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    LEGGETE E CONSERVATE L’INTERVISTA ALLA BOSCHI: “NON SAREMO GLI SFASCIACARROZZE DEL GOVERNO E IL NOSTRO NON SARA' UN PARTITINO. C'È ANCORA QUALCHE INCERTO, UNA DECINA DI COLLEGHI, CHE CI RAGGIUNGERÀ ENTRO IL MESE DI OTTOBRE, ALLA LEOPOLDA” - “ALLARGARE “ITALIA VIVA”? SE LEI VEDESSE COME SQUILLANO I TELEFONI, QUANTA GENTE SI OFFRE PER DARE UNA MANO RESTEREBBE STUPITA…IO CAPOGRUPPO? NO, CI SONO BELLANOVA E ROSATO”


     
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    MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI

    Maria Teresa Meli per il “Corriere della sera”

     

    Onorevole Boschi, con la scissione non rischiate di indebolire il governo e di ridare forza a Salvini?

    «Grazie a Italia viva il governo avrà più parlamentari, non meno. Quanto a Salvini, noi siamo quelli che lo hanno messo nell' angolo, non che lo hanno resuscitato. Abbiamo accettato persino di votare coi 5 Stelle pur di non dargli i "pieni poteri". Erano altri quelli che volevano andare a votare a tutti i costi, non noi».

     

    C'era bisogno di un ennesimo partitino?

    «Da qui alle elezioni del 2023 c'è tanto tempo. E se senza logo, senza una sola iniziativa, senza niente siamo stimati al 5% credo che la cosa debba far riflettere. Penso che Italia viva non sarà un partitino. Ma che ve ne fosse bisogno non c'è dubbio: c'è una prateria intera per chi non vuole seguire gli estremismi di Salvini, fondare la società solo sull'assistenzialismo o diventare socio della Casaleggio».

    renzi conte renzi conte

     

    Cosa non condividete del programma di governo?

    «Il programma di governo per noi è vincolante. Conte si è impegnato in Parlamento, noi siamo impegnati con Conte. Il punto che per noi ha maggiore rilevanza è il Family act al quale sta lavorando la ministra Bonetti: asili nido, assegno per le famiglie, misure per le donne».

     

    Se Pd e M5S si alleano in Umbria, ci sarete anche voi?

    «Non ci candideremo in nessuna delle prossime elezioni regionali. Ovviamente vediamo di buon occhio le candidature civiche, sia in Regione che nelle amministrazioni comunali».

     

    L'addio è stato sofferto?

    boschi renzi boschi renzi

    «Certo. Lasciare tanti amici con cui si sono fatte riforme epocali fa male. Ma sono convinta di ciò che abbiamo fatto. E soprattutto di ciò che faremo. Rimettere al centro le donne, parlare ai piccoli imprenditori come agli artigiani, disegnare uno sviluppo sostenibile. Inutile insistere per recuperare un rapporto irrimediabilmente compromesso: lasciamoci senza rancore. Noi andiamo, se tornano D'Alema e Speranza buon per loro».

     

    federico d'inca' paola de micheli alfonso bonafede federico d'inca' paola de micheli alfonso bonafede

    Non avete ancora chiesto di fare i nuovi gruppi.

    «Lo abbiamo già fatto. Martedì saranno comunicati in Aula. Saremo 27 alla Camera e 15 al Senato. C'è ancora qualche incerto, non più di una decina di colleghi, che ci raggiungerà entro il mese di ottobre, alla Leopolda».

     

    Volete modifiche alla riforma Bonafede?

    «Rispetteremo le decisioni della coalizione. Non dipingeteci come gli sfasciacarrozze perché non lo siamo. Il testo che uscirà dal confronto della maggioranza sarà votato anche dai nostri».

     

    Le piace il proporzionale?

    MARA CARFAGNA MARA CARFAGNA

    «Io preferisco il maggioritario con ballottaggio altrimenti non avrei lavorato all' Italicum. Ma anche in questo caso rispetteremo gli accordi programmatici. Non troverà argomenti di scontro e in questi mesi noi saremo vigilanti in Parlamento ma soprattutto impegnati nella società, nelle piazze, nelle fabbriche».

     

    Mara Carfagna vi ha detto di no, Beatrice Lorenzin entra nel Pd: a chi sperate di allargare Italia viva?

    «A migliaia di persone che si sentono orfane di una guida politica. Se lei vedesse come squillano i telefoni, quante email e sms arrivano, quanta gente si offre per dare una mano resterebbe stupita. Mara resta in Forza Italia, Beatrice entra nel Pd: in bocca al lupo a entrambe. Noi seguiamo un' altra strada».

    beatrice lorenzin beatrice lorenzin

     

    Con i renziani del Pd è un addio o un arrivederci?

    «Non è un addio, perché siamo amici. E i rapporti umani valgono più dei rapporti politici. Ma abbiamo idee diverse: non è una finta. Finché Renzi si è rifiutato di giocare il ruolo di capocorrente chiunque poteva intestarsi le sue idee. Adesso c' è Italia viva e per chi crede in Renzi è tutto più semplice».

     

    Avete votato contro l'arresto di Diego Sozzani?

    «No. Noi ci siamo comportati in modo coerente. E del resto i numeri lo confermano: troppo alto il divario per intestarlo ai nostri».

     

    È lei la capogruppo di Italia viva alla Camera?

    «No. Con Gigi Marattin, che è un amico fraterno oltre che un bravissimo collega, daremo una mano nelle prime ore come faranno Faraone e Garavini al Senato. La leadership politica è affidata per adesso a Bellanova e Rosato. E la scrittura del manifesto a Noja e Migliore. Se c' è una cosa che mi piace di questa nuova nostra casa e che per ogni incarico c'è la diarchia: uomo-donna. Siamo il partito più femminista e io ne sono fiera».

    teresa bellanova 1 teresa bellanova 1 DIEGO SOZZANI DIEGO SOZZANI

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