1. EMA:SALA,GENTILONI MI HA DETTO CHE OGGI PARTE RICORSO
sala e la compagna chiara bazoli
(ANSA) - Su Ema "ho chiamato Gentiloni e gli ho detto: è il momento di essere aggressivi, facciamolo, proviamoci, fino in fondo, e da quello che mi ha detto, e senz’altro sarà così, oggi parte il ricorso". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervenendo a Rtl 102.5 per commentare l'allarme lanciato dal direttore dell'agenzia europea del farmaco, Guido Rasi, sulla sede proposta da Amsterdam, e la possibilità dell'Italia di tornare a chiedere la sede di Ema a Milano.
"Non penso ci vorranno tempi molto lunghi - ha proseguito il sindaco di Milano -. Siamo sinceri, le possibilità" di una riassegnazione della sede a Milano non sono altissime, ma dobbiamo provarci". Secondo Sala, se dovessero riassegnare Ema a Milano "lo dovrebbero fare in tempi brevi perché noi dobbiamo preparare il Pirellone. È una questione tecnica. Ma è anche una questione politica, chiamo la politica italiana al massimo impegno per Milano e per il nostro Paese". "Gentiloni - ha concluso il sindaco - ha capito la situazione che rischia di diventare ridicola. Prima c'è questo sorteggio, poi gli olandesi che non sono pronti. Non è una bella pagina nemmeno per l'Europa"
ALFANO GENTILONI
2. L'ITALIA PROVA A TORNARE IN PARTITA PER LA SEDE DELL' AGENZIA DEL FARMACO
Fabio Poletti per ‘La Stampa’
Rigiocare la partita sull' Ema, l' agenzia europea per il farmaco. Dopo che Amsterdam, sede designata anche se per sorteggio in sede europea, sembra non essere all' altezza, il governo italiano punta a valutare se ci sono margini per un ricorso. «Intraprenderemo ogni iniziativa presso la Commissione europea e le istituzioni comunitarie competenti», fanno sapere da Palazzo Chigi. In ballo ci sono 3000 posti di lavoro e investimenti per 1 miliardo e 800 milioni. Milano, sede designata dall' Italia, se l' era giocata fino allo spareggio finale perso poi per sorteggio. Oltre a competenze specifiche il capoluogo lombardo poteva vantare anche una sede praticamente pronta, il Pirellone dove ha sede il consiglio regionale destinato ad essere trasferito a Palazzo Lombardia.
AGENZIA FARMACO
La capitale olandese invece è in gravissimo ritardo. Tanto che il direttore dell' Ema Guido Rasi, in una conferenza stampa ieri mattina all' Aja ha messo in fila tutte le criticità: «Il palazzo non è ancora pronto. La soluzione transitoria proposta dagli olandesi non è ottimale perchè rispetto a Londra si dimezza lo spazio. Questo aggiunge strati di complessità al trasferimento e allungherà i tempi per tornare a funzionare regolarmente». Il pressing da parte dei parlamentari europei italiani contro Amsterdam va avanti da tempo. Elisabetta Gardini di Forza Italia e Patrizia Toia del Pd hanno presentato un' interpellanza congiunta a Bruxelles.
Giovanni La Via di Forza Italia, relatore per il Parlamento europeo sulla proposta della sede Ema, ne fa una questione procedurale: «Toccava al Parlamento europeo pronunciarsi».
Nell' improbabile caso che ad Amsterdam venisse tolta l' assegnazione si dovrebbero rifare le procedure e non ci sarebbe alcun automatismo per far arrivare a Milano la sede del farmaco destinata a lasciare Londra dopo che la Gran Bretagna si è espressa per la Brexit.
beatrice lorenzin (4)
La partita è delicata. In Italia ci sono le elezioni. L' Italia, al momento l' unico Paese che contesta l' incapacità di Amsterdam, deve fare lobbying trascinando anche altre nazioni europee. Le diplomazie sono al lavoro. La politica fa pressing. A partire dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin che via Twitter chiede di fare squadra: «Milano era pronta e operativa. Sarebbe stato meglio decidere su elementi tecnici senza affidarsi alla sorte. Dobbiamo porre la questione in Commissione europea». Il governatore della Lombardia Roberto Maroni invoca lo scatto di reni: «Se Amsterdam non è pronta Ue porti sede a Pirellone». Lo stesso fa la presidente della Camera Laura Boldrini.
Mentre il sindaco di Milano Giuseppe Sala assicura che la città è già pronta ad ospitare l' Ema: «Noi siamo in grado di rispettare la tempistica. Sono in contatto con il presidente Paolo Gentiloni per valutare tutte le iniziative».