FILIPPO TURETTA, IL PROCESSO IN AUTUNNO. «L'OMICIDIO DI GIULIA CECCHETTIN FU PREMEDITATO»
Estratto dell’articolo di Gianluca Amadori per www.ilmessaggero.it
giulia cecchettin filippo turetta
La procura di Venezia si appresta a chiudere le indagini a carico di Filippo Turetta, lo studente ventiduenne di Torreglia, in provincia di Padova, accusato di aver ucciso l’ex fidanzata, Giulia Cecchettin, nel novembre dello scorso anno. E, quasi certamente, lo farà contestando al giovane l’aggravante della premeditazione.
[…] Il pm che coordina le indagini, Andrea Petroni, si trincera da mesi dietro il più profondo riserbo e, dopo la convalida dell’arresto di Filippo e l’interrogatorio da lui reso lo scorso dicembre, nel carcere veronese di Montorio, nulla è più trapelato in merito allo sviluppo delle indagini.
Una scelta precisa quella degli inquirenti, per cercare di attenuare il grande clamore mediatico suscitato dalla vicenda, e poter operare con la maggiore tranquillità possibile, in attesa che i riflettori si puntino nuovamente sul caso in occasione del processo.
filippo turetta
All’inizio dell’anno il magistrato ha affidato agli esperti del Ris di Parma l’analisi delle tracce di sangue e dei numerosi oggetti sequestrati, tra cui l’automobile con cui Turetta ha trasportato Giulia, in un viaggio della disperazione durato una settimana, che lo ha portato in Germania, dopo essersi liberato del corpo della ventiduenne di Vigonovo, gettato in fondo a un dirupo, nelle montagne tra Barcis e Piancavallo, in provincia di Pordenone.
L’esito degli accertamenti tecnici è grande importanza: in particolare di quelli eseguiti sul contenuto dello smartphone e del pc di Filippo, che potrebbe risultare determinante per dimostrare la premeditazione, aggravante che impedirà alla difesa del giovane di accedere al rito abbreviato, con il rischio di una condanna al massimo della pena: l’ergastolo.
filippo turetta giulia cecchettin
È difficile che, sulla base della dinamica dell’episodio e degli elementi raccolti durante le indagini, la procura scelga di intraprendere una strada diversa da quella della premeditazione. Fin dall’inizio, le azioni dello studente padovano hanno influito nella ricostruzione dell’omicidio: per quale motivo, ad esempio, Filippo aveva portato con sè un coltello? E perché aveva del nastro adesivo, poi utilizzato per immobilizzare la ragazza?
Affinché si configuri l’aggravante della premeditazione, la giurisprudenza è consolidata nel ritenere che il progetto criminoso deve essere ispirato «da una particolare intensità del dolo, che si traduce in una fredda e perdurante determinazione a commettere il reato senza ripensamenti e senza soluzione di continuità».
Dunque un piano architettato poche ore prima, anche se preciso e definito, potrebbe non essere sufficiente. Ecco perché gli appunti rinvenuti nel Pc di Turetta, e i messaggi conservati nel suo smartphone potrebbero risultare decisivi.
LA RICOSTRUZIONE DELL OMICIDIO DI GIULIA CECCHETTIN
Spetterà al dibattimento, celebrato di fronte a due giudici togati e alla giuria popolare, stabilire se effettivamente Filippo avesse pianificato l’uccisione di Giulia, oppure se la situazione gli sia sfuggita di mano nel momento in cui ha deciso di dare attuazione al piano che aveva in mente. La difesa dell’imputato, rappresentata dal professor Giovanni Caruso, potrebbe chiedere la perizia psichiatrica. […]
FILIPPO TURETTA "NON ESISTE, ECCO LA PROVA": SI SCATENA IL DELIRIO DEI COMPLOTTISTI
giulia cecchettin
Che fine ha fatto Filippo Turetta? È quello che si chiedono decine di complottisti sui gruppi Telegram e Whatsapp dedicati alle teorie sui cosiddetti "poteri forti" che manipolano i media e l'informazione. Una delle ipotesi più accreditate fra questo manipolo di esaltati è che l'omicidio di Giulia Cecchettin per mano del fidanzato Filippo Turetta sia tutta una montatura.
Secondo la teoria, lanciata già poco dopo il delitto e che nel corso dei mesi ha preso sempre più piede, il fidanzato della giovane sarebbe stato creato con l'intelligenza artificiale, il padre di Giulia sarebbe un attore e, ovviamente, l'omicidio non sarebbe mai avvenuto. Le accuse non sono solo contro la famiglia Cecchettin, ma anche contro quella Turetta colpevole di aver prestato il fianco a una storia completamente inventata.
la macchina di filippo turetta
"Ma Filippo Turetta esiste davvero? E se esiste, come mai non se ne parla più?", scrivono sui social. E, secondo loro, ora che l'attenzione verso il giovane rinchiuso nel carcere di Verona si sta abbassando, "qualcuno sta iniziando a preoccuparsi di come uscirne. Per evitare guai si organizzerà un finto suicidio e tutti si dimenticheranno di questa storia". Questa, e tante altre follie complottiste, si trovano anche su X. Basta digitare l'hastag #Turettanonesiste.
LA FUGA DI FILIPPO TURETTA la ricostruzione dell aggressione di filippo turetta a giulia cecchettin