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    TROVATE QUALCOSA DA FARE A LETIZIA MORATTI: PRIMA VOLEVA CANDIDARSI ALLA GUIDA DELLA LOMBARDIA E ORA VUOLE CREARE UN NUOVO PARTITO DI CENTRO! – IL TRADIMENTO DI FORZA ITALIA E LEGA VERSO DRAGHI L’HA INFIAMMATA E L’HA VISTA SCONTRARSI CON IL LEGHISTA FONTANA – MA PESA ANCHE IL PASSO INDIETRO DI SALVINI E BERLUSCONI CHE LE AVEVANO PROMESSO LA CANDIDATURA ALLA REGIONE LOMBARDIA, SALVO POI FARE DIETROFRONT DOPO L'ASSOLUZIONEI DI FONTANA NELL'INCHIESTA SUI CAMICI - IL “CORRIERE” LA SPINGE: “SI PARLA GIÀ UN CENTINAIO DI PERSONALITÀ CHE SAREBBERO PRONTE A SCENDERE IN CAMPO SE MORATTI DOVESSE DECIDERE DI FONDARE UN PARTITO E PRESENTARSI ALLE ELEZIONI DI SETTEMBRE”


     
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    Maurizio Giannattasio per il “Corriere della Sera”

    LETIZIA MORATTI E ATTILIO FONTANA LETIZIA MORATTI E ATTILIO FONTANA

     

    La tentazione c'è, ed è ancora più forte. Se fino a mercoledì l'obiettivo di Letizia Moratti era scalare la poltrona più alta della Regione Lombardia, il cambio di scenario nazionale sta velocemente indirizzando l'attenzione dell'ex ministro dell'Istruzione verso nuovi lidi. A far scattare la molla di un ulteriore passo in avanti è stata la mancata fiducia di Lega e Forza Italia al governo Draghi che Moratti ha fortemente condannato prendendo platealmente le distanze dal suo «superiore», il governatore leghista Attilio Fontana.

     

    BEPPE SALA E LETIZIA MORATTI BEPPE SALA E LETIZIA MORATTI

    A questo si sono aggiunte le tante voci di chi vede nella vicepresidente della Lombardia una figura che potrebbe garantire stabilità e coesione in quell'arcipelago che risponde al nome di «centro» e tranquillità ai mercati internazionali. Si parla già di un centinaio di personalità che sarebbero pronte a scendere in campo se Moratti dovesse decidere di fondare un partito e presentarsi alle elezioni di settembre.

     

    letizia moratti e silvio berlusconi letizia moratti e silvio berlusconi

    A ulteriore riprova c'è l'agenda di Letizia Moratti che in questi giorni non ha un buco libero. Tra gli appuntamenti possibili anche quello con il sindaco di Milano Beppe Sala e con l'ex primo cittadino Gabriele Albertini che nell'immaginario politico incarnano due centri riformisti opposti. Il primo che guarda solo al centrosinistra, il secondo al centrodestra.

     

    letizia moratti e matteo salvini letizia moratti e matteo salvini

    Eterogenesi dei fini. Non c'è altro modo per cercare di raccontare quello che è successo e sta succedendo. Tutto nasce dalla promessa di Matteo Salvini nel pieno della pandemia, che aveva messo in ginocchio la sanità lombarda. Letizia Moratti al posto dell'assessore Giulio Gallera. E l'assicurazione del leader della Lega che sarebbe stata lei la candidata del centrodestra destinata alla successione di Attilio Fontana.

    letizia moratti con silvio berlusconi e umberto bossi letizia moratti con silvio berlusconi e umberto bossi

     

    Da quel giorno, nonostante i risultati ottenuti da Moratti, non è successo più nulla. Anzi. È successo che la candidatura di Fontana, prosciolto perché «il fatto non sussiste» nell'inchiesta sul caso dei camici forniti alla Regione dal cognato, abbia ripreso forza e vigore con la benedizione dello stesso Salvini, ma senza, a oggi, il plenum del centrodestra (alle prese con un analogo problema in Sicilia).

    gabriele albertini con letizia moratti e silvio berlusconi gabriele albertini con letizia moratti e silvio berlusconi

     

    Il limbo e la promessa infranta non hanno fatto altro che rafforzare la convinzione di Moratti che ha messo sul piatto tutta la sua potenza di fuoco e le mille relazioni a tutti i livelli. Tanti incontri sul territorio, tanti viaggi a Roma, sondaggi che la danno vincitrice a mani basse in Regione. Una macchina che sottotraccia si è messa in moto e nel giro di poco tempo ha raccolto adesioni su adesioni.

    LETIZIA MORATTI CON LA U-MASK LETIZIA MORATTI CON LA U-MASK

     

    Fino a quando, non senza un pizzico di cattiveria come ricorda il Foglio, ha deciso di rendere pubblica la sua disponibilità a candidarsi come presidente della Regione a ridosso delle amministrative in cui la Lega prendeva la scoppola di Verona. «Da tempo ho dato la mia disponibilità alla coalizione e sono sollecitata a candidarmi quotidianamente da più parti. Aspetto un segnale concreto da parte del centrodestra per poter proseguire nel cammino intrapreso fino a qui - ha detto ai microfoni di Radio Lombardia -. Molti ritengono che dopo un lavoro generoso e positivo di un anno e mezzo io possa essere una risorsa per il centrodestra».

     

    LETIZIA moratti ATTILIO fontana GUIDO bertolaso LETIZIA moratti ATTILIO fontana GUIDO bertolaso

    Rispetto a questo «penso davvero di poter essere un valore aggiunto per la coalizione. La mia storia personale lo testimonia». Il segnale non è arrivato. In compenso è arrivata la crisi di governo con la giravolta di Lega e Forza Italia. Ora quella macchina ben oliata pronta ad affrontare le regionali con l'appoggio di una lista civica potrebbe diventare il veicolo per un'avventura che va ben al di là dei confini lombardi e in un territorio politico probabilmente diverso da quello di partenza.

    GUIDO BERTOLASO CON ATTILIO FONTANA E LETIZIA MORATTI GUIDO BERTOLASO CON ATTILIO FONTANA E LETIZIA MORATTI

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