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    SE TANTO MI DÀ TARANTO - LA PROCURA DI MILANO HA APERTO UN’INCHIESTA SULLA RESCISSIONE DEL CONTRATTO DA PARTE DI ARCELORMITTAL SUL CASO EX ILVA – ARRIVATO ANCHE IL RICORSO DEI COMMISSARI STRAORDINARI CHE CHIEDE ALL’AZIENDA DI RISPETTARE GLI ACCORDI – LA MULTINAZIONALE SE NE STRAFOTTE E HA COMUNICATO IL PIANO PER CHIUDERE BARACCA: LA RETROCESSIONE DEI RAMI D’AZIENDA SARÀ COMPLETATA ENTRO IL 4 DICEMBRE


     
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    conte ilva conte ilva

    Da www.repubblica.it

     

    Arriva la controffensiva del governo ad ArcelorMIttal sul caso Ex Ilva. E' stato depositato a Milano il ricorso d'urgenza dei commissari straordinari con cui si chiede all'azienda di rispettare gli accordi presi in precedenza, visto che non sussisterebbero le condizione per chiedere il recesso dal contratto d'affitto.

     

    La procura di Milano apre un'inchiesta

    di maio ilva di maio ilva

    Intanto la procura di Milano ha aperto un'inchiesta: il procuratore Francesco Greco ha spiegato in una nota che si tratta di un fascicolo a modello 45, senza indagati né ipotesi di reato, affidato al procuratore aggiunto Maurizio Romanelli: l'obiettivo è vederci chiaro nella rescissione del contratto visto il "preminente interesse pubblico in campo". E' stata per questo data delega al nucleo di polizia economico-finanziaria della Gdf "per gli accertamenti preliminari".

    LUIGI DI MAIO STEFANO PATUANELLI LUIGI DI MAIO STEFANO PATUANELLI

    Rep

     

    Patuanelli attacca: "Azienda vieta ispezioni ai commissari"

    È ancora alta tensione tra governo e ArcelorMittal. "Oggi l'azienda ha vietato le ispezioni ai commissari. Credo sia un fatto gravissimo, che dovrà avere una risposta adeguata", ha attaccato il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli a poche ore dall'atteso faccia a faccia al ministero tra i sindacati e la multinazionale dell'acciaio che si è aggiudicata l'Ilva dall'amministrazione straordinaria.

    MICHELE EMILIANO ILVA MICHELE EMILIANO ILVA

     

    La lettera dell'azienda: "Entro il 4 dicembre completata la retrocessione"

    Una aggiudicazione rispetto alla quale ArcelorMittal, giusto un anno dopo, ha fatto marcia indietro. Formalmente lamentando il venir meno della tutela legale per l'esecuzione del piano ambientale, anche se è emerso chiaramente come sia grande il problema industriale nel mezzo della crisi dell'acciaio.

     

    giuseppe conte contratto ilva giuseppe conte contratto ilva

    I tempi dell'addio - emerge oggi - potrebbero essere ancora più serrati di quanto lasciato intendere ieri, quando l'azienda ha comunicato il piano per lo spegnimento degli impianti. In una lettera ArcelorMittal ha spiegato che la retrocessione dei rami d'azienda sarà completata entro il 4 dicembre prossimo. Nella missiva, inviata, tra gli altri al ministero dell'Interno, Ambiente, Regione Puglia e Prefettura e Comune di Taranto, si comunica che "saranno avviate le attività finalizzate all'ordinate e graduale sospensione dell'esercizio dello stabilimento siderurgico di Taranto operate con modalità atte a preservare la integrità degli impianti in pendenza della retrocessione dei rami d'azienda".

    marco bentivogli marco bentivogli

     

    ilva taranto 9 ilva taranto 9

    Parole che il segretario della Fim-Cisl, Marco Bentivogli, riassume così: "ArcelorMittal conferma che esaurito il percorso previsto dall'art.47 il 3 dicembre, dal giorno successivo, quindi il quattro del mese, non sarà lei a proseguire il piano di spegnimento e spetterà all'amministrazione straordinaria". Lo stesso piano - comunicato oggi al Governo e alla prefettura di Taranto - prevede la "sospensione" dell'esercizio dello stabilimento di Taranto e delle centrali elettriche. Operazione però che stando a quanto riferito da Bentivogli, per quanto calendarizzata da ArcelorMittal, potrebbe non essere messa in atto dalla stessa azienda ma dall'amministrazione straordinaria.

    ALTOFORNO CREMATORIO - LA CRISI DELL'ILVA BY MANNELLI ALTOFORNO CREMATORIO - LA CRISI DELL'ILVA BY MANNELLI

     

    Landini: "Confindustria non difenda chi ignora i patti"

    Poco prima dell'incontro è arrivato anche l'attacco del segretario della Cgil, Maurizio Landini, a Confindustria. "Dall'Ilva alla Whirlpool passando per la Jabil di Marcianise, c'è un problema di rispetto degli accordi sottoscritti con Governo e parti sociali dai grandi gruppi, che puntualmente li violano. Far rispettare i patti significa garantire l'affidabilità tra le parti, altrimenti torniamo indietro. Mi rivolgo a Confindustria: non può difendere aziende, specie sue associate, che non rispettano gli accordi", ha detto Landini.

     

     

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    Sempre oggi a Taranto le tre aziende dell'indotto-appalto siderurgico che hanno chiesto l'apertura della procedura di cassa integrazione per mancanza di lavoro da parte del siderurgico, incontrano i sindacati per avviare la discussione.

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