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    GANNA, CHE "CUCCIOLONE" – LA BICI D’ORO, LA COMPAGNA CARLOTTA, LA PASSIONE PER LA NUTELLA (“MA ORA SONO A STECCHETTO”): I SEGRETI DELL’UOMO CHE CORRE PIU’ VELOCE DEL TEMPO E LE SUE PAROLE AL “PROCESSO ALLA TAPPA” - IL DIRETTORE DELLA CORSA MAURO VEGNI: “GANNA? BELLO CRESCIUTO COME CUCCIOLONE. IL MALTEMPO? RISCHI CE NE SONO. MA ABBIAMO UN PIANO B, PIU’ CHE LA NEVE PREOCCUPANO LE TEMPERATURE…” - IL CT CASSANI E LA MANCANZA DI CORRIDORI ITALIANI PER LE CORSE A TAPPE - IL VIDEO DELLA CADUTA DI MIGUEL ANGEL LOPEZ


     
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    Dal profilo facebook di Davide Cassani, ct dell’Italbici

     

    Il ciclismo italiano è in grande crisi e Filippo Ganna arriva da Marte.

    Mai nessun italiano era mai riuscito a vincere un campionato del mondo a cronometro ed erano anni che un italiano non vinceva la crono iniziale al Giro (Savoldelli 2006). E Matteo Sobrero, 23 anni al primo anno da professionista, oggi ha chiuso al settimo posto.

     

    So benissimo che problemi ce ne sono e che il nostro movimento mostra lacune ma la mancanza di corridori da corse a tappe è la logica conseguenza di anni in cui il nostro ciclismo dilettantistico non aveva più corse di livello. Fino a diversi anni fa in Italia c’erano tante corse a tappe, anno dopo anno sparite. Avevamo la fortuna di avere ottime squadre ma essendo dilettantistiche non partecipavano a corse di livello.

     

    In pratica abbiamo perso una generazione di corridori (un certo tipo di corridori) ma il ritorno del Giro giovani, l’attività ad ampio raggio della nazionale (pista compresa) e l’arrivo delle squadre continental, credo che possa permettere, ai giovani di oggi, di essere poi competitivi nei prossimi anni. E parlo di uomini da corse a tappe.

     

    GANNA E VEGNI AL PROCESSO ALLA TAPPA

    Francesco Persili per Dagospia

     

    ganna ganna

    “La maglia rosa? Tanta roba, al mio primo Giro. E pensare che fino a qualche anno fa lo guardavo in tv…”. Filippo Ganna al settimo cielo al “Processo alla tappa” dopo aver dominato la cronometro da Monreale a Palermo: “Sono partito forte. Il vento era intenso ma sono riuscito a sconfiggerlo". La sua bici d’oro, che costa quasi come una macchina, lo ha aiutato a completare la prova contro il tempo a quasi 59 chilometri orari di media. “Era dura guidarla ma sono rimasto calmo e ho portato il mezzo fino al traguardo”.

     

    Dalla maglia iridata alla maglia rosa, l’uomo della cronometro ha vinto da favorito consacrandosi nell'Olimpo della specialità e si alza ancora sui pedali: “C’è ancora molto da migliorare. Non è semplice alle volte farmi ragionare. Devo ringraziare la mia famiglia e la mia fidanzata Carlotta”. La passione per la Nutella? Sono a stecchetto, spero di potermi rifare nei prossimi giorni”.

     

    ganna e carlotta ganna e carlotta

    Più che Top Ganna, un “cucciolone”. “Beh, bello cresciuto come cucciolone”, scherza il direttore della corsa Mauro Vegni che si gode lo scirocco di Sicilia e assicura sulla presenza di un piano B in caso di maltempo: “Rischi ce ne sono. Non abbiamo scelto noi di correre in ottobre ma non siamo negativi, abbiamo un piano in caso di maltempo per abbassare l’altitudine delle tappe”. Più che la neve preoccupano le temperature. “Se prendi un giorno d’acqua a ottobre in montagna il freddo percepito è diverso da quello di maggio e questo può condizionare la gara. Per ora mi godo questa giornata. Peccato solo per la caduta di Miguel Angel Lopez, mi dà un fastidio…”

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

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