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    IL DRAGONE NEL PALLONE - LA CINA VUOLE OTTENERE I MONDIALI DEL 2030, ATTRAVERSO I MILIARDI DI “WANDA GROUP”, MAIN SPONSOR DELLA FIFA E PROPRIETARIA DELLA “INFRONT SPORTS & MEDIA”, IL COLOSSO CHE GESTISCE I DIRITTI TV DEL CALCIO


     
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    gervinho va in cina gervinho va in cina

    Luca Pisapia per “il Fatto quotidiano”

     

    L' eterno ritorno sta per compiersi. Il gioco del pallone nasce infatti in Cina oltre tremila anni fa, si chiamava Cuju (palla spinta col piede), e oggi che è stato reinventato dagli inglesi nel Diciannovesimo secolo, diventando lo sport più diffuso del pianeta, è pronto a tornare a casa.

     

    XI JIMPING XI JIMPING

    I dati dell' ultimo calciomercato invernale sono impressionanti. La Chinese Super League ha speso 337 milioni di euro, più dei giganti della Premier League (254) e della Serie A (72). E quello che colpisce è che la China League One, la seconda divisione, con 57 milioni ha speso più della Bundesliga (53) e della Liga (36). In Cina tra gennaio e febbraio sono arrivati Texeira, Jackson Martinez, Ramires e Gervinho.

     

    WANDA GROUP WANDA GROUP

    Non certo fuoriclasse, Ibrahimovic pare abbia rifiutato un contratto da 75 milioni l'anno per trasferirsi nella Repubblica Popolare Cinese, ma senza dubbio un grande passo in avanti rispetto a quando la Chinese Super League strapagava i vari Conca e Anelka. Ma il grande balzo in avanti, per riprendere una formula maoista, il calcio cinese lo sta facendo dal punto di vista degli investimenti economici globali.

     

    Se l' imprenditore Wang Jianlin ha investito 50 milioni di euro in un progetto triennale di sviluppo dei settori giovanili federali del Paese, il fondo Fosun ha rilevato una quota di Gestifute, società di intermediazione fondata dal potentissimo procuratore Jorge Mendes, e altri fondi cinesi quote di minoranza di Atletico Madrid e Manchester City.

    WANG JIANLIN WANG JIANLIN

     

    Ma il vero colpo con cui la Cina ha messo le mani sul calcio è stato messo a segno lo scorso anno, quando il Dalian Wanda Group, di cui è presidente il Wang Jianlin di cui sopra, ha acquistato dal fondo statunitense Bridgepoint per oltre un miliardo di euro Infront Sports & Media: il colosso che gestisce i diritti tv del calcio. E delle cui ramificazioni attraverso Infront Italy, advisor della Lega che tiene in ostaggio il calcio italiano attraverso i vari Galliani e Lotito, abbiamo scritto diverse volte.

     

    tim cahill in cina tim cahill in cina

    Ma il problema, come gli affari, è appunto globale. E così, quando pochi giorni fa Wanda ha chiuso un accordo come main sponsor della "nuova" Fifa di Gianni Infantino fino ai Mondiali del 2030, si è capito che qualcosa non tornava. Infront nasce infatti dalle ceneri di ISL , la compagnia svizzera fallita nel 2002 che secondo le carte delle inchieste la Fifa utilizzava per fare transitare tangenti e fondi neri legati ai diritti tv.

     

    stephane mbia sbarca in cina stephane mbia sbarca in cina

    E se a capo di Infront c'era Philippe Blatter, oggi il nipotino prediletto del caudillo Sepp Blatter ha mantenuto la sua posizione all' interno di Wanda Sports, che della Fifa continua a essere anche rappresentate esclusivo nella gestione dei diritti tv: il 43% del fatturato della multinazionale che controlla il pallone. Main sponsor fino al 2030 dicevamo, quando si giocheranno i Mondiali del centenario e con tutta probabilità l'eterno ritorno sarà compiuto.

     

    jackson martinez sbarca in cina jackson martinez sbarca in cina

    Succede infatti che dopo le Olimpiadi estive di Pechino 2008 e invernali di Pechino 2022, alla Cina manchi solo il Mondiale per completare la sua collezione di grandi eventi sportivi. E siccome quello del 2026 non potrà essere assegnato all'Asia, che già organizza Qatar 2022, ecco che si punta al 2030. Con buona pace di Uruguay e Argentina, organizzatore, vincitore e finalista del primo Mondiale del 1930, che avevano l'ingenua e romantica idea di organizzare insieme il torneo.

     

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    D'altronde le Olimpiadi del centenario del 1996 finirono ad Atalanta che aveva la Coca Cola, non ad Atene che le aveva inventate. E così il gioco del pallone del 2030 finirà a chi, attraverso Wanda, oggi lo possiede. Ma, almeno in questo caso, potrà anche dire di averlo inventato.

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