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    “LE SCUOLE POSSONO RIAPRIRE” – IL TAR DELLA LOMBARDIA ACCOGLIE IL RICORSO DEL COMITATO “A SCUOLA” CONTRO L’ORDINANZA DELLA REGIONE, CHE AVEVA PREVISTO LA DAD AL 100% PER LE SUPERIORI. SECONDO I GIUDICI AMMINISTRATIVI LA GIUNTA FONTANA AVREBBE “ESORBITATO DALLE PROPRIE COMPETENZE”. QUINDI I RAGAZZI TORNERANNO IN CLASSE (NON DA DOMANI, È TROPPO TARDI), FINCHÉ IL CORONAVIRUS NON COSTRINGERÀ DI NUOVO A RICHIUDERE TUTTO…


     
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    (ANSA) - MILANO, 13 GEN - "Il Tar accoglie la nostra richiesta, respinge l'ordinanza, le scuole possono riaprire": così un portavoce del comitato 'A scuola!' annuncia che il Tar lombardo ha accolto il loro ricorso contro l'Ordinanza lombarda dell'8 gennaio che aveva disposto la Dad al 100% per tutte le scuole secondarie fino al 25 gennaio. "Le scuole possono riaprire, ovviamente non già domani perché è troppo tardi - spiega il portavoce del comitato - per organizzarsi".

     

    Il Comitato "A scuola!" aveva depositato l'11 gennaio, due giorni fa, il ricorso al Tar per la sospensione dell'ordinanza emessa dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana l'8 gennaio.

    ATTILIO FONTANA ATTILIO FONTANA

     

    Secondo il ricorso "con il decreto regionale Fontana avrebbe esorbitato dalle proprie competenze violando l'art. 4 del decreto legge n. 1 del 5 gennaio 2021 (norma di rango primario), che prevedeva la progressiva ripresa dell'attività scolastica in presenza per gli alunni delle secondarie di secondo grado".

     

     Inoltre, si legge nel ricorso, "l'ordinanza non è sufficientemente motivata: afferma per esempio di voler evitare assembramenti quando nelle zone arancioni, condizione in cui attualmente si trova la Lombardia, sono aperti i negozi e c'è libertà di circolazione, ovviamente anche per i ragazzi.

    come ripartono le scuole nell era del coronavirus 4 come ripartono le scuole nell era del coronavirus 4

     

    L'ordinanza, inoltre, ignora il lavoro dei tavoli prefettizi che avevano elaborato un piano per lo scaglionamento degli orari della città e la ripresa della didattica in presenza e non considera altre possibilità esistenti in relazione alle scuole, come l'introduzione dei cosiddetti 'tamponi rapidi' (ritenuti idonei anche secondo la circolare del Ministero della Salute doc. 6) e l'incremento del contact tracing, misure che potrebbero essere non difficilmente implementate". (ANSA).

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