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    MASANIELLO A PROCESSO – LUIGI DE MAGISTRIS RINVIATO A GIUDIZIO PER DIFFAMAZIONE – AVREBBE INSULTATO IL MAGISTRATO CHE SMONTO’ L’INCHIESTA “WHY NOT”, AVVIATA DAL SINDACO DI NAPOLI QUAND’ERA PM – IN AULA IL 5 DICEMBRE


     
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    Anita Sciarra per Il Giornale

     

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    Il processo al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, si aprirà il 5 dicembre prossimo. L'ex pm è stato rinviato a giudizio con l'accusa di diffamazione, mossa contro di lui dall’ex gup distrettuale di Catanzaro, Abigail Mellace (oggi presidente di sezione penale a Crotone), e dal marito di quest’ultima, l’avvocato imprenditore Maurizio Mottola d’Amato.

     

    DE MAGISTRIS DE MAGISTRIS

    Come riporta il Quotidiano del Sud, ad accogliere la richiesta di rinvio a giudizio della procura è stato il terzo gup chiamato a pronunciarsi sulla vicenda, dopo che per la seconda volta la Corte di Cassazione aveva annullato con rinvio una sentenza di non luogo a procedere. Il 5 dicembre si ritornerà a parlare in aula della dirompente inchiesta "Why not" sulla gestione dei fondi comunitari in Calabria, che, dopo aver provocato perfino la caduta dell’allora governo Prodi, travolse anche il giudice.

    clemente mastella con la moglie sandra lonardo clemente mastella con la moglie sandra lonardo

     

    Con 34 assoluzioni e solo 8 condanne, era stato proprio il gup Mellace, a marzo del 2013, a portare il fascicolo al capolinea, ritenendo infondata buona parte della impostazione accusatoria.

     

    Da lì l’ira dell’ex pm, sfogata sul proprio blog con dichiarazioni che il giudice e il marito ritennero parziali e infondate, comprese quelle relative al presunto coinvolgimento in Why not dell’imprenditore Mottola d’Amato, tirato in ballo da De Magistris per un suo biglietto da visita trovato tra le carte di uno dei principali indagati e risalente, in realtà, all’epoca in cui svolgeva la professione di avvocato.

     

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    Subito scattò la denuncia delle parti offese, determinate a far condannare De Magistris che, però, per ben due volte ottenne un proscioglimento, sempre annullato dalla Cassazione, fino a ieri. Con grande soddisfazione delle parti offese, che, nel corso degli anni, più volte hanno sollecitato inutilmente De Magistris a trovare "il coraggio di farsi processare senza trincerarsi dietro lo scudo dell'immunità". Ai giudici del tribunale di Salerno, adesso, il compito di portare la vicenda giudiziaria al traguardo.

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