DAPHNE CARUANA GALIZIA
Cristiana Mangani per il Messaggero
È considerata la Panama del Mediterraneo, l'isola dove si può aprire una società in pochissimi giorni. Malta, a cento chilometri dalla costa della Sicilia, è anche qualcosa di più di un buon approdo per fare affari. È riciclaggio, fondi neri, passaggio di armi e di droga. Ma anche mafia, la mafia russa, che sembra considerarla, al pari di Cipro, come una buona postazione per ramificare i suoi interessi nei Balcani e in Grecia. Così descrivono La Valletta i vari dossier che vengono pubblicati periodicamente dai membri dell'Europarlamento.
Come un crocevia di affari sporchi, sui quali Daphne Caruana Galizia sembra più volte aver messo le mani. Interessi loschi sui quali vuole fare chiarezza anche la nostra Commissione antimafia, guidata da Rosy Bindi. Sarà per la vicinanza con la Sicilia, sarà per i tantissimi imprenditori che hanno avviato le loro attività in questa sorta di paradiso off shore, lunedì e martedì prossimi i rappresentanti del nostro Parlamento saranno sull'isola per ascoltare esponenti della magistratura e delle istituzioni locali. Una missione programmata da tempo, che ha l'obiettivo di fare luce sul tema del riciclaggio del denaro sporco. E anche sulle numerose concessioni di gioco online, di cui Malta è il centro.
PROTESTE MORTE DAPHNE CARUANA GALIZIA
IN ARRIVO L'FBI Non è da oggi, poi, che La Valletta è al centro di simili episodi criminali. Da anni si usano bombe e pistole per fare fuori gli avversari negli affari e silenziare giornalisti come Daphne.
Dopo l'attentato l'isola è nel caos, sono state organizzate manifestazioni di protesta e il magistrato al quale è stata affidata l'inchiesta ha lasciato l'incarico perché più volte si era trovata in contrasto con la vittima. E ieri è stato chiesto anche l'aiuto di Washington che ha deciso di inviare investigatori dell'Fbi per indagare sulla morte (la Cia ha già una stazione sul posto), ma anche e soprattutto per cercare di recuperare il materiale sul quale la giornalista lavorava.
l auto di daphne caruana galizia
La blogger ha svolto un ruolo centrale nelle rivelazioni sui Panama Papers, la grande manovra di evasione fiscale che ha coinvolto personalità politiche, gente dello spettacolo, sportivi. Una gigantesca Tortuga per aggirare le tasse nell'Unione Europea. Lei aveva lanciato accuse a Michelle, la moglie del premier Joseph Muscat, innescando una crisi politica profonda con i sospetti di rapporti-tangenti che portavano in Azerbaigian. Stava indagando sul leader dell'opposizione Adrian Delia e su un presunto giro di prostituzione e riciclaggio.
daphne caruana galizia
007 FRANCESIDi nemici, insomma, ne aveva tanti, al punto che qualcuno di questi ha deciso di infilare sotto la sua vettura una bomba da attivare a distanza con il cellulare. Tecnica usata dai terroristi, ma propria di mafiosi e di killer. Ed è lunga la catena di sangue a La Valletta, così come i misteri. A cominciare dai cinque francesi morti in uno schianto aereo qualche anno fa.
Ufficialmente, agenti di Frontex. In realtà, 007 francesi. In quella occasione si è parlato di commercio clandestino di armi, di contrabbando di petrolio e di movimenti sospetti di jihadisti.
Ieri il figlio della vittima, Matthew, ha mostrato tutta la sua disperazione. Fa lo stesso lavoro della madre, e ha voluto ribadire le sue accuse sui social network: «La morte di mia madre non è una tragedia, fa parte di una guerra, quella contro uno stato mafioso, uno stato corrotto. Mia madre è stata assassinata perché era per lo Stato di diritto contro chi vuole violarlo. Ecco dove siamo: in un Paese dove puoi cambiare gender sulla carta di identità ma vieni ridotto in pezzi se eserciti le tue libertà».
auto di daphne caruana galizia
È stato lui tra i primi a intervenire dopo l'esplosione. «Non dimenticherò mai: vagavo attorno a quell'inferno cercando un modo per aprire la portiera. Il clacson suonava fisso. Urlavo a due poliziotti. Ho guardato in terra e ho visto intorno a me i brandelli del suo corpo smembrato». Dopo l'omicidio, un sergente di polizia maltese ha scritto su Facebook: «Tutti hanno quello che si meritano, merda di vacca. Sono felice» È stato sospeso, su di lui è stata avviata un'indagine e una petizione per chiederne il licenziamento.
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