1 – BIMBI IMMIGRATI IN MENSA, LITE FICO-SALVINI
Al.Ar. per il “Corriere della Sera”
mensa a scuola
Lo scontro tra M5S e Lega ieri si è consumato ad alti livelli. Da una parte Roberto Fico, presidente pentastellato della Camera. Dall' altra Matteo Salvini, vicepremier leghista e ministro dell' Interno. In mezzo i bimbi stranieri di una scuola di Lodi, quelli che con una delibera della sindaca leghista Sara Casanova sono stati di fatto esclusi dalla mensa scolastica.
E intanto esplode un altro caso in Veneto: la Regione ha deciso che per avere il contributo sull' acquisto dei testi scolastici, i cittadini non comunitari devono presentare sia la certificazione Isee - richiesta a tutti - sia un certificato sul possesso di immobili o percezione di redditi all' estero che sia rilasciato dalle autorità del paese di provenienza.
ROBERTO FICO SANTO SUBITO
Lo scontro tra Fico e Salvini ha avuto toni decisi. Ha detto il presidente Fico: «Nel momento in cui si fa una delibera che in modo conscio o inconscio crei delle discriminazioni così importanti si deve solamente chiedere scusa. Dopo le scuse questi bambini potranno tranquillamente rientrare nella mensa scolastica».
Ha risposto il vice premier Salvini: «Il sindaco di Lodi vuole controllare che tutti quelli che devono paghino la mensa scolastica dei figli? Fa bene. Basta coi furbetti, se c' è gente che al suo Paese ha case, terreni, soldi , perché dovremmo dare loro dei servizi gratis, mentre gli italiani pagano tutto?».
salvini alla festa di castelrotto in trentino alto adige 3
Salvini con un suo post sui social è andato oltre: «Quanti immigrati hanno una casa popolare anche se hanno case al loro Paese? Quanti prendono contributi e pensioni e se le godono al loro Paese? Basta, la pacchia è finita. Non è razzismo, è solo giustizia, buon senso». A Fico ha risposto sarcastico Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera: «L' ultimo presidente della Camera che ricordo entrare così tanto nel dibattito politico era Fini, spero che Fico abbia più fortuna di lui. Ci auguriamo che invece di lanciarsi in polemiche gratuite contro la Lega si dedichi a tempo pieno all' organizzazione dei lavori di Montecitorio restando super partes».
2 – BUONI LIBRI PER CITTADINI NON EU: OBBLIGO DI PRESENTARE ATTESTATI DI REDDITI PATRIMONIALI
MENSA SCOLASTICA
Da quest'anno i cittadini provenienti da paesi non UE che presentano la domanda di Buono libri via web, devono consegnare al Comune entro il 15 ottobre, oltre alla documentazione usuale, anche certificati o attestazioni rilasciati dall'autorità competente dello Stato di provenienza, attestanti redditi e patrimoni mobiliari e immobiliari posseduti all'estero e relativi al 2016.
Questi certificati o attestazioni devono essere legalizzati dalle autorità consolari italiane e corredati da traduzione in lingua italiana autenticata dall'autorità consolare italiana che ne attesti la conformità all'originale. Il provvedimento ha fatto discutere.
Le certificazioni
Se i certificati o le attestazioni non possono essere rilasciati dall'autorità straniera per mancanza di una autorità riconosciuta o per presunta inaffidabilità dei documenti rilasciati dall'autorità straniera, le rappresentanze diplomatiche o consolari provvedono al rilascio di certificazioni sulla base delle verifiche ritenute necessarie, a spese degli interessati.
SCUOLA - LIBRI DI TESTO
In alcuni casi, e cioè solo in presenza di convenzioni internazionali in vigore fra Italia e Stato di provenienza che lo consentano esplicitamente, i certificati o atesatazioni possono essere sostituite da dichiarazioni sostitutive di cui agli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000; su queste il Comune è tenuto ad effettuare controlli.
Il Comune di Padova si sta attivando presso la Regione Veneto e il Ministero degli Esteri per ottenere maggiori elementi. Per ulteriori chiarimenti i cittadini possono rivolgersi direttamente all'URP della Regione Veneto in Corso Milano, 20 - tel. n. 0498778163 - ovvero al Consolato del proprio Paese di provenienza.
3 – LE DIFFERENZE TRA IL CASO DELLA MENSA SCOLASTICA A LODI E QUELLO BUONI LIBRO A PADOVA
Da www.agi.it
SCUOLA - LIBRI DI TESTO
Il Comune scarica sulla Regione che scarica sullo Stato. E' quello che sta succedendo in Veneto, dopo che il Mattino di Padova ha riportato che, per ottenere il contributo regionale sull'acquisto di testi scolastici, i cittadini non comunitari devono presentare, oltre alla certificazione Isee, un certificato sul possesso di immobili o percezione di redditi all'estero rilasciato dalle autorità del Paese di provenienza.
Una procedura che sembra ricalcare quella adottata dal comune di Lodi per l'accesso alle mense scolastiche e che giorni scorsi ha sollevato un vespaio di polemiche.
Dopo quello che è successo a Lodi, dove a difendere il sindaco e la giunta è rimasto solo Salvini, l'amministrazione di Padova, retta dall'indipendente di centro-sinistra Sergio Giordani, si è precipitata a chiarire come stanno le cose.
mensa a scuola 2
"Noi al momento non applichiamo alcuna esclusione. Per accedere ai buoni libri chiediamo solo una autocertificazione e il modello Isee, che si tratti di figli di genitori immigrati o no" ha detto l'assessore alle Politiche Scolastiche, Cristina Piva. Una norma che è stata emanata dalla Regione Veneto, ma ne ricalca una nazionale.
Cosa dice la norma regionale
Il regolamento prevede che i cittadini extracomunitari al fine di ottenere i "buoni libri" per i propri figli producano una documentazione - complicata se non impossibile da ottenere - da corredare all'autocertificazione, a meno che non provengano da Paesi che hanno sottoscritto con l'Italia particolari accordi e convenzioni. E qui c'è l'intoppo, perché, dice l'assessore Piva a oggi non c'è un elenco dei Paesi che aderiscono alle convenzioni.
MIGRANTI
Cosa dice la legge dello Stato
A sua volta la Regione Veneto 'scarica' sullo Stato. La richiesta di un certificato ai cittadini non comunitari ricalca quanto stabilito dalla normativa statale, fanno sapere in Regione, e non tratta quindi di un'invenzione estemporanea o di una ideazione regionale ma più semplicemente dell'applicazione in ambito regionale del Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394 tutt'ora vigente.
La norma determina come i cittadini non comunitari debbano regolarsi con l'autocertificazione - sempre a condizione che non appartengano a Paesi che hanno sottoscritto le convenzioni internazionali di cui sopra. La legge regionale è del 7 febbraio 2018 e si rifà a due decreti presidenziali molto più vecchi: 28 dicembre 2000 e 31 agosto 1999 che disciplinano la documentazione amministrativa e "l'immigrazione e le norme sulla condizione dello straniero".