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    GIALLO CAPITALE - L’89ENNE AMINA DE AMICIS, SCOMPARSA UNA SETTIMANA FA, E’ STATA TROVATA MORTA IN UN PARCO, NELLA PERIFERIA EST DI ROMA - ERA SEMINUDA, VOLTO DETURPATO: GLI INVESTIGATORI HANNO TROVATO LE CALZE DELLA DONNA E LE SCARPE ACCANTO AL CADAVERE MA NON CI SONO SEGNI DI VIOLENZA VISIBILI - LA FIGLIA: “QUALCOSA NON TORNA, IL POSTO È AL CENTRO DI UN PRATO, DIFFICILE DA ARRIVARCI PER TUTTI. E IO C'ERO PASSATA LÀ A CERCARLA…”


     
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    Marco De Risi e Raffaella Troili per “il Messaggero”

     

    AMINA DE AMICIS AMINA DE AMICIS

    Ancora non sa i particolari, del volto deturpato, dai rovi e dal tempo che è passato. Deve parlare con il medico legale e i carabinieri hanno avuto la delicatezza di non farle vedere sua mamma. Ma di una cosa è certa, Laura Antinoro, la figlia di Amina De Amicis, l'89enne scomparsa venerdì scorso e trovata ieri mattina in un terreno di fronte a un centro commerciale, in via don Primo Mazzolari, a Roma.

     

    «Ci siamo passati tutti, io per prima, abbiamo setacciato quell'area dietro casa, i cani, i droni, i carabinieri, la protezione civile, encomiabili, senza sosta. E mamma non c'era. Anche perché camminava a fatica, non si sarebbe spinta in mezzo all'erba alta, per finire dentro una buca».

     

    LA RICERCA

    Una morte misteriosa che solo l'autopsia potrà chiarirne le cause. L'anziana è stata trovata alla periferia Est, in un campo che costeggia via Don Primo Mazzolari. I famigliari si erano rivolti a Chi l'ha visto proprio per segnalarne la scomparsa. Sono stati i carabinieri a fare la macabra scoperta grazie all'impiego dei cani molecolari. L'anziana era stata inquadrata da alcune telecamere, un giorno dopo la sua scomparsa, vicino un'edicola di via della Riserva Nuova.

     

    IL CAMPO DOVE E STATA RITROVATA AMINA DE AMICIS IL CAMPO DOVE E STATA RITROVATA AMINA DE AMICIS

    Gli investigatori hanno trovato le calze della donna e le scarpe accanto al cadavere. Il medico legale non avrebbe trovato segni di violenza visibili. Tuttavia, il ritrovamento delle calze e delle scarpe accanto al cadavere desta preoccupazione fra gli investigatori che, almeno per ora, non escludono nessuna pista anche se la morte naturale sembrerebbe essere la più plausibile. I carabinieri stanno ascoltando i famigliari ed anche dei testimoni oculari.

     

    LE IPOTESI

    Prende intanto corpo così per la famiglia l'ipotesi che la donna sia stata portata lì successivamente, anche perché era solita chiedere passaggi. «Non riesco a capire come può stare lì, in quello slargo con l'erba alta dove non si sarebbe mai addentrata, un posto infido, pieno di buche, facevano fatica anche i carabinieri a camminare.

     

    L'ho cercata dappertutto, stamattina mi sono fermata per caso, avevo il frigo vuoto ero andata a fare la spesa, stavano ancora cercando senza sosta. A un certo punto gli uomini della Protezione civile hanno alzato la mano verso il comandante, avevano trovato qualcosa... Ma non mi hanno fatto avvicinare, non me la vogliono far vedere, dicono che è da parecchi giorni che è deceduta, mi hanno dato solo la borsa e il borsellino, dicono che stava in una buca». Ma ripete: «Qualcosa non torna, il posto ripeto è strano: al centro di un prato, difficile da arrivarci per tutti. Io però c'ero passata là».

     

    IL CAMPO DOVE E STATA RITROVATA AMINA DE AMICIS IL CAMPO DOVE E STATA RITROVATA AMINA DE AMICIS

    Amici e parenti non sono per nulla certi che sia davvero morta lì: «L'hanno portata qui stanotte, noi fino all'ultimo l'abbiamo cercata e qui passano continuamente i residenti che portano a passeggio i cani. Possibile che nessuno ha visto niente?».

     

    E la figlia: «Quanto l'ho cercata, mi sono uccisa, non mi dò pace». Più tardi scoprirà che il corpo era in posizione supina, all'interno di una buca e in stato di parziale decomposizione (è stata riconosciuta grazie ai documenti che aveva nel portafogli all'interno della borsa dove erano anche i soldi).

     

    Gli investigatori propendono per una morte accidentale, forse dopo una caduta. Ma resta il fatto che la stessa Protezione civile che dopo sei giorni l'ha trovata, non l'aveva vista domenica e lunedì scorso quando, sempre insieme ai carabinieri, erano passati nello stesso terreno per una battuta.

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