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Biagio Chiariello per "www.fanpage.it"
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Un uomo di 24 anni è stato ucciso dopo che la sigaretta elettronica che stava utilizzando gli è esplosa in faccia e ha reciso un'arteria principale. William Brown, di Fort Worth in Texas, stava usando il dispositivo nella sua auto fuori dal negozio Smoke & Vape DZ a North Fort Worth il 27 gennaio, pochi istanti dopo averlo acquistato, secondo quanto riferito da sua nonna.
Una scheggia avrebbero penetrato l’arteria carotide sinistra nel collo, finendo per bloccare il flusso di sangue al cervello. Brown, elettricista, sarebbe riuscito ad uscire dal veicolo nel tentativo di cercare aiuto, prima di crollare esanime sul marciapiede. Portato d’urgenza al John Peter Smith Hospital, è stato dichiarato morto due giorni dopo.
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Il medico legale della contea di Tarrant ha spiegato che la causa del decesso è dovuta alla “al trauma della penetrazione il derivata dall'esplosione del vaporizzatore della ecig". Sua nonna Alice Brown ha spiegato che il nipote non era un fumatore abituale e aveva comprato quel dispositivo perché gli era stato detto che avrebbe potuto aiutare in qualche modo a placare i suoi problemi di asma.
La donna ha detto che gli investigatori le avrebbero confermato che è stata la batteria a causare l'esplosione. "Fa male davvero, tanto. Non potrò più festeggiare il suo compleanno. È uno spreco delle cose che avrebbe potuto realizzare” ha detto Alice a Fort Worth Star-Telegram.
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"Sembra tutto così irreale. Stava andando in giro a fare le sue cose e ora se ne è andato. Aveva solo 24 anni..” dice ancora. Un membro del personale dello Smoke & Vape DZ ha detto che Brown non ha acquistato il dispositivo in quel negozio, secondo Dallas News.
"Le sigarette elettroniche commercializzate in Italia, così come i liquidi, sono prodotti estremamente sicuri, sottoposti ai più attenti test di sicurezza e conformità del prodotto. Prima di essere immesse sul mercato infatti sono sottoposte e devono superare test di conformità elettrica e compatibilità elettromagnetica ed ottenere il marchio CE".
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Così ANAFE, l'Associazione Nazionale Produttori Fumo Elettronico aderente a Confindustria, con riferimento alla notizia della tragedia avvenuta in Texas. "Quanto accaduto è un caso isolato, sul quale tuttavia è bene fare piena luce a tutela anzitutto dei consumatori”. “Con ogni probabilità si è trattato di un prodotto non a norma la cui commercializzazione non è consentita in Italia.
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Le sigarette elettroniche oltre ad essere prodotti estremamente sicuri sono – così come sottolineato da gran parte della comunità scientifica, a cominciare dalle autorità sanitarie della Gran Bretagna – del 95% meno rischiose per la salute rispetto alle sigarette tradizionali".