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    LE VITTIME COLLATERALI DEL COVID - LA STORIA DI INES FRASSINETTI, DECEDUTA A 14 ANNI MENTRE ASPETTAVA UN TRAPIANTO DI CUORE E DI POLMONI - LA PANDEMIA HA RALLENTATO TUTTE LE OPERAZIONI E, A FINE 2020, IL CALO DEI TRAPIANTI SARÀ DEL 7-10% - LA SUA STORIA E’ QUELLA DI MOLTI BAMBINI: CE NE SONO 222 IN LISTA DI ATTESA…


     
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    Da https://www.huffingtonpost.it

     

    La pandemia non ha impedito i trapianti d’organo nei bambini ma è atteso un calo alla fine del 2020. Secondo il Centro nazionale trapianti nei primi sei mesi dell’anno 60 piccoli hanno ricevuto un trapianto, 222 invece sono quelli in lista d’attesa. Le proiezioni stimano che alla fine dell’anno il calo sarà del 7-10%. La Stampa oggi racconta la storia di Ines Frassinetti, una bimba che soffriva della sindrome di Vacterl e che purtroppo è morta il 29 ottobre al Bambino Gesù.

     

    INES FRASSINETTI INES FRASSINETTI

    Aspetto un cuore nuovo, «come una regina aspetta il suo re». È dedicata al dono del trapianto una canzone scritta da Ines Frassinetti, 14 anni, marchigiana, di Massignano (Ascoli Piceno) una ragazza per la quale purtroppo un cuore e dei polmoni nuovi non sono arrivati in tempo. Ines è deceduta all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma lo scorso 29 ottobre. Ma il suo ricordo è vivo tra chi l’ha conosciuta in ospedale e non solo: tutti la ricordano per la voglia di vivere, il sorriso e l’altruismo. La sua canzone sull’importanza del dono ha fatto registrare 225mila visualizzazioni, aumentate da quando è venuta a mancare.

     

    “La sua voglia di vivere era immensa, non si fermava mai. Durante i tanti ricoveri in ospedale passavano da lei perché si alzava col sorriso e faceva ciò che doveva col sorriso” ricorda all’Ansa la mamma, Juliette Romeo, che sottolinea la sua dedizione per la scuola, il fatto di aver trasformato la sua stanza di ospedale in un laboratorio in cui faceva tante attività, tra cui dipingere. “Dicevano entrando nella sua stanza che c’era sempre il sole- prosegue la mamma - da gennaio 2020 era nella struttura del Gianicolo a Roma e poi non so se è stato il Covid, ci hanno detto che i trapianti erano diminuiti per questo problema”

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