DAGONOTA
giuseppe conte mario monti
Tutti parlano, tutti scrivono, ma la vera crisi non si consumerà oggi. E Matteo Renzi sa che il tempo è dalla sua. La domanda nei palazzi del potere è: che farà Giuseppi dopo il voto? Il rimpasto è il minimo sindacale, d’altronde ai Volenterosi transfughi bisognerà pur dare qualcosa. E anche nel Pd sono settimane che qualcuno scalpita per entrare nel governo (vedi Orlando e Delrio).
A quel punto lo schiavo di Casalino e Travaglio che farà? Se sul tavolo finiranno più di due o tre ministeri (cosa certa) sarà costretto a dimettersi. Gli stessi responsabili/volenterosi vogliono il Conte ter per racimolare qualcosa in più e il Pd non nasconde a nessuno di pensarla allo stesso modo.
ANDREA ORLANDO
Sarà in quel momento che si apriranno le danze e che Renzi rientrerà in partita per chiedere la testa di Giuseppi. Se invece il premier per caos continuerà a fare melina per farsi mettere le ganasce dal Pd, il gioco durerà al massimo un’altra settimana. Alla prima occasione le commissioni imploderanno, l’aula diventerà una giungla e Draghi o chi per lui, finalmente, inizierà a scaldarsi a bordo campo...
giuseppe conte graziano delrio nicola zingaretti