Marco Bresolin per "la Stampa"
DAVID SASSOLI ABBRACCIA MANFRED WEBER
Mancano due mesi al giro di boa della legislatura europea e al Parlamento UE sono iniziate le grandi manovre per il rinnovo delle principali cariche. A partire dalla presidenza dell'Eurocamera, ruolo oggi ricoperto da David Sassoli.
La spaccatura nella maggioranza che sostiene Ursula von der Leyen è netta: i popolari rivendicano quel ruolo in virtù dell'accordo siglato all'inizio della legislatura che prevedeva l'alternanza e sono determinati a presentare il loro candidato entro la fine del mese (la maltese Roberta Metsola è favorita sull'olandese Esther De Lange e sullo spagnolo Esteban Gonzalez Pons).
GIUSEPPE CONTE DAVID SASSOLI
I socialisti invece intendono riconfermare Sassoli e hanno avviato un lavoro su due fronti: da un lato cercano il sostegno di verdi e liberali, dall'altro si apprestano ad aprire le loro porte a nuove delegazioni per contare di più. Ma proprio ora che c'è il via libera di massima all'ingresso degli eurodeputati del M5S nel gruppo S&D, è il Movimento a frenare.
Fonti del M5S dicono che l'iter ufficiale per la richiesta di adesione non è mai iniziato. Ma la trattativa politica va avanti da oltre un anno e ha subìto una forte accelerata durante il secondo governo guidato Conte. Poi, con la nascita del governo Draghi, la pratica si è un po' arenata, ma ora è ripresa con forza in vista dell'appuntamento di metà legislatura.
MARIO DRAGHI DAVID SASSOLI
Enrico Letta ha fatto sapere a Giuseppe Conte che c'è il via libera del Pd all'operazione (che comunque non comporterebbe l'ingresso del Movimento nel Partito socialista europeo). Per gli otto eurodeputati rimasti nel M5S (a inizio legislatura erano 14) si tratterebbe della fine dell'isolamento, visto che nel gruppo dei non iscritti non hanno diritto a un budget per lo staff e soprattutto hanno margini di manovra limitati. Ma certamente dovrebbero rinunciare alla vicepresidenza dell'Aula, incarico oggi ricoperto da Fabio Massimo Castaldo, e non è affatto scontato che le altre delegazioni del gruppo S&D siano disposte a cedere ai nuovi arrivati una presidenza di commissione. Il timore di Conte è che la perdita di quella posizione possa essere utilizzata come argomento da chi a Roma si oppone al matrimonio con il Pd.
letta conte
Gli otto voti pentastellati potrebbero rivelarsi determinanti nel caso in cui Ppe e socialisti non trovassero l'accordo sulla presidenza, scenario che Sassoli vuole evitare. «Il nostro presidente ha svolto egregiamente quel ruolo, mettendo il Parlamento al centro della scena Ue - spiega Brando Benifei, capodelegazione del Pd -. E alla luce del risultato elettorale in Germania, è impensabile che il Pse sia escluso da tutte le principali cariche di vertice dell'Ue».
letta conte
Ma per il Ppe «i patti di inizio legislatura erano chiari». Per i liberali, che rischiano di diventare l'ago della bilancia, «l'accordo era sulla persona di Weber, dunque tutto è possibile». Oggi e domani Matteo Renzi sarà a Bruxelles per una serie di incontri durante i quali si parlerà anche dell'eventuale sostegno del gruppo Renew - di cui fa parte Italia Viva - alla ricandidatura di Sassoli. «Mentre i grillini provano a entrare nei Socialisti seguendo il Pd - ha detto l'ex premier -, noi rinforziamo la casa dei riformisti contro gli opposti populismi».
DAVID SASSOLI MARIO DRAGHI DAVID SASSOLI