Federica Macagnone per www.ilmessaggero.it
Che la 37enne Shannon Moser, sposata e madre di quattro figli, fosse una professoressa di scienze abbastanza disinvolta lo si era capito da tempo: non solo aveva un rapporto molto confidenziale con i suoi studenti, ma si faceva anche chiamare da loro "Kim Kardashian".
SHANNON MOSER
Che poi, però, fosse ossessionata dall'idea di portarsi a letto due suoi alunni 14enni, non lo poteva immaginare nessuno. Un'ossessione tale da spingerla ad avviare con loro un rapporto torrido vissuto clandestinamente su Snapchat, dove lei pubblicava per loro le proprie foto in atteggiamenti porno, arrivando addirittura a postare un video che la ritraeva mentre faceva sesso con il marito. Shannon mise gli occhi su quei due nel 2016 appena arrivata alla Liberty Middle School di West Fargo, nel North Dakota, e subito avviò uno scambio di foto proibite.
Un'escalation erotica che in questi due anni ha trasformato quel rapporto virtuale in un coinvolgimento fisico con uno dei due studenti, che ora ha 16 anni. I genitori del ragazzo, che addirittura avevano accolto la prof come una di famiglia, non sospettavano minimamente che la loro nuova amica fosse una predatrice sessuale che andava a letto con il figlio. Nel suo delirio di onnipotenza, divisa com'era tra marito e figli e la sua doppia vita a luci rosse, Shannon si convinse che nessuno l'avrebbe mai scoperta: fu in quel momento, quando abbandonò ogni prudenza, che scattò la sua condanna.
SHANNON MOSER
Ai primi di giugno, per far crollare il suo castello di carte, è bastata una segnalazione anonima alla polizia relativa a una donna matura che stava facendo sesso in auto con un minorenne nel Rendezvous Park della città. Shannon aveva portato lì il "suo ragazzo" dicendogli che nessuno li avrebbe scoperti: non è stato così, e il 12 luglio è stata costretta a rassegnare le dimissioni dalla scuola dopo essere stata incriminata per aver fatto sesso con un minorenne e aver distribuito materiale pornografico ai due ragazzi.
Il giorno prima, interrogata dalla polizia, aveva inizialmente tentato di negare, ma poi, davanti all'evidenza delle accuse, era stata costretta a capitolare. Nel suo cellulare, sequestrato dagli investigatori, sono stati trovati tra l'altro gli indirizzi url di video porno raffiguranti ragazzi giovanissimi che facevano sesso con donne mature: un'ossessione, la sua, che l'ha rovinata. Solo quando è stata messa con le spalle al muro si è resa conto dell'enorme differenza tra fantasie erotiche e realtà: ma ormai era troppo tardi.