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    MATTARELLA IN TESTA A TRUMP - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ALLA CASA BIANCA: “MI AUGURO CHE SUI DAZI SIA POSSIBILE TROVARE UN METODO DI CONFRONTO COLLABORATIVO SUBITO” - IL TYCOON FA IL PIACIONE MA NON APRE DEL TUTTO, E REPLICA DICENDO CHE L’ITALIA “HA ACQUISTATO 90 NUOVISSIMI F-35”. INSOMMA CHE IL PIANO NON È MAI STATO RIDIMENSIONATO - 5G, SIRIA E LE VISITE DI BARR A ROMA: DI COSA HANNO PARLATO – I PHOTOBOMB DI LUIGINO DI MAIO – VIDEO 


     
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    Difesa, Trump: Italia ha appena acquistato 90 nuovissimi F35

    (LaPresse) - "L'Italia ha appena acquistato 90 nuovissimi F35, il programma va molto bene". Lo dice il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel corso della conferenza stampa con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Casa Bianca.

     

    il photobomb di luigi di maio dietro mattarella e trump il photobomb di luigi di maio dietro mattarella e trump

     

    Da www.ilfattoquotidiano.it

     

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    Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ricevuto alla Casa Bianca Sergio Mattarella. Al centro dell’incontro c’è la nuova guerra dei dazi tra Stati Uniti ed Europa che rischia di penalizzare soprattutto il settore dell’agroalimentare italiano. “Mi auguro che sia possibile trovare un metodo di confronto collaborativo che eviti una spirale di ritorsioni. E bisogna cercarlo subito”, ha tenuto a precisare il presidente della Repubblica. Rispondendo alle parole di Mattarella, il tycoon americano rimanda la palla nel campo europeo, dicendo che l’Ue non dovrebbe pensare a ritorsioni contro gli Usa dopo la decisione dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) sugli aiuti ad Airbus.

     

    sergio mattarella alla casa bianca con donald trump 1 sergio mattarella alla casa bianca con donald trump 1

    Trump ha aperto l’incontro sottolineando che “i rapporti con l’Italia sono ottimi, non sono mai stati così buoni”: “È un grande onore – ha poi aggiunto – ricevere un uomo molto rispettato come lei, è un piacere averla alla Casa Bianca”. Dal canto suo, Mattarella ha ricambiato gli omaggi puntualizzando che “quello tra Italia e gli Stati Uniti è un legame solido basato non solo sul vincolo transatlantico ma anche su un forte rapporto umano”.

     

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    La discussione ha però subito virato sulla tassazione dell’import-export: “Mi sembra preferibile confrontarsi subito e tenere conto delle diverse posizioni – ha ribadito Mattarella – L’alternativa è il rischio di metterci su una strada che in ogni caso necessiterà di un punto d’incontro e allora tanto vale cercarlo subito”. Ma Trump è sembrato rimanere sulla sua posizione, rispondendo che “i dazi non sarebbero una ritorsione, perché l’Unione Europea ha già ottenuto dei vantaggi, si è approfittata dei precedenti presidenti” degli Stati Uniti. Anche se ha comunque promesso che gli Usa “valuteranno attentamente” le rimostranze dell’Italia: “L’Italia ha un problema su come i 7,5 miliardi di dollari di dazi sono stati suddivisi, crede di avere avuto un ruolo minore rispetto ad altri paesi come la Francia o la Germania“, ha osservato il tycoon.

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    Nella dichiarazione congiunta a margine del bilaterale, il presidente americano invita poi l’Italia, come già fatto con gli altri membri della Nato, a rispettare gli accordi sui contributi all’organizzazione e portarlo dall’1% attuale al 2% del Pil. E poi si è congratulato con l’Italia per l’acquisto di “90 nuovissimi F35, il programma va molto bene”. Un’operazione da 14 miliardi di euro circa, come anticipato dal Corriere pochi giorni fa.

     

    “Rinegoziare? Il premier è d’accordo”

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    Il presidente americano è poi passato a parlare della questione migratoria dicendo che “l’Italia non vuole i confini aperti e gli Usa neanche”, invitando l’Europa a una maggiore solidarietà nei confronti di Roma sulla questione degli sbarchi nel Mediterraneo: “La Libia ha portato una crisi migratoria che sta mettendo una pressione iniqua sull’Italia, spero che l’Ue affronti di più questo problema – ha detto – Abbiamo un ottimo rapporto commerciale con l’Ue”.

     

    WILLIAM BARR JOHN DURHAM WILLIAM BARR JOHN DURHAM

    Dopo una parentesi riguardante le rivelazioni sui contatti tra il ministro della Giustizia americano, William Barr, e i vertici dell’intelligence italiana, sui quali Trump ha assicurato di non conoscere “il rapporto del ministro, ma credo che scoprirà molta corruzione“, la discussione ha toccato il dossier siriano e l’offensiva del governo di Ankara nel nord-est a prevalenza curda. The Donald ha introdotto il tema dichiarando che “i curdi sono molto ben protetti, non sono degli angeli” e si è detto convinto che “le sanzioni (alla Turchia, ndr) sono più efficaci della presenza delle truppe Usa per mantenere la stabilità” nell’area. Poi, riferendosi al supporto russo in favore del governo di Bashar al-Assad, ha commentato: “La Siria può ottenere l’aiuto dalla Russia e va bene. C’è molta sabbia con cui giocare lì”.

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