Colpisce con uno scarto di nove metri […] quindi in pratica fa sempre centro. […] Con la precisione degli Himars guidati dal satellite cambia tutto. I russi invece usano lanciarazzi costruiti al tempo dell'Unione Sovietica che hanno un margine di errore di centocinquanta metri, tanto se ne fregano».

    lanciarazzi himars lanciarazzi himars

     

    I lanciarazzi americani sono arrivati in Ucraina il 23 giugno e da allora ogni giorno ci sono decine di segnalazioni al giorno di esplosioni e bombardamenti in basi russe che in quattro mesi non erano mai state toccate dalla guerra. Gli ucraini per ora hanno scelto di colpire soprattutto i depositi di munizioni dell'artiglieria russa, secondo un ragionamento ovvio: meno munizioni hanno i russi, meno bombardano. Per ora hanno soltanto quattro Himars, ma danno l'illusione di essere ubiqui perché continuano a spostarsi lungo il fronte e colpiscono nello stesso giorno a centinaia di chilometri di distanza. […] Entro la fine del mese da quattro potrebbero diventare venti, perché ne arriveranno da Regno Unito, Germania e Norvegia. «Ce ne vorrebbero trecento, anche per il futuro, così la Russia se ne starebbe lontana».

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