serena williams
P. Ro. per “la Repubblica”
Il forfait più clamoroso è arrivato a pochi minuti dal riscaldamento, con Serena Williams che annunciava il suo ritiro dal torneo per un problema al muscolo pettorale. Non s’era mai ritirata da un torneo dello Slam. «Ho un problema al muscolo pettorale destro » . Peccato che dovesse affrontare Maria Sharapova, la rivale tanto odiata, nei fatti perfino più che nelle parole. «Sono delusa, tanto. Perché mi piace giocare contro Maria. Davvero».
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Serena Williams è apparsa sincera, ma a molti i dubbi sono rimasti. Dopo averla vista in azione nel doppio di domenica, perso insieme alla sorella Venus, lo stato di forma dell’ex regina del tennis femminile sembrava ancora in progress. Le vittorie in singolare sono dovute alla sua grande volontà e a gesti tecnici come il servizio e il dritto. Ma contro l’australiana Barty è andata spesso in difficoltà nel reggere il palleggio. Coach Mouratoglou, che non è certo uno sciocco, ha spiegato preventivamente a quale tipo di match andava incontro trovando Sharapova, e che forse non c’erano certe condizioni di base per reggere l’urto.
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« Non riesco a servire la battuta come voglio, e il mio staff sa benissimo che se non sono almeno al 60% delle condizioni non scendo in campo » ha replicato l’americana, interpretando perfettamente quale malizia ci fosse dietro le domande in conferenza stampa. Ha fatto spallucce, un gesto per dire che ognuno può pensare quel che vuole, ma resta il fatto che fisicamente la russa fosse in condizioni migliori e che il rischio di una sconfitta, anche statisticamente dura, molto alto. «Voi non capite: io sono qui che vedo le immagini del mio tablet con la mia bimba che gioca a casa, in America, mentre io sono qui a parlare di queste cose. Per me è dura, ma è il sacrificio che mi sono imposta».
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Altro che Sharapova, dunque. La quale, raccontano, abbia sogghignato alla notizia e, con molta diplomazia e professionalità, abbia preferito incassare il passaggio del turno senza aggiungere ulteriore benzina al rapporto con il clan Williams, preferendo andare ad allenarsi in vista del quarto di finale contro Garbiñe Muguruza. D’altronde le avevano spiegato come, da un punto di vista mediatico, stavolta avesse vinto lei senza sforzo alcuno: è stato sufficiente tirar fuori qualche ricordo dal passato per ottenere il massimo risultato e riaprire vecchie ferite, togliendosi soddisfazioni inaspettate. L’O. K. Corral del Roland Garros è andato via così, vedremo Wimbledon quale menu proporrà.
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