• Dagospia

    LOGGE DI TUTTA ITALIA ALL’ERTA, SONO INIZIATE LE GRANDI MANOVRE PER IL VERTICE DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA - AL POSTO DI MORELLI, IL NOME CHE (RI)CIRCOLA È QUELLO MAURO SELVETTI, GIÀ INDICATO (SENZA SUCCESSO) PER CARIGE, POPOLARE BARI ALTRE BANCHE SCASSATE. CHI È? SESSANTENNE, A SPASSO DAL FEBBRAIO 2019 QUANDO FU COSTRETTO A LASCIARE DOPO SOLO 8 MESI LE CARICHE DI AD E DG DEL CREDITO VALTELLINESE, SILURATO DAI NUOVI SOCI DELLA BANCA. SI È CONSOLATO COI DUE MILIONI DI BUONUSCITA MA DA ALLORA CERCA DI RICOLLOCARSI


     
    Guarda la fotogallery

    DAGOREPORT

     

    MARCO MORELLI MARCO MORELLI

    Logge di tutta Italia all’erta, sono iniziate le grandi manovre per il vertice del Monte dei Paschi di Siena. E i grembiulini si sono messi all’opera, perché entro la metà di marzo il Tesoro dovrà licenziare formalmente la lista per il cda della banca più massonica d’Italia, lista che dovrà poi essere approvata nell’assemblea del 6 aprile. L’idea è quella di un ricambio generalizzato. Ne ha preso atto l’AD Marco Morelli, che dopo aver capito che non c’era più trippa per lui, ha comunicato ufficialmente di non essere più disposto a rimanere.

     

    Al suo posto il nome che (ri)circola è quello Mauro Selvetti, già indicato (senza successo) per Carige, Popolare Bari e quant’altra banca scassata. Chi è? Sessantenne, disoccupato dal febbraio 2019 quando fu costretto a lasciare dopo solo 8 mesi le cariche di amministratore delegato e direttore generale del Credito Valtellinese, banca in cui era cresciuto occupandosi prevalentemente di risorse umane, quale responsabile del personale, Selvetti fu silurato dai nuovi soci della banca – il fondo russo Altera, l’hedge Hosking Partners, il fondo Algebris del renzianissimo Davide Serra, il finanziere francese Denis Dumont e il Crédit Agricole, tutti sopra il 5% – per mettere al suo posto il ben più scafato Luigi Lovaglio (ex Unicredit).

    Mauro Selvetti Mauro Selvetti

     

    Una cacciata che fu festeggiata da Piazza Affari, con il titolo Creval che il giorno dopo l’addio volò sfiorando anche il 10% di rialzo, essendo considerato dal mercato l’ultimo esponente della vecchia guardia della banca – dove ha militato per 38 anni – non in grado di gestire il processo di mutazione di una ex popolare in società per azioni, meno orientata a quel capitalismo di relazione attuato anche in quel di Sondrio. Da allora Selvetti, che comunque si è consolato contando i due milioni di buonuscita che si era portato a casa, si è messo alla ricerca di qualche “protettore”. Forse l’ha trovato a Siena. Ma a decidere è Roma.

    MAURO SELVETTI 1 MAURO SELVETTI 1

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport