Gli altri campioni di Roma ci sono invece tutti. Da Borg a Nadal, compresi De Morpurgo e Pietrangeli. Una colpevole e, per alcuni, voluta dimenticanza che sui social network non è certo passata inosservata. Sono inviperiti e sconcertati, infatti, i commenti sull’ennesima indelicatezza nei confronti dell’Adriano nazionale, capace in quel indimenticabile 1976 di alzare al cielo l’ambito trofeo romano, oltre a quello del Roland Garros e alla Coppa Davis conquistata in Cile.

UNA CADUTA DI STILE

Vecchie ruggini e battaglie legali passate che sembrano di nuovo venute a galla, vista questa pesante caduta di stile. Che soprattutto i romani non hanno proprio mandato giù. Sul web si legge di tutto: un comportamento definito «vergognoso ed incredibile» da appassionati e non, con altri che, ironicamente invece, si augurano sia solo uno scherzo. Ma, purtroppo, non è così.

LA REPLICA DELLA FEDERAZIONE

Nel pomeriggio di venerdì è poi arrivata la presa di posizione di Federtennis, che ha negato ogni intento discriminatorio nei confronti di Panatta nella campagna pubblicitaria in questione. «Si è solamente deciso di dividere la storia degli Internazionali in decenni e per gli anni ’70 è stato scelto Borg, uno tra i più forti giocatori di sempre. Tutto qui», fanno sapere dalla Fit. Nel frattempo ha voluto commentare quanto accaduto anche Claudio Panatta, che, dopo aver postato sulla sua pagina Facebook una foto del fratello maggiore, ha aggiunto in calce queste parole.«C’è sempre stato e ci sarà sempre qualcuno che cercherà di offuscare l’immagine di questo bel ragazzo col ciuffo e con un tennis inimitabile. Ma c’è solo un dato di fatto: è stato e sarà sempre il numero 1 del tennis italiano...».