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    LOCKDOWN ALLEGRO IN VATICANO: COSA FANNO DI NOTTE I SACERDOTI? DOVE VANNO? COME DAGO-RIVELATO C’E’ STATO UN RICHIAMO DI MONSIGNOR BATTISTA RICCA, DIRETTORE DELLA CASA DI SANTA MARTA, RESIDENZA DEL PAPA, SULLA NECESSITA’ DI RISPETTARE IL COPRIFUOCO – È CACCIA APERTA ALL'IDENTITÀ DEI PRETI "NOTTURBINI" FERMATI DAI CARABINIERI E CHISSÀ SE DAVVERO HANNO INFRANTO LE REGOLE PER PORTARE L'UNZIONE DEGLI INFERMI A QUALCHE MORIBONDO ALLE 2 DEL MATTINO OPPURE...


     
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    Franca Giansoldati per "il Messaggero"

     

    AVVISO MONSIGNOR BATTISTA RICCA AVVISO MONSIGNOR BATTISTA RICCA

    Alla Domus Paolo VI in via della Scrofa, una grande struttura ricettiva di proprietà del Vaticano dove vivono stabilmente una sessantina di ecclesiastici, è apparsa in bacheca una comunicazione che ha fatto sobbalzare dalla sedia diversi ospiti. Il direttore, evidentemente stanco dell' andazzo, avvisava che non si sarebbe più alzato di notte per dare copertura a chi violava il lockdown.

     

    «Pur essendo spiacevole, sono costretto a richiamare i reverendi ospiti sulla necessità di rispettare coscienziosamente il coprifuoco imposto dalle autorità statali. Mi sembra oltremodo fuori luogo e pericoloso che vi siano rientri in Casa alle 0.30, 2.00 e 2.15 di notte».

     

    Stile asciutto e toni perentori: evidentemente non era la prima volta che monsignor Battista Ricca, prelato allo Ior e direttore di tutte le strutture ricettive vaticane (compresa Santa Marta dove abita il Papa) veniva chiamato nel cuore della notte per confermare che la residenza del sacerdote nottambulo di turno era davvero alla Domus fatta costruire da Wojtyla prima del Giubileo.

    PAPA FRANCESCO PAPA FRANCESCO

     

    ORE PICCOLE Fare le ore piccole di questi tempi può essere piuttosto rischioso e trasformarsi in un episodio imbarazzante specie se si indossa un clergyman e si è officiali di curia. Ricca nell' avviso non ha voluto aggiungere altro: per esempio i motivi che hanno portato qualche sacerdote a rientrare tanto tardi. «Il sottoscritto pur essendo molto disponibile, non è tenuto ad alzarsi in piena notte per soccorrere qualche confratello incappato nei rigori delle Forze dell' Ordine. Pertanto a chi capita, spetterà l' onere di dimostrare chi sono, che cosa facevano in giro in piena notte o verso l' alba». Inutile dire che ieri nell' albergo vaticano dove Bergoglio alloggiava quando era arcivescovo di Buenos Aires, non si parlava d' altro.

     

    «Magari era qualcuno che ha avuto problemi durante un lungo viaggio di rientro, oppure ha fatto visite pastorali notturne per portare l' unzione degli infermi a qualcuno in fin di vita» ha azzardato un arcivescovo che vive lì da anni. «Insomma io non ci vedrei niente di male fino a prova contraria; non è detto che non vi sia una ragione fondata o pastorale».

     

    Come era facilmente prevedibile lo strano avviso dopo essere stato fotografato è subito rimbalzato all' esterno, aprendo un evidente problema al Vaticano visto che da mesi Papa Francesco continua a predicare che bisogna «obbedire alle regole» del governo, tra cui il rispetto del coprifuoco. Una misura che però sembra mettere a dura prova persino lui.

     

    monsignor ricca papa francesco monsignor ricca papa francesco

    Poco prima di partire per l' Iraq, parlando ad un gruppo di giornalisti americani, si è lasciato sfuggire che si sente in gabbia e domenica scorsa, affacciandosi dalla finestra per la recita del Regina Coeli, ha sospirato: «Mi mancava la piazza», facendo riferimento al fatto che tornava a predicare all' aperto e non più al chiuso, in biblioteca, davanti ad una telecamera.

     

    Ora è caccia aperta all' identità dei monsignori nottambuli e chissà se davvero hanno infranto le regole per portare l' unzione degli infermi a qualche moribondo alle 2 del mattino.

     

    I CONTROLLI Forse per loro era pure scontato che prima o poi venissero fermati per un controllo di routine magari mentre si avviavano a passo svelto verso via della Scrofa in zona extraterritoriale dove vivono a pensione completa una sessantina tra ex nunzi, arcivescovi, religiosi, officiali di curia, seminaristi.

    benedizione urbi et orbi 2021 benedizione urbi et orbi 2021

     

    Anche se sembra un albergo a tutti gli effetti, con servizi di lavanderia e ristorazione interna, ci sono cinque cappelle per le celebrazioni, diverse sale riunioni (ora desolatamente vuote) e una terrazza (attrezzata) dalla quale si gode una bellissima veduta con vista sul Cupolone.

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