1 - CHE COSA CI SIAMO PERSI
Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”
Leggo le note biografiche con cui l' agenzia internazionale di conferenzieri «Celebrity Speakers Associates» presenta il suo ultimo acquisto - «Ha guidato il Paese nell' uscita dalla recessione economica» - e vengo colto da un raptus d' invidia di cittadinanza. Quale fortunata nazione straniera avrà beneficiato di un simile statista? Continuo nella lettura, alla ricerca di indizi: «Ha accelerato la fine della crisi con la riforma del lavoro e delle misure fiscali».
MASSIMO GRAMELLINI
Meno precariato e meno tasse: proprio quello che servirebbe da noi. Dove vive questo fenomeno? Ingaggiamolo subito, ma non per un ciclo di conferenze: per palazzo Chigi, che tanto è disabitato.
Vado avanti, divorato dall' ansia di sapere: «Ha modernizzato l' Italia con una serie di» L'I-ta-lia? E quando è successo? Possibile che io sia sempre così distratto? Però, cari lettori, avreste potuto mandarmi una cartolina. O eravate distratti anche voi? Continuo a leggere, in cerca di lumi: «L'esperienza di amministratore locale e leader nazionale gli permette di avere il doppio punto di vista, dei cittadini e dei leader mondiali».
MARINA LEO
Praticamente Cavour redivivo. Napoleone Roosevelt. Giulio Cesare Churchill. E i giornali ne hanno tenute nascoste le gesta per anni, mentre lui nell' ombra confezionava doppi punti di vista, punti e punti e virgola. Se solo si riuscisse a scoprire il suo nome «Presenta le sue conferenze in italiano, francese e inglese». In inglese? Ah, ma allora è Renzi. Tenetevelo pure.
2 - MARINA LEO: «HO MESSO ALL' ASTA RENZI MA LO VOGLIONO SOLO I CINESI»
Giacomo Amadori per “la Verità”
In vetrina ci sono personaggi italiani come Maria Grazia Cucinotta, Oliviero Toscani, Paolo Scaroni, Pierluigi Collina, Bebe Vio, Oscar Farinetti. Giornalisti, scrittori, economisti e persino un futurologo. Ma l'unico politico è il senatore del Pd Matteo Renzi. Benvenuti alla fiera degli oratori nostrani, quelli che vanno a parlare (quasi) di qualsiasi cosa.
Purché ben pagati.
MATTEO RENZI E IL PROFILO SU SPEAKERS CELEBRITY
Nella lista di Celebrityspeakers.it sono tutti presenti con foto, scheda di presentazione e tariffario. L'ex premier, come ha rivelato ieri Il Giornale, viene esposto con la mano gesticolante e le caratteristiche dell' articolo. Alla voce «cosa offre» scopriamo che mette a disposizione «la sua esperienza di amministratore locale e quella di leader nazionale che gli ha permesso di partecipare da protagonista ai consessi più importanti (assemblea Onu, Consiglio europeo, G7, G20)» e che ciò «gli consente di avere un doppio punto di vista: quello dei cittadini e quello dei leader mondiali». Mica cavoli.
Dalla scheda scopriamo anche che «ha modernizzato l'Italia con una serie di riforme nel campo dei diritti civili attese da decenni» e che «ha guidato il Paese nell' uscita dalla recessione economica». Un italiano potrebbe restare perplesso, ma per fortuna i compratori sono quasi tutti cinesi. Il bugiardino non è terminato: «È considerato unanimemente un abile comunicatore».
LA SCHEDA DI MATTEO RENZI SUL SITO DI CELEBRITY SPEAKERS ASSOCIATES
Estasiati dalla descrizione abbiamo cliccato sull'opzione «come prenotarlo?». Ci ha risposto da Rotterdam, dove vive, Marina Leo, simpaticissima e affascinante imprenditrice napoletana con un passato da insegnante di lingue, interprete e traduttrice. Lavora da 12 anni nel mondo dei conferenzieri a pagamento ed è socia e direttrice per l'Italia di Celebrity Speakers, una delle più importanti aziende del settore, con quartier generale in Inghilterra. Porta in giro per il mondo premi Nobel, politici, sportivi di caratura internazionale. Passa giorni con loro e li conosce da dietro le quinte. Per esempio adora Joseph Stiglitz e detesta Jacques Attali, che per farsi perdonare la sgarbatezza le ha inviato dei profumi. Il telefono della Leo squilla: «Pronto».
