Estratto di Marco Bresolin per “la Stampa”
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Non basta una semplice raccomandazione per costringere gli Stati Ue a dotarsi di un reddito minimo «adeguato», serve una direttiva europea che fissi parametri più stringenti che tutti dovranno rispettare anche per adeguare i rispettivi schemi all'attuale costo della vita: è la posizione dell'Europarlamento, che ha deciso di rilanciare sul reddito minimo e che per questo durante la plenaria di febbraio approverà una risoluzione per chiedere alla Commissione di introdurre una cornice giuridica europea.
Regole comuni per garantire un sostegno al reddito a un livello «almeno pari alla soglia nazionale del rischio di povertà».
C'è già stato un primo voto tra gli eurodeputati della commissione per l'occupazione e gli affari sociali, che ha approvato la proposta a larga maggioranza: 27 a favore, 8 contrari e 9 astenuti. Il voto è avvenuto martedì, proprio mentre l'ex premier Giuseppe Conte incontrava a Bruxelles il commissario Ue al Lavoro Nicolas Schmit.
giuseppe conte giorgia meloni atreju
Il leader del Movimento 5 Stelle ha difeso a spada tratta il "suo" reddito di cittadinanza, accusando il governo Meloni di volerlo smantellare. «L'Italia – ha denunciato Conte – rischia di andare in controtendenza con il resto d'Europa».
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A oggi tutti gli Stati membri hanno una forma di reddito minimo in vigore, ma la Commissione ritiene che non sempre siano adeguati, non sempre raggiungano chi ha effettivamente bisogno e non sempre motivino le persone che sono in grado di lavorare a entrare nel mercato occupazionale. Nel 2021 più di 95 milioni di europei erano a rischio povertà o esclusione sociale e l'Ue vuole che almeno 15 milioni escano da questa condizione entro il 2030, ma l'inflazione sta rendendo il percorso sempre più accidentale.
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Per risultare "adeguati", secondo la raccomandazione della Commissione, i redditi minimi dovranno essere stabiliti sulla base di una metodologia "trasparente e solida" e il loro livello riesaminato annualmente, se necessario adeguandolo. Inoltre gli Stati dovranno assicurare miglioramenti sul fronte dell'accessibilità, per fare in modo che i criteri non siano discriminatori, semplificando le procedure per la domanda e fornendo maggiori informazioni a chi ne ha diritto.
Secondo Bruxelles, i percettori dovrebbero poter cumulare il reddito minimo con un reddito da lavoro, almeno durante "periodi brevi". Il Consiglio, cioè i governi, ha già trovato un accordo politico sul testo, che però è stato annacquato in alcuni punti: per esempio è stato stabilito che il livello di "adeguatezza" del reddito minimo dovrà essere raggiunto "in modo progressivo" ed è stata introdotta flessibilità sul termine massimo di 30 giorni entro i quali le amministrazioni pubbliche dovrebbero rispondere a una domanda di sussidio.
GIORGIA MELONI REDDITO CITTADINANZA
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