GIORGIA MELONI ENRICO LETTA
Supermedia YouTrend/Agi dei sondaggi: centrodestra a +18,3 sul centrosinistra
FdI e PD guidano la nostra media dei sondaggi con rispettivamente il 24,1% e il 22,3%. Seguono Lega (13,2%) e M5S (11,8%).
La Supermedia YouTrend/Agi è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto. La ponderazione odierna, che include sondaggi realizzati dal 18 al 31 agosto, è stata effettuata il giorno 1° settembre sulla base della consistenza campionaria, della data di realizzazione e del metodo di raccolta dei dati. I sondaggi considerati sono stati realizzati dagli istituti Demopolis (data di pubblicazione: 24 agosto), EMG (31 agosto), Euromedia (31 agosto), Ipsos (1° settembre), Noto (19, 24 e 31 agosto), Piepoli (25 agosto), Quorum (29 agosto), SWG (29 agosto) e Tecnè (25 agosto).
La nota metodologica dettagliata di ciascun sondaggio considerato è disponibile sul sito ufficiale www.sondaggipoliticoelettorali.it.
SONDAGGIO GHISLERI: FDI CRESCE ANCORA, CALANO PD E LEGA, M5S TERZO PARTITO
GIORGIA MELONI ENRICO LETTA 2
ILARIO LOMBARDO per la Stampa
Ultimo giorno di sondaggi. Da domani i partiti saranno nudi. Per due settimane, fino al voto del 25 settembre, non sarà possibile pubblicare le rilevazioni. Per due settimane i numeri dei partiti resteranno congelati in questa fotografia finale degli istituti demoscopici. Euromedia Research per Porta Porta conferma Fratelli d’Italia come primo partito, al 24,7, tre punti sopra il Pd al 21,8. Il partito guidato da Enrico Letta conferma il trend negativo segnalato anche da altri sondaggisti ed è la forza politica che perde di più in una settimana: dal 30 agosto al 7 settembre 1,7% degli elettori lo ha abbandonato nelle intenzioni di voto. A favore di chi? Qualcosa potrebbe aver rosicchiato il M5S che secondo l’istituto guidato da Alessandra Ghisleri sale dello 0,7, in maniera speculare e opposta alla Lega che invece scende di 0,7. Stesso identico aumento percentuale, 0,7, per Verdi-Sinistra italiana, alleata in coalizione con il Pd: a dimostrazione che i dem potrebbero subire un’erosione nell’elettorato più a sinistra. Il Movimento di Giuseppe Conte continua la sua ascesa ed è al 13%, al terzo posto, sopra Matteo Salvini fermo all’11,8. Segue il tandem Azione-Italia Viva al 7,8%, confermando lo scenario di un sorpasso su Forza Italia: una sfida nella sfida per la competizione nel campo del cosiddetto voto moderato.
letta meloni
Calcolato sulle coalizioni, le intenzioni di voto premiano il centrodestra al 45,3%, che stacca e di tanto il centrosinistra al 28,3%. Sembrerebbero quindi esserci poche speranze di una rimonta. La scelta di separarsi dal M5S, compiuta da Letta all’indomani della caduta del governo Draghi, non premia la strategia del voto utile su cui contavano i dem per marginalizzare Conte e Carlo Calenda.
A quattordici giorni dal voto è molto interessante soffermarsi sul dato degli indecisi, elettori che potrebbero scegliere all’ultimo su chi mettere la propria crocetta. Sono ancora il 35%, secondo Ghisleri. Sono più donne (64,3%), nella fascia di età 25-44 anni (42,9%) e sono localizzati soprattutto nelle aree del Nord-Ovest (26,8%) e del Nord-Est (25,7%). Per i partiti alle prese con gli ultimi giorni di campagna elettorale è molto significativa la composizione per provenienza politica: tolta l’area del non voto, che è il 39,1% di quel 35%, gli indecisi sono soprattutto tra gli elettori del M5S, 20,4% (ed è abbastanza ovvio perché è il partito che nel 2018 trionfò con il 32%). Segue la Lega al 14,1% e il Pd 12,8%. È un bacino di possibili voti da recuperare che potrebbero fare comodo ai leader e su cui Conte, a detta di tutti i sondaggisti, ha lavorato molto. È la sua scommessa per avvicinarsi agli ex alleati del Pd: riportare alle urne chi era rimasto deluso in generale dai partiti, compreso il Movimento, ripresentandosi come forza contro lo status quo, nonostante i quasi cinque anni di governo ininterrotto con tutte le forze politiche tranne Fdi e Sinistra italiana. A questo proposito, Euromedia Research segnala un ultimo dato: alla domanda rivolta agli indecisi “Lei è interessato ai fatti della politica?”, ben il 41,4 per cento (siamo a quasi uno su due degli intervistati) risponde “No, mi ha stancato”. Una risposta che dovrebbe inquietare i capi dei partiti.
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