Buongiorno, questa mattina quanti vi hanno già chiamato per prenotare Renzi?
«Che domanda Renzi per la verità non ha molte richieste dall'Italia. Uno che lo vede in tv da mattina a sera perché dovrebbe cercarlo? Però stiamo lavorando molto con la Cina. Ci siamo già stati due volte, la prima a maggio, e ci torneremo il 27 ottobre».
LA SCHEDA DI MATTEO RENZI SUL SITO DI CELEBRITY SPEAKERS ASSOCIATES
Vi ha chiamato qualcun altro?
«Da Dubai. Renzi il 23 e il 24 marzo farà il relatore a un convegno sull'educazione organizzato dalla Varkey Foundation. Per ora non abbiamo in agenda nessun altro appuntamento fissato».
Prima di Renzi ha contattato altri politici?
«Ho bussato alla porta di Romano Prodi e di Mario Monti, quando era rettore della Bocconi. Mi hanno ascoltato ma alla fine non abbiamo avviato nessuna collaborazione».
Il primo politico che è entrato nella scuderia?
«Forse proprio Renzi».
Quanto costa ingaggiarlo?
«In questo momento 20.000 euro, ma dipende anche dalle zone. In Italia teoricamente potrebbe bastare una cifra inferiore. Poi dipende dal cliente, se è una grande banca o una multinazionale possiamo domandare anche di più».
LA SCHEDA DI MATTEO RENZI SUL SITO DI CELEBRITY SPEAKERS ASSOCIATES
Son tanti 20.000 euro per circa 40 minuti di discorso.
«Sembrano tanti, ma la metà se ne va in tasse e lo speaker deve pagare le persone che mettiamo a disposizione, in quei soldi c'è pure il compenso dell' agenzia. Renzi deve stipendiare anche una segretaria che mi affianca e comunque è il politico che prende meno».
In definitiva quanto rimane in tasca ai conferenzieri?
«Circa il 30%, ma non sono sicura».
Potrei invitare Renzi a un evento organizzato da me?
«Teoricamente sì».
Anche al mio compleanno?
OBAMA E RENZI
«No, non verrebbe mai. Ma neanche io lo manderei».
L'ex premier ha posto paletti?
«No, faccio già io da filtro. Per esempio non lo manderei a parlare a una convention di produttori di armi. Io non lavoro con speaker contrari ai miei principi etici».
Quali sono questi principi?
«Ho le mie idee, ho votato i radicali e per esempio non prenderei mai con me uno della Lega o Berlusconi. Quest'ultimo me lo hanno chiesto, avrei guadagnato tanto, ma non ho nemmeno provato a contattarlo».
Quali sono i politici più pagati?
«Gli ex presidenti americani, da 250.000 in su».
Per essere invitati i governanti devono aver terminato il mandato?
renzi obama martina
«Non possono essere ingaggiati mentre sono in carica».
Ma Renzi è in attività
«Quando è andato in Cina è stato molto criticato perché è senatore e avrebbe potuto saltare delle votazioni, ma lui va nei weekend, quando non ha impegni istituzionali».
Qual è il momento ideale per fare il conferenziere?
«Un politico vale molto di più appena ha lasciato l' incarico. Quando la gente si dimentica di loro, crollano i prezzi».
Qual è l'oratore italiano più caro in questo momento?
«Forse proprio Renzi».
E qual è il connazionale più gettonato?
collina
«Oscar Farinetti. È un relatore bravissimo anche se sa 100 parole d'inglese e per questo fa ridere. A un grande evento internazionale è stato premiato come il miglior speaker in assoluto».
Il fondatore di Eataly a quanto viene via?
«Poco 12-13.000 euro».
Come ha agganciato Renzi?
«Chiesi a Farinetti di mettermi in contatto con lui, visto che sono amici».
Ci ha messo tanto a convincerlo?
«Assolutamente no».
Perché l'ha cercato?
«Mi piaceva come personaggio, aperto e dinamico. È veloce nel parlare, ma non necessariamente di politica. In Cina ha discusso di big data, di blockchain. A Pechino, invitato da un mio cliente, ha parlato anche della Via della seta e quindi dei rapporti Europa-Cina, nei settori dell' università, del lavoro, dell' energia, e questo è stato il discorso forse più politico. Tra 11 giorni parlerà di branding innovation a Chongqing nel Sichuan».
oscar farinetti
Ha qualche aneddoto?
«È molto preso dalle sue cose. Mentre viaggia scrive, legge, ha l'agenda piena. Non è molto rilassato, è flessibile con le richieste, anche simpatico, però a livello personale non c'è molto da raccontare, ha slot strettissimi. Altri sono più distesi».
In passato qual è stato l'italiano più «prenotato»?
«In assoluto in tutta la nostra agenzia a livello mondiale è stato l'ex arbitro Pierluigi Collina. In Georgia ha ricevuto vere ovazioni, c'era la fila per gli autografi».
Chi non ha mai accettato di fare conferenze a pagamento?
«Umberto Eco. Lo abbiamo cercato tutti quanti per anni, ma non ha mai detto di sì».
matteo renzi lucio presta
3 - BLITZ DI RENZI A CANNES (CON PRESTA E BRIATORE): «IL MIO FILM SU FIRENZE CONTRO PAURA E ODIO»
Claudio Bozza per il “Corriere della Sera”
La Croisette, ore 10.30: mentre tutti gli obiettivi sono puntati sulle star delle prossime serie per tv e internet, spunta anche un «politico». «Il est l' ancien premier ministre italien», si dicono i fotografi. E lui, Matteo Renzi, accompagnato dalla moglie Agnese sale le scale del Palais di Cannes, dove per il Mipcom sono arrivati i compratori di tv e piattaforme online da tutto il mondo. È il palcoscenico che il manager Lucio Presta ha scelto per lanciare Florence, il docufilm con l' ex premier in veste di conduttore.
MATTEO RENZI E LUCIO PRESTA DURANTE LE RIPRESE DELLA DOCUFICTION SU FIRENZE
Che poi non è altro che uno dei tanti personaggi che Renzi deve tenere a bada dopo l'addio a Palazzo Chigi e alla guida del Pd. Perché nel frattempo, oltre ad essere rimasto de facto l'azionista di maggioranza del Pd, dal martedì al giovedì Renzi continua a fare il «senatore semplice di Firenze e Scandicci», mentre di lunedì è tornato a vestire i panni di professore degli studenti dell'Università Usa di Firenze. «Questo documentario viene dal mio cuore, non mi interessano le polemiche. Anche perché non si tratta di un progetto politico», esordisce l' ex premier. Ma in verità l' aspetto politico c' è eccome: «È il racconto di una visione "antisalviniana" del mondo: bellezza contro odio e paura, apertura contro protezionismo», è il Renzi-pensiero.
MATTEO RENZI E LUCIO PRESTA DURANTE LE RIPRESE DELLA DOCUFICTION SU FIRENZE
Si abbassano le luci per l'anteprima e dalla porta spunta un uomo con la giacca di pelle che strizza l'occhio da lontano a Renzi: è Flavio Briatore. Ma che ci fa lì? È amico di Renzi e di Presta ed è arrivato in diretta da Nizza dove è attraccato il suo yacht. Il programma andrà in onda su Mediaset, accordo chiuso dopo una lunga trattativa, con Florence che verrà trasmesso in prima serata. Quattro puntate da 90 minuti: una scommessa per il Biscione, che a fronte di un importante investimento si aspetta un relativo buon ritorno pubblicitario.
In sala ci sono anche i rappresentanti di altri colossi come Discovery channel, Amazon e Sky arte, interessati ad acquistare il programma per trasmetterlo all' estero. Dalla platea di giornalisti americani chiedono se il film sarà doppiato anche in inglese: «My english is terrible», risponde Renzi scherzando per spiegare che la messa in onda sarà in italiano e con i sottotitoli.
RENZI E LUCIO PRESTA
Nella preview da 30 minuti c' è un passaggio toccante. Renzi è affacciato dagli Uffizi su via dei Georgofili, mentre scorrono le immagini di repertorio dell' esplosione che nel '93 sconvolse Firenze: «La mafia è stata l' antesignana dei talebani: colpì la città nel cuore della sua bellezza e della cultura. Ma non vinceranno», spiega Renzi.
I giornalisti Usa lo incalzano sul suo futuro: «Sono un politico che ama fare politica. E lo faccio con un spirito ben diverso da quello che anima un comico come Grillo - risponde -. Ho perso la possibilità di cambiare l' Italia, ma non la passione per la politica». Ma il tempo è scaduto: Renzi deve risalire in aereo per gestire il «personaggio-leader-dell' opposizione» e finire l' organizzazione della Leopolda del prossimo weekend, quando da Parigi potrebbe arrivare anche un esponente di rilievo di En Marche.
renzi briatore