1.BIMBA MORTA,IN OSPEDALE TRENTO CON 2 BIMBI CON MALARIA
zanzara anofele
(ANSA) - La bimba morta di malaria in ospedale a Brescia era stata prima in ospedale a Portogruaro, poi a Trento, per un esordio di diabete infantile. A spiegarlo è il direttore generale dell'Apss (Azienda provinciale dei servizi sanitari del Trentino), Paolo Bordon, che ricostruisce le tappe della vicenda clinica della piccola e spiega che in uno dei giorni del ricovero a Trento della bimba erano presenti, "in un'altra stanza, due bambini con la malaria, che sono guariti".
zanzara anofele portatrice di malaria
"In ospedale abbiamo messo delle apposite trappole ieri pomeriggio, che verranno rimosse oggi pomeriggio, mentre tutti i bambini ricoverati sono stati trasferiti ed è in corso la disinfestazione di tutto il reparto" aggiunge Bordon. "Resta il fatto - sottolinea il direttore generale - che la piccola poi morta e i due malati di malaria erano in stanze diverse, le cure sono state effettuate tutte con materiale monouso e non ci sono state trasfusioni. La malaria non è trasmissibile da uomo a uomo e nessun altro paziente ha avuto dei sintomi riconducibili alla malaria".
lorenzin
"La bimba - spiega - aveva il diabete, che nulla aveva a che fare con la malaria. Il periodo di latenza potrebbe fare pensare che l'avesse contratta prima, poi, certo, la presenza di due bambini malati qui fa insospettire. Il punto è che dovrebbe esserci stata qualche zanzara anofele, magari in dei bagagli. I nostri veterinari, interpellati, dicono che un'altra zanzara, nostrana, non può farsi vettore, anche se ha punto malati".
2.LORENZIN,FORSE MALARIA CONTRATTA IN OSPEDALE TRENTO
aree a rischio malaria
(ANSA) - "Dalle prime indicazioni che abbiamo avuto pare che la bambina potrebbe aver contratto la malaria in ospedale, a Trento, il motivo per il quale sarebbe un caso molto grave. Abbiamo mandato immediatamente degli esperti sia per quanto riguarda la malattia sia per la trasmissione da parte delle zanzare". Così la ministra della Salute Beatrice Lorenzin rispondendo ai giornalisti sul caso della bimba morta di malaria a Brescia durante un sopralluogo all'ospedale di La Maddalena.
3.LORENZIN, IN CORSO ACCERTAMENTI, INVITO A CAUTELA
zanzara anofele portatrice di malaria
(ANSA) - "Dobbiamo accertare se c'è stato un contagio di sangue o se invece la malaria può essere stata contratta in altro modo'', spiega il ministro della Salute Beatrice Lorenzin rispondendo ai giornalisti sul caso della bimba morta di malaria a Brescia durante un sopralluogo all'ospedale di La Maddalena. Lorenzin ha aggiunto che ''prima di esprimere qualsiasi tipo di valutazione dobbiamo capire esattamente cosa è accaduto. Ed è il motivo per il quale invito tutti alla cautela nelle dichiarazioni, che ho già letto in alcune agenzie: prima di pronunciarsi, appena morta una bambina di quattro anni, cerchiamo di capire cosa è capitato".
4.MALARIA: IPPOLITO(SPALLANZANI), CASI AUTOCTONI RARISSIMI
(ANSA) - "La malaria rimane una delle infezioni più gravi per i viaggiatori in paesi tropicali e per i rarissimi casi autoctoni in paesi sviluppati". È il commento di Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'ospedale Spallanzani di Roma, al caso della bimba morta a Brescia. "Ciò - continua Ippolito - anche a causa della mancanza di linee guida armonizzate, di una grande varietà di regimi di trattamento utilizzati e la mancanza in Europa di un farmaco registrato, più efficace del chinino, somministrabile endovena con la conseguente difficile reperibilità di esso".
Per migliorare il livello di gestione della malaria grave e complicata il giorno 25 e 26 settembre 2017 si svolgerà a Roma presso l'Istituto Nazionale per Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani la prima riunione di un programma di ricerca dal Ministero della Salute. Nei prossimi 3 anni parteciperanno al programma 11 centri di malattie infettive italiani ospedalieri e universitari.
il ministro beatrice lorenzin
"Verranno registrati i casi di malaria grave ricoverati nei centri - spiega Ippolito - il tipo di trattamento utilizzato, l'andamento clinico e il risultato finale in termini di sopravvivenza, complicanze ed eventuale ricovero in terapia intensiva. Verranno inoltre registrati eventuali eventi avversi e monitorati con tecniche innovative, anche in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità, parametri immunologici e parassitologici per individuare fattori associati o meno a un migliore andamento clinico della malaria e monitorare i livelli di resistenza a farmaci antimalarici